Tornata a giocare una semifinale dopo 28 anni, l’Inghilterra sogna ora di vincere i Mondiali 2018: mercoledì la grande sfida contro la Croazia per continuare nel sogno. In attesa di vivere questa grande sfida, a parlare ai microfoni di Sky Sports è stato Dele Alli: uno dei nove rappresentanti del Tottenham che giocheranno le semifinali – ne abbiamo parlato in precedenza – il trequartista è diventato il più giovane inglese a segnare nella fase finale di una Coppa del Mondo dai tempi di Michael Owen, e il suo gol ha permesso di chiudere definitivamente il quarto contro la Svezia. “Non è semplice giocare una semifinale mondiale, ma noi siamo pronti” ha detto Dele Alli che, pure in una stagione definita poco appariscente, ha messo insieme 14 gol e 17 assist (in 50 partite). Il numero 20 dell’Inghilterra ha presentato la sfida alla Croazia come una gara difficile, ma ha anche affermato che la sua nazionale è fiduciosa: “Quello che abbiamo fatto fino a questo momento ci ha dato più convinzione, adesso vogliamo vincere per raggiungere la finale”. Mercoledì sapremo se i tre leoni torneranno a giocare una partita che nella loro storia hanno affrontato solo una volta, ormai 52 anni fa. (agg. di Claudio Franceschini)
IL BELGIO E’ ATTERRATO A SAN PIETROBURGO
Il Belgio è appena atterrato a San Pietroburgo, come apprendiamo dal Twitter ufficiale della federazione nazionale: i Diavoli Rossi sono dunque pronti a giocare la semifinale dei Mondiali 2018 in questo stadio, nel quale ovviamente sperano di non tornare visto che sarà quello che ospiterà la finale per il terzo posto. A proposito: per il Belgio questa sarà la prima partita giocata allo Stadio San Pietroburgo, e così anche per la Francia. Avrebe potuto fare il bis eventualmente il Brasile, che qui aveva battuto la Costa Rica; invece adesso tocca a due nazionali “nuove”, che si affronteranno in quella che è la sesta partita in questo impianto. Se vogliamo approfondire, il Belgio è l’unica nazionale tra le quattro semifinaliste ad aver sempre vinto, se contiamo ovviamente che le qualificazioni ai calci di rigore sono ufficialmente dei pareggi. In questo senso tre successi (nel girone) e due affermazioni dal dischetto per la Croazia; la Francia ha pareggiato contro la Danimarca l’ultima partita del girone, mentre l’Inghilterra oltre ai rigori contro la Croazia aveva perso proprio contro il Belgio nella prima fase. I Diavoli Rossi invece hanno cinque vittorie su cinque, e non sono mai arrivati ai tempi supplementari: altri dati che contribuiscono a dirci come questa nazionale possa finalmente essere pronta per fare il grande salto, ma per averne la certezza bisognerà ovviamente aspettare la semifinale di domani. (agg. di Claudio Franceschini)
DESCHAMPS, LE 80 PANCHINE SARANNO RECORD
Didier Deschamps è pronto a festeggiare un doppio traguardo: la semifinale dei Mondiali 2018 sarà per lui la panchina numero 80 con la Francia, e dunque sarà contro il Belgio che il CT dei Bleus staccherà definitivamente Raymond Domenech, selezionatore mai davvero amato ma capace di portare la sua nazionale alla finale del 2006 – persa ai rigori contro l’Italia. In più Deschamps rinnoverà con la Francia fino al 2020: lo aveva già annunciato il presidente federale Noel Le Graet, che a più riprese si è sperticato in elogi per il suo selezionatore. Lo ha fatto per l’ultima volta oggi, in un’intervista concessa a Le Figaro: “Didier è il mio allenatore, ed è il migliore” ha detto, ricordando i tanti anni in cui lavorano insieme e rivelando che in Russia i due non si separano mai a colazione, pranzo e cena. “Parliamo di tutto e niente, Deschamps è un lavoratore instancabile e coerente”. Belle parole per un allenatore che, ha ricordato Le Graet, ha preparato alla perfezione la partita contro l’Argentina e “da sabato scorso passa tutto il giorno a pensare a come battere il Belgio”. Ovviamente adesso Deschamps vuole battere il record con annessa qualificazione alla finale: sarebbe il bis dopo quella degli Europei, nessuno nella storia della nazionale francese ha fatto altrettanto visto che alla fine del XX secolo i due titoli erano stati vinti da Aimé Jacquet (Mondiali) e Roger Lemerre (Europei). (agg. di Claudio Franceschini)
TOTTENHAM, NOVE GIOCATORI IN SEMIFINALE
Il Tottenham domina le semifinali dei Mondiali 2018: gli Spurs hanno il record in questa edizione di Coppa del Mondo per il maggior numero di calciatori che “regalano” alle quattro nazionali regine. Numero ovviamente alzato dalla presenza dell’Inghilterra: Kevin Trippier, Danny Rose, Eric Dier, Dele Alli e Harry Kane sono i cinque rappresentanti dei tre leoni, e dunque la stessa nazionale di Gareth Southgate attinge molto da una squadra che nelle ultime tre stagioni ha fatto benissimo. Non è finita qui: il Belgio fa affidamento – e non certo per la prima volta – sui due centrali difensivi Toby Alderweireld e Jan Vertonghen, insostituibili nello schieramento di Roberto Martinez, e sul centrocampista Mousa Dembélé – cercato dall’Inter in questa sessione di calciomercato. Chiude l’elenco Hugo Lloris, portiere e capitano della Francia: nove giocatori. Di questi, sei sono titolari inamovibili o quasi (nella seconda partita del girone Alli è stato sostituito da Loftus-Cheek); Eric Dier lo è stato nella precedente versione dell’Inghilterra, mentre Dembélé e Rose sono panchinari che però all’occorrenza hanno fatto bene. Chi di loro riuscirà a raggiungere la finale? Una cosa è certa: almeno un rappresentante del Tottenham sarà presente alla finale dei Mondiali 2018. (agg. di Claudio Franceschini)
IL PROFILO DEI QUATTRO CT
Per presentare le semifinali dei Mondiali 2018 dobbiamo anche citare un dato interessante: comunque cadano le cose, a vincere la Coppa del Mondo sarà un Commissario Tecnico giovane. Il più “anziano” infatti è Zlatko Dalic, 51 anni; abbiamo poi i 49 anni di Didier Deschamps, i 47 di Gareth Southgate e i 44 di Roberto Martinez. In più, tutti sono accomunati dal fatto di non essere ancora celebri nel panorama del calcio mondiale: certo Deschamps e Southgate hanno avuto ottime esperienze come calciatori – il francese ha vinto Mondiali ed Europei da capitano – e almeno il primo ha già svoltato come allenatore (si è preso la Ligue 1 con l’Olympique Marsiglia), ma certo sono profili ancora “bassi”, con una carriera tutta da costruire. Martinez per esempio ha fatto bene in Inghilterra, allenando Swansea, Stoke City ed Everton; Southgate è stato quattro anni al Middlesbrough senza squilli, e quando due anni fa la federazione inglese gli ha affidato la nazionale si era pensato a una soluzione a tempo, viste anche le tante critiche ricevute. Dalic è arrivato in corsa: non per la prima volta la Croazia ha deciso di cambiare a qualificazioni in corso, i balcanici rischiavano addirittura di non arrivare ai playoff e hanno chiamato questo semisconosciuto con un passato anche in Argentina, come giocatore del Velez Sarsfield. Oggi tutti loro sono in corsa per vincere i Mondiali 2018: niente male davvero. (agg. di Claudio Franceschini)
RAKITIC E IL SEGRETO DEI RIGORI
