Oggi al Golden Gala 2017 intitolato alla memoria di Pietro Mennea una delle gare più importanti saranno proprio i 200 metri, la gara più amata dal leggendario velocista italiano che ancora detiene il record europeo in 19”72 sui 200 metri, grazie al tempo fatto segnare a Città del Messico il 12 settembre 1979 e che fu record del Mondo per ben 17 anni, cioè fino al 1996, quando meglio di Pietro Mennea sul mezzo giro di pista riuscì a fare l’americano Michael Johnson. Nessun velocista europeo però è ancora riuscito a fare di meglio, quindi anche oggi il Golden Gala potrà celebrare questo record di incredibile longevità, che potrebbe rischiare di essere cancellato prima dalle decisioni della politica sportiva – di recente si è parlato di cancellare d’ufficio i record più antichi – piuttosto che dalle prestazioni di nuovi sprinter che sappiano fare meglio del leggendario Pietro Mennea, che dei 200 metri fu campione olimpico a Mosca 1980, cioè 20 anni dopo l’altra leggenda italiana, quel Livio Berruti che sulla stessa distanza vinse ai Giochi di Roma 1960, cioè proprio nello stadio Olimpico.
Se provassimo a farci una domanda su chi potrebbe battere questo storico record europeo di Pietro Mennea, una risposta valida potrebbe essere il francese Christophe Lemaitre, una delle stelle della gara di questa sera del Golden Gala a Roma. Il velocista transalpino è uno dei bianchi più veloci di sempre e in questo senso è davvero un erede di Mennea, anche se alle Olimpiadi al massimo ha conquistato la medaglia di bronzo e il suo record personale di 19”80 (identico a quello del canadese Andre De Grasse, che ovviamente in tal senso non conta) risale al 2011, ai mondiali di Daegu, dunque è ormai abbastanza datato. Nulla però ci vieta di sognare che magari in futuro sarà l’azzurro Filippo Tortu a battere il suo leggendario connazionale: il cammino per arrivare ai livelli di Pietro Mennea è ancora lungo per il giovane velocista lombardo, anche perché fino a questo momento Filippo Tortu nella sua giovane e promettente carriera ha puntato soprattutto sui 100, distanza sulla quale ha colto le migliori soddisfazioni, ma sognare è lecito e dopo Berruti e Mennea sarebbe bello scrivere di un’altra impresa italiana sui 200 metri.