Una grande serata di Champions League per le due squadre spagnole: Real Madrid e Atletico Madrid conquistano la vittoria nell’andata dei quarti, ma fra sei giorni affronteranno le sfide di ritorno con spirito ben diverso. L’Atletico Madrid si è limitato a un 1-0 interno contro il Leicester, rimasto in partita fino alla fine: i Colchoneros dunque rischieranno al King Power Stadium dove però Craig Shakespeare non avrà a disposizione Huth (sarà squalificato) e a questo punto spera di recuperare Wes Morgan. All’Allianz Arena viene scritta la storia ed è serata di ritorni: Cristiano Ronaldo timbra una doppietta che abbatte il Bayern Monaco nel secondo tempo. Il portoghese non segnava in Champions League da settembre e raggiunge i 100 gol in Europa; il Bayern Monaco aveva vinto le ultime 16 partite casalinghe di Champions League, ultima sconfitta nel 2014. L’avversario? Il Real Madrid, che in panchina aveva proprio Carlo Ancelotti. Partita condizionata dal rigore sbagliato da Arturo Vidal: il Real Madrid è entrato benissimo nel secondo tempo pareggiando subito, poi ha dominato sfiorando altri gol fino a trovare il secondo con CR7, quando il Bayern era già rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Javi Martinez. I campioni in carica sono dunque ad un passo da quella che sarebbe la settima semifinale consecutiva; al Bayern di Ancelotti non resta che sperare di ribaltare tutto al Santiago Bernabeu, magari con l’aiuto di Lewandowski che questa sera è mancato tantissimo. (agg. di Claudio Franceschini)
Due gol e un rigore sbagliato nei primi tempi delle partite di Champions League. Partiamo dall’Allianz Arena, dove il Bayern Monaco vince 1-0 contro il Real Madrid: pressione costante dei bavaresi che al 25′ minuto legittimano la loro supremazia con un colpo di testa di Arturo Vidal che svetta su calcio d’angolo e piega le mani di Keylor Navas. Poi però il cileno spreca l’occasione del 2-0 che avrebbe demolito il Real: Rizzoli fischia un rigore dubbio per un presunto intervento con il braccio di Carvajal su tiro di Ribéry, Vidal va sul dischetto ma spara in cielo graziando i blancos, che restano così abbondantemente in partita (e per dimostrarlo, appena dopo sfiorano il gol con Gareth Bale). Al Vicente Calderon risultato identico con l’Atletico Madrid avanti sul Leicester: i Colchoneros partono a spron battuto ma è solo al 28′, quando la loro pressione si era già affievolita, che trovano il vantaggio. Antoine Griezmann sfugge ad Albrighton che lo stende sul lato corto (a sinistra) dell’area di rigore: il contatto sembra essere all’interno, l’arbitro assegna la massima punizione che lo stesso Griezmann realizza spiazzando Kasper Schmeichel, che nelle due partite degli ottavi aveva parato due rigori al Siviglia. Adesso ci aspettano altri 45 minuti entusiasmanti, vedremo se i due risultati in corso cambieranno ancora.
Borussia Dortmund-Monaco si è rivelata una partita bellissima: dopo la grande paura per l’attentato subito dai giocatori tedeschi, al Signal Iduna Park sono andati in scena 90 minuti splendidi che si sono chiusi con la vittoria del Monaco per 3-2. La vittoria in trasferta avvicina i transalpini alla semifinale di Champions League, che non giocano dal 2004 (la squadra allenata da Didier Deschamps avrebbe poi perso la finale contro il Porto di José Mourinho): mattatore della serata l’attaccante classe ’98 Kylian Mbappé, che realizza una doppietta (il secondo gol favorito da un clamoroso errore della retroguardia), due gol pesantissimi che uniti all’autorete di Sven Bender portano il Monaco in grande vantaggio. Il Borussia Dortmund però ha dimostrato di essere vivo: per due volte sotto di due gol, per due volte ha accorciato le distanze. Prima con Ousmane Dembélé poi, appena dopo aver subito il terzo gol, con una perla di Shinji Kagawa. Resta il risultato favorevole al Monaco: la squadra del Principato potrà anche perdere 1-0 o 2-1 al ritorno in casa, e sarà comunque qualificato (e potrebbe non rimpiangere, esattamente come negli ottavi, un altro rigore sbagliato, questa volta da Fabinho). A minuti si completa il quadro dell’andata dei quarti: grande spettacolo all’Allianz Arena con la classica Bayern Monaco-Real Madrid (i bavaresi sono senza Robert Lewandowski), al Vicente Calderon il Leicester proverà a prolungare la sua favola contro il solidissimo Atletico Madrid. Parola dunque al campo, per stare a vedere come andranno a finire queste altre due partite.