Mentre ci avviciniamo sempre più alle semifinali dei Mondiali 2018, un’altra curiosità arriva dalla Croazia: non sarà sfuggito che sia agli ottavi che ai quarti il rigore decisivo per passare il turno sia stato messo a segno da Ivan Rakitic, scelto come quinto tiratore da Zlatko Dalic e infallibile nello spiazzare prima Kasper Schmeichel e poi Igor Akinfeev. Il centrocampista del Barcellona dunque è uno dei grandi protagonisti nella grande corsa della Croazia, e uno dei motivi risiede nella… suocera. Da quattro anni Rakitic non sbaglia un rigore (ne ha segnati 17 su 23) e nel 2014, quando aveva fallito in una partita del Siviglia – allora la sua squadra – contro il Rayo Vallecano, il giocatore aveva ricevuto un messaggio dalla suocera con una foto ritraente il suo cane (di Rakitic). Il testo? “Mi scrisse che anche lui avrebbe saputo tirare meglio di me”. Da allora il croato si è dimostrato un cecchino pazzesco, tanto da spingere la sua nazionale fino alla semifinale dei Mondiali: ci sarà un’altra occasione per mostrare le proprie qualità dagli undici metri? (agg. di Claudio Franceschini)
MANDZUKIC REGALA BIRRA E UN MAXISCHERMO
La Croazia si appresta a giocare la semifinale dei Mondiali 2018, la prima dopo 20 anni: una partita resa possibile dalla vittoria ai calci di rigore contro la Russia. Per l’occasione, Mario Mandzukic ha dimostrato di avere grande cuore: l’attaccante della nazionale balcanica e della Juventus ha infatti deciso di donare 3000 euro di birra e un maxi-schermo a Slavonski Brod, la sua città natale. La notizia l’ha lanciata Radio Slavonija, dimostrando quanto l’attaccamento di Mandzukic per le origini e per il suo Paese sia radicato e profondo. Lecito dunque aspettarsi che, anche considerando il particolare non secondario della qualificazione avvenuta, per la semifinale di mercoledì contro l’Inghilterra l’attaccante – un gol in questi Mondiali, agli ottavi contro la Danimarca – possa decidere di replicare: Slavonski Brod attende fiduciosa che il rito scaramantico si ripeta, Mandzukic intanto cercherà di dare il suo contributo alla causa sul campo, quando si troverà a sfidare i tre leoni per portare la Croazia alla prima finale mondiale della sua storia. (agg. di Claudio Franceschini)
INGHILTERRA REGINA SULLE PALLE INATTIVE
Si avvicina sempre più il momento delle semifinali ai Mondiali 2018: oggi seconda giornata di riposo dopo i quarti, periodo utile per spulciare numeri e dati a caccia di curiosità. Per esempio, l’edizione russa della Coppa del Mondo reca con sè alcuni record che sono stati battuti: tra questi il numero di autogol, di rigori assegnati e soprattutto di gol su palla inattiva. Rappresentano il 44,6% del totale: un aumento netto rispetto al precedente primato che, appartenente proprio all’edizione precedente a questa, era del 28%. La statistica ci interessa particolarmente perchè a essere protagonista assoluta è l’Inghilterra: i tre leoni infatti hanno realizzato ben otto dei loro undici gol su calcio da fermo. Ovviamente su questa percentuale incidono i tre rigori trasformati da Harry Kane, ma anche altro: nella goleada contro Panama per esempio John Stones ha segnato due volte su angolo e anche Harry Maguire, nei quarti contro la Svezia, ha sbloccato di testa su tiro dalla bandierina per non parlare delle due reti di Kane per battere la Tunisia, giunte da angolo. Le uniche eccezioni? Il gol fortuito di Kane contro Panama, il capolavoro di Jesse Lingard nella stessa partita e il colpo di testa di Dele Alli ancora lo scorso sabato. (agg. di Claudio Franceschini)
VIDA RISCHIA DUE GIORNATE DI SQUALIFICA
