Tour de France 2017, un mare di polemiche si abbatte sul Team Sky. O meglio, prende di mira i body indossati dai ciclisti del team. Il motivo? Le monture in questione avrebbero propaggini aerodinamiche in grado di fare la differenza su strada, delle imbottiture vietate dal regolamento. Secondo Fredric Grappe, un professore francese specializzato in prestazioni sportive che lavora per il team FDJ, Chris Froome e compagni, grazie alla particolarità della loro muta, avrebbero guadgnato nella prima tappa di ieri dai 18 ai 25 secondi. Nel dettaglio, l’accusa punta il dito contro piccole pellicole di aria Vortex intrecciate nel tessuto, presenti nella parte superiore delle maglie del Team Sky e capaci di migliorare la spinta su strada del 5%.
Le regole sono chiare ha dichiarato Grappe ai giornalisti qualsiasi aggiunta aerodinamica alla maglia è vietata e il Team Sky ha chiaramente violato il regolