Alle Olimpiadi Invernali 2018, Michela Moioli ha raggiunto la sua definitiva consacrazione tra le stelle dello sport azzurro e non solo: un oro a Pyeongchang nello snowboard cross e la seconda Coppa del Mondo dopo il 2016 fanno ora bella mostra sulla sua mensola e promettono una prossima stagione sulla neve davvero eccezionale. Oltre allatleta dalla concentrazione della preparazione sempre perfetta, cè anche una giovanissima ragazza, piena di sogni, che ancora davanti a sé una lunghissima carriera, di sicuro piena di soddisfazioni e gioie in una disciplina spettacolare che potrebbe davvero portarla a toccare il cielo con un dito. Eccola in questa intervista esclusiva concessa al sussidiario.net.
Cosa hai provato dopo il successo alle Olimpiadi in Corea? Dopo la vittoria ho provato tanta felicità e soddisfazione per aver raggiunto l’obbiettivo più grande che mi fossi posta fino ad allora.
Qual è stato il segreto del tuo oro olimpico, ce ne puoi parlare? Il segreto è tanto lavoro, tanta voglia di vincere e tante persone che mi hanno aiutata tutti i giorni.
E stata una grande rivalsa di Sochi 2014, quando in finale subisti la rottura del legamento crociato. Come hai trovato la forza per ripartire? Dopo Sochi sono ripartita, da zero, iniziando a lavorare come una vera atleta e ponendomi nuovi obiettivi.
Ci puoi raccontare le tue Olimpiadi al di là anche della tua vittoria? Le mie Olimpiadi sono state un bel viaggio, ho vissuto tutto con molta emozione, dall’alba coreana alla mia famiglia venuta fin lì per sostenermi.
Ci puoi raccontare anche del tuo successo in Coppa del Mondo, dopo quello del 2016? La coppa del mondo conquistata è stata la dimostrazione che quest’anno ero la più forte. Volevo tutto e ho preso tutto!
Dà più gioia essere la più forte di tutto l’anno o vincere la gara che tutti vogliono? Entrambe le cose hanno valore. Sicuramente aver vinto da favorita, da quella “da battere” a da quella più sotto pressione, ha ancora più valore.
Quali sono i tuoi metodi d’allenamento, come ti sei preparata per le Olimpiadi? Faccio tanti lavori di forza, di stabilizzazione, di controllo del corpo e di reazione. Il mio preparatore Matteo Artina si inventa ogni giorno dei lavori diversi ed è questo il segreto.
Solo 22 anni, una carriera davanti a te molto lunga, come vedi il tuo futuro in questo sport? Hai dei sogni che vorresti realizzare nello snowboard? Vivo di anno in anno, anche se ho già degli obiettivi sportivi a lungo termine. E ovviamente nuovi sogni. Perché uno l’ho già realizzato.
Come hai iniziato a praticare lo snowboard? Perchè l’hai scelto rispetto a altre discipline? Lo snowboard mi ha sempre affascinato e nel cross ho trovato tutto ciò che più mi affascinava: lo scontro diretto, i salti, le curve, le gobbe.
Cosa consigli ai ragazzi che desiderano avviarsi a questo sport? Consiglio prima di tutto di divertirsi, di godersi lo sport e di crescere con lui. I risultati arriveranno, a prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte che tutti otteniamo.
Sei di Alzano Lombardo, hai un forte legame con le tue radici bergamasche: ce le puoi raccontare? Amo molto la mia città e il mio paese, tutti mi vogliono bene e tutti mi sostengono. Sono onorata di vivere in una comunità così bella.
Ci puoi parlare della tua amicizia con Sofia Goggia? Io e Sofia ci capiamo molto, facendo la stessa vita, troviamo nell’altra comprensione e aiuto nei momenti di difficoltà. Viviamo le stesse situazioni e pressioni, quindi è facile capirci e darci una mano a vicenda.
Due campionesse, due persone semplici fino in fondo. Sì, Michela è una ragazza normalissima. Spesso viene vista solo la campionessa, dimenticandosi che dietro cè una ragazza comune che lavora, fa fatica e sogna come chiunque di noi. Mi piace far capire agli altri che anche io sono una persona qualunque. Non tutti lo capiscono!
Cosa è cambiato dopo il tuo oro olimpico? Tutto e niente.
Hai dei personaggi che ammiri, che ti hanno lasciato qualcosa? Ammiro tante persone diverse, non solo sportivi, e cerco di prendere qualcosa di buono da tutte queste figure.
Ci sono sogni che vorresti realizzare? Ho tanti sogni, che non rivelo, perché sono i miei.
(Franco Vittadini-Mauro Mantegazza)