Mentre ci avviciniamo alle semifinali dei Mondiali 2018, la Croazia rischia di andare incontro a una cattiva notizia: la FIFA infatti, come si legge su Sportmediaset, ha aperto un’inchiesta sul difensore Domagoj Vida. Autore del momentaneo 2-1 contro la Russia – nei tempi supplementari – il difensore del Besiktas ha festeggiato la qualificazione alla semifinale con un video, realizzato insieme a Ognjen Vukojevic (uno degli assistenti del CT Zlatko Dalic), nel quale si lascia andare alla frase “Gloria all’Ucraina”, dedicando alla nazione e alla Dinamo Kiev la vittoria. Chiaramente il riferimento all’Ucraina, per note e tristi vicende storico-politiche, non può che contenere in sè un messaggio “anti-Russia”: infatti alcuni dei media russi non l’hanno presa bene e hanno segnalato la cosa. Risultato: Vida potrebbe essere squalificato per due giornate. A completamento delle informazioni, va anche detto che il difensore ha giocato per cinque anni nella Dinamo Kiev e dunque il suo messaggio potrebbe anche essere una dichiarazione di affetto per un Paese nel quale ha vissuto a lungo; in più giorni fa Xherdan Shaqiri e Granit Xhaka, che avevano mimato l’aquila bicefala per festeggiare la vittoria sulla Serbia, se l’erano cavata con una semplice multa. Insomma, anche qui i provvedimenti potrebbero non essere così pesanti. (agg. di Claudio Franceschini)
LE SEMIFINALI SI AVVICINANO
C’è grande attesa ai Mondiali 2018 per le semifinali: martedì e mercoledì si giocano rispettivamente Francia-Belgio e Inghilterra-Croazia. Quattro nazionali europee ancora in corsa: per trovare l’ultimo Mondiale in cui in semifinale ci fossero solo rappresentanti del Vecchio Continente dobbiamo tornare al 2006 quando le quattro squadre erano Italia, Francia, Germania e Portogallo. Solo i Bleus sono rimasti da allora: noi non siamo nemmeno andati alla fase finale, i tedeschi che erano campioni in carica sono usciti ai gironi mentre il Portogallo, che aveva vinto gli Europei due anni fa, è stato eliminato agli ottavi dall’Uruguay poi fatto fuori dalla stessa Francia. Leggendo i numeri delle semifinaliste, scopriamo che sono in due a poter giocare la finale per la prima volta: Belgio-Croazia sarebbe un ultimo atto assolutamente inedito, perchè entrambe hanno una semifinale come risultato migliore ai Mondiali. Francia e Inghilterra invece rappresentano una sorta di finale “nobile”: i transalpini hanno il titolo del 1998, gli inglesi quello del 1966 ed entrambe come sappiamo sono riuscite a trionfare solo in casa. La differenza se vogliamo è che i Bleus hanno raggiunto un’altra finale, quella appunto del 2006 che hanno perso ai rigori contro gli Azzurri.
NUMERI E CURIOSITA’
Approfondendo il discorso, scopriamo che di queste quattro semifinaliste solo l’Inghilterra non ha vinto il suo girone: i tre leoni hanno chiuso alle spalle del Belgio e dunque, altro dato interessante, le due qualificate agli ottavi del gruppo G sono ancora in corsa. La Francia si era qualificata davanti alla Danimarca, la Croazia aveva avuto la meglio sull’Argentina: dunque solo gli inglesi e i belgi potrebbero dare vita a una finale che sia la ripetizione di una partita giocata nella prima fase (i Diavoli Rossi avevano vinto 1-0, gol di Adnan Januzaj). La Francia è anche la nazionale che ha dovuto aspettare meno per tornare in semifinale (appunto dal 2006); la Croazia non ci arrivava da 20 anni avendola persa nel 1998 proprio contro i Bleus, l’Inghilterra l’aveva raggiunta nel 1990 perdendola contro la Germania (ai rigori) mentre il Belgio non ci arriva da quattro anni prima, quando la doppietta di Diego Armando Maradona aveva spinto in finale l’Argentina. Le statistiche ci dicono anche che il Belgio arriva in finale con il maggior numero di gol segnati: sono 14 contro gli 11 dell’Inghilterra e i 9 delle altre due. I balcanici hanno la miglior difesa: 3 gol incassati, ce ne sono 4 per Francia e Inghilterra e 5 per il Belgio.