Detto che fra pochi minuti si gioca Borussia Dortmund Monaco, rinviata ieri per i noti fatti di cronaca, approfondiamo la situazione dell’Atletico Madrid, che ha decisamente un conto in sospeso con la fortuna in Champions League. I Colchoneros hanno giocato e perso due finali negli ultimi tre anni, ma in generale la loro storia nella coppa europea è una storia di dolore e sofferenza, e di tanti colpi di mala sorte. Come nel 1974: l’Atletico di Juan Carlos Lorenzo arrivò alla finale contro il Bayern Monaco di Udo Lattek. Si giocava a Bruxelles: in vantaggio con Luis Aragones al 114’ minuto, l’Atletico subì il gol del pareggio all’ultimo minuto, autore Hans-Georg Schwarzenbeck. All’epoca i calci di rigore non esistevano: si rigiocò due giorni più tardi e questa volta i bavaresi stravinsero per 4-0, grazie alle doppiette di Uli Hoeness e Gerd Muller. Nel 2014 un esito praticamente identico: vantaggio dell’Atletico con Diego Godin, il pareggio del Real Madrid arrivò in pieno recupero con un colpo di testa di Sergio Ramos e ai supplementari i blancos ebbero la meglio con un netto 4-1. Lo scorso anno a San Siro finì ai rigori ancora contro i blancos; nel 2016 le due squadre di Madrid si erano incrociate ai quarti di finale, doppia sfida tiratissima ed equilibratissima che era stata vinta dal Real in virtù di un gol che il messicano Javier Hernandez aveva realizzato nei minuti conclusivi della partita di ritorno. Conto in sospeso con la fortuna: Diego Simeone ci riprova, intanto per il quarto anno consecutivo è ai quarti di Champions League. Sarà la volta buona per mettere le mani sul tanto sospirato trofeo, anche l’ultimo titolo stagionale che può essere alla portata dell’Atletico Madrid e del tecnico argentino? (agg. di Claudio Franceschini)
Il Leicester è la matricola dei quarti di ChampionsLeague: alla prima partecipazione di sempre al grande torneo europeo, i campioni d’Inghilterra sono riusciti a spingersi fino ad entrare nelle otto regine vincendo il loro girone (davanti a Porto, Copenaghen e Bruges) e superando il Siviglia negli ottavi, con due rigori sbagliati da parte degli andalusi (entrambi parati da Kasper Schmeichel). Non sono tante le squadre che negli ultimi anni hanno festeggiato una prima volta; soprattutto non sono troppe le sorprese che si possono equiparare al Leicester di oggi. Nel 2010 fece scalpore la doppia qualificazione ai quarti delle francesi Lione e Bordeaux, che si incrociarono ai quarti: i Girondins avevano approfittato del turno a favore contro l’Olympiacos, mentre il Lione che aveva già esaurito il ciclo di successi in Ligue 1 aveva eliminato il Real Madrid che era alla sesta caduta consecutiva agli ottavi. L’anno seguente fu il turno dello Shakhtar Donetsk che si qualificò a discapito della Roma ma fu poi schiantato dal Barcellona futuro campione; l’esempio che si avvicina di più a quello delle Foxes rimane però, nel 2012, quello dell’Apoel Nicosia: i ciprioti vinsero clamorosamente il loro girone mettendo in fila Zenit, Porto e Shakhtar, ai quarti ebbero la meglio sul Lione ai calci di rigore. Incrociarono poi il Real Madrid: fu 2-8 complessivo, ma all’andata per oltre un’ora l’Apoel tenne testa alla squadra allenata da José Mourinho, che poi sarebbe stata eliminata dal Bayern Monaco in semifinale. (agg. di Claudio Franceschini)
Il Real Madrid è impegnato nei quarti di Champions League, sfida il Bayern Monaco e non solo: i blancos devono anche giocare contro la maledizione della coppa. Nessuna squadra a partire dal 1992, quando è cambiata la formula, ha mai vinto la Champions League per due anni di fila. Ultimo a riuscirci il Milan, nel 1989 e 1990; da allora il bis è diventato impossibile, e molto difficile è stato anche qualificarsi per due anni consecutivi alla finale. Ci sono riusciti per tre volte lo stesso Milan (sconfitto nel 1993 e 1995, campione nel 1993), la Juventus tra il 1996 e il 1998 (vinta la prima, perse le altre due), il Valencia nel 2000 e 2001 (sempre sconfitto), il Bayern Monaco nel 2012 e 2013 (persa la prima, vinta la seconda). Nemmeno il super Barcellona di Pep Guardiola ha mai giocato due finali consecutive, non ce l’ha fatta il Real Madrid – che nel 2015 cadde in semifinale contro la Juventus – e non ci è riuscito l’Atletico Madrid. Il Real dunque ci prova per un’altra volta, con la speranza che questa possa essere l’edizione giusta per sfatare un tabù e far cadere un’altra delle grandi tradizioni della Champions League. Perchè sia così però bisognerà superare il Bayern Monaco, e non sarà affatto semplice… (vincente (agg. di Claudio Franceschini)
