La nuova sconfitta subita dallArsenal in casa che ha di fatto sbattuto fuori i Gunner dalla Champions League, a favore del Bayern Monaco, di nuovo alla vittoria con il risultato netto di 5-1, ha reso più infuocate le polemiche tra società e tifosi sulla permanenza di Wenger sulla panchina del club inglese. Nel dopo match lo stesso tecnico si era soffermato a parlare con i giornalisti convenuti affermando ai microfoni di Mediaset Premium, che per lui il risultato dellincontro di Champions League era stato totalmente condizionato da evidenti errori arbitrali. Nellintervista il giornalista aveva quindi ricevuto conferme da parte dello stesso Wenger sul fatto che lesito fosse stato condizionato solo dallarbitraggio e che invece la prestazione dellArsenal fosse priva di macchie: eppure la contestazione sugli spalti verso giocatori e panchina era molto forte. Da tempo infatti i tifosi stanno chiedendo a gran voce le dimissioni dello stesso Wenger, e toccando quel tasto più che dolente, il tecnico ha deciso di lasciare lintervista in maniera più che stizzita, ribadendola sua volontà di occupare la panchina di Gunners almeno fino a fine anno.
Con un altro 5-1 inferto dal Bayern Monaco lArsenal saluta la stagione 2016-2017 della Champions League: tra le mura di casa ai Gunners non riesce limpresa di ribaltare il pessimo risultato del girone di andata, venendo nuovamente sconfitti. In tecnico dellArsenal Wenger ha così analizzato quanto successo in campo nella conferenza stampa al termine del match: Siamo stati molto sfortunati stasera perchè sull1-0 nel primo tempo, cera un rigore al 100% su Walcott,e potete controllare sulla tv,le immagini sono chiare. Nel secondo tempo larbitro ha ammazzato la partita: non solo non cera un rigore su Lewandowski, ma era anche in fuorigioco. Non cera rigore e poi ci ha anche dato un rosso. E assolutamente inspiegabile e scandaloso, perché se andiamo a vedere quello che è successo realmente, lassistente di porta concede il rosso e il rigore, quando larbitro aveva dato il giallo. Di nuovo in Champions? Non lo so, non parlo del mio futuro ma di calcio.
Dopo la bella vittori dellandata per 1-5 a favore del Bayern Monaco, i tedeschi non si sono accontentati e anche nel match di ritorno degli ottavi hanno battuto lArsenal di Wenger per 5-1. Un risultato davvero eccellente per la formazione di Carlo Ancellotti, che però non lascia spazio a facili entusiasmo, come afferma lo stesso tecnico dei bavaresi in conferenza stampa al termine della partita contro i Gunners: In generale stiamo vivendo un buon momento. La prestazione di stasera poteva essere diversa, soprattutto nel primo tempo: dobbiamo analizzare cosa non è andato, ma il momento è buono e dobbiamo continuare. Siamo contenti di essere arrivati ai quarti e questanno siamo davvero competitivi in questa stagione, anche in Champions League, ma per arrivare fino in fondo dobbiamo correre ancora molto”.
Il Bayern Monaco approda ai quarti di finale di Champions League 2016-2017 rifilando un’altra pesantissima lezione all’Arsenal: dopo il 5-1 dell’andata, gli uomini di Ancelotti concedono il bis e con lo stesso identico punteggio asfaltano i Gunners all’Emirates Stadium di Londra, probabilmente nessuno sperava in una clamorosa remuntada da parte degli inglesi ma era difficilmente immaginare un’altra manita dei bavaresi. Anche perché nella prima frazione di gioco i padroni di casa avevano interpretato al meglio il copione attaccando bene la profondità e metterndo pressione agli avversari, che soprattutto nei primi quarantacinque minuti di gioco si sono espressi ampiamente al di sotto dei loro standard. Al 20′ l’Arsenal si porta meritatamente in vantaggio con Walcott che passa in mezzo a due e con un gran destro buca le mani a Neuer che non riesce a opporsi. Tuttavia i Gunners hanno bisogno di segnare almeno tre gol e in difesa non corre poi così tanti pericoli, nella ripresa la partita cambia completamente quando Koscielny sbilancia Lewandowski all’interno dell’area di rigore l’arbitro greco Sidiropoulos indica il dischetto ed espelle dal campo il numero 6 dell’Arsenal lasciando la squadra di Wenger in dieci, dal dischetto lo stesso Lewandowski trasforma il penalty e pareggia i conti. A dare il definitivo colpo di grazia ai padroni di casa ci pensa che firma il 2 a 1 e di fatto archivia una volta per tutte la pratica, con l’Arsenal che sparisce letteralmente dal campo, con l’uomo in più l’undici di Ancelotti dilaga e nel finale c’è gloria anche per Douglas Costa e soprattutto per Arturo Vidal, autore di una doppietta, con la difesa avversaria schierata malissimo e che concede ampie praterie ai tedeschi che infieriscono senza pensarci troppo. Nel finale Bellerin prova a rendere la sconfitta leggermente meno amara ma andrà solamente vicino al 2-5 col pallone che sfiorerà il palo alla destra di Neuer, sarà questa l’ultima emozione di un match che ha visto l’Arsenal crollare sotto i colpi del Bayern, Wenger rientra negli spogliatoi tra i fischi assordanti del pubblico che ne chiede a gran voce l’esonero dopo oltre 21 anni di onorato servizio sulla panchina dei Gunners. Anche le statistiche sono condizionate dall’espulsione di Koscielny che ha costretto l’Arsenal a giocare in dieci dal 55′, il Bayern con il 56% di possesso palla ha inquadrato lo specchio della porta per 7 volte battendo 8 calci d’angolo; esattamente come nel match d’andata i padroni di casa si sono sciolti come neve al sole nell’ultimo terzo di gara con gli ospiti a banchettare sui resti dei Gunners.
Le parole di Carlo Ancelotti, tecnico del Bayern Monaco, in conferenza stampa: “Stasera l’Arsenal ci ha messo in seria difficoltà, almeno fino al calcio di rigore la gara è stata apertissima, poi l’episodio del penalty e l’espulsione di Koscielny ci ha reso la vita decisamente più facile, tuttavia la prestazione nel primo tempo non mi ha certamente soddisfatto, per fortuna nella ripresa è andata decisamente meglio. Ora testa ai prossimi impegni”. In conferenza stampa l’allenatore dell’Arsenal, Arsène Wenger, non nasconde l’amarezza per come la sua squadra è uscita dalla Champions: “Stasera abbiamo giocato bene disputando la partita che volevamo, nel primo tempo abbiamo imposto agli avversari il nostro gioco con un pressing molto alto e dei ritmi davvero elevati. Purtroppo i nostri sforzi non sono bastati e l’espulsione ci ha dato il colpo di grazia, fare quattro gol con l’uomo in meno era impossibile e a quel punto la squadra si è disunita e nella testa dei giocatori qualcosa ha smesso di funzionare”.
(Stefano Belli)