La Chiesa ortodossa in Grecia e non solo, ha sempre avuto una stretta collaborazione con il governo, tanto da essere riconosciuta come Chiesa di stato e di godere di diversi privilegi anche economici. Ecco dunque che la minaccia di scomunica che il vescovo Seraphim ha rivolto ai deputati che votassero a favore della legge sui matrimoni omosessuali, va sicuramente presa sul serio. Il vescovo ha definito la proposta di legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso un oltraggio a Dio e agli uomini, inviando un documento di ben nove pagine in cui spiega la sua idea al proposito. La proposta di legge fa parte di una proposta più ampia che si occupa di razzismo e discriminazioni varie.