Tra le partite di ChampionsLeague di mercoledì spicca ovviamente Real Madrid-Bayern Monaco, ovvero l’allievo Zinedine Zidane contro il maestro Carlo Ancelotti. Due allenatori che hanno già vinto la Champions League: Zizou ne è il campione in carica, Carletto è il recordman (insieme a Bob Paisley) con tre titoli. Soprattutto, il francese e l’emiliano hanno lavorato insieme: per due anni e mezzo lo hanno fatto alla Juventus, con due secondi posti e una semifinale di Champions in una squadra che era competitiva ma si scontrò contro Lazio prima e Roma poi, e dovette attendere il ritorno di Marcello Lippi per inaugurare un nuovo ciclo vincente. Nell’estate 2001 Zizou è partito per Madrid, mentre Ancelotti avrebbe iniziato qualche mese dopo il suo periodo glorioso nel Milan. Ritrovatisi al Real nel 2013, hanno vinto insieme la Champions League: Zidane era il vice di Carletto e parallelamente ricopriva il ruolo di direttore sportivo. Oggi si ritrovano da avversari: Ancelotti vuole riportare la Champions League in Baviera dopo quattro anni, diventare l’allenatore più vincente della storia e il primo di sempre a vincere il trofeo con tre squadre diverse. Zidane, per contro, può essere il primo allenatore mai capace di portare una squadra a vincere la coppa (nella sua nuova formula) per due anni consecutivi. Chi avrà la meglio in questo infuocato quarto di finale? Lo scopriremo tra poco… (agg. di Claudio Franceschini)
Due partite, appuntamento interessantissimo quello con la seconda parte dei quarti di Champions League 2016-2017: mercoledì 11 aprile, con Bayern Monaco-Real Madrid e Atletico Madrid-Leicester (entrambe alle ore 20:45) si completa il quadro delle sfide di andata, ricordando che è stata posticipata a oggi Borussia Dortmund-Monaco, rinviata ora per le esplosioni che hanno coinvolto il pullman della squadra tedesca. In campo le due finaliste dell’anno passato che avevano già disputato la gara per il titolo nel 2014; una formazione che arriva regolarmente in semifinale di Champions League (ma non festeggia il trofeo dal 2013) e una matricola assoluta, che al suo primo anno in Europa è riuscita addirittura ad entrare nelle otto regine del torneo.
Bisogna partire dal Leicester: le Foxes dopo aver stupito tutto il mondo del calcio vincendo la Premier League hanno fatto il passo in più, diventando per questa stagione (in futuro si vedrà) una solida realtà europea, permettendosi di vincere il girone davanti al Porto per poi eliminare il Siviglia agli ottavi. Claudio Ranieri non c’è più: al suo posto c’è Craig Shakespeare, che ha raddrizzato la situazione in campionato con una serie di vittorie, fatto ritrovare il gol a Jamie Vardy e proseguito il sogno europeo del Leicester.
Di fronte una squadra che ha saputo costruire un progetto che negli anni le ha concesso di diventare una big: l’Atletico Madrid è sempre stata una società storica, ma recentemente era passata attraverso i guai finanziari del suo presidente e una situazione economicamente disastrosa. Si è rialzato, ha operato benissimo sul mercato e adesso eccolo qui, per la quarta volta consecutiva ai quarti e con ottime possibilità di lanciarsi fino alla semifinale.
L’altro match, quello dell’Allianz Arena, è uno spettacolo: Bayern Monaco e Real Madrid fanno parte dell’élite del calcio europeo e mondiale. Blancos campioni in carica e con 11 Champions League/Coppa dei Campioni in bacheca; sono a 5 i bavaresi che negli ultimi anni sono stati l’esempio della solidità tedesca abbinata alla grande qualità dei palleggiatori di oggi.
Carlo Ancelotti potrebbe diventare il primo allenatore nella storia con quattro Champions vinte da allenatore (e con tre squadre diverse) e sfida la sua ex squadra sulla cui panchina siede l’ex allievo, quello Zinedine Zidane che prima è stato suo giocatore alla Juventus e poi assistente proprio a Madrid, e che al primo colpo ha sollevato il trofeo.
Due partite interessantissime quelle che ci attendono in questa giornata di Champions League; noi non vediamo l’ora di stare a vedere come andranno le cose in questo turno e quali saranno le due squadre che si porteranno in vantaggio in vista delle gare di ritorno, che si disputeranno martedì 18 aprile.
Mercoledì 11 aprile
RISULTATO FINALE Borussia Dortmund-Monaco 2-3 – 19′ Mbappé (M), 35′ aut. S. Bender (M), 57′ O. Dembélé (B), 79′ Mbappé (M), 84′ Kagawa (B)
RISULTATO FINALE Atletico Madrid-Leicester 1-0 – 28′ rig. Griezmann
RISULTATO FINALE Bayern Monaco-Real Madrid 1-2 – 25′ Vidal (B), 47′ Cristiano Ronaldo (R), 77′ Cristiano Ronaldo (R) – Note: 46′ pt Vidal (B) sbaglia rigore (alto), 61′ esp. Javi Martinez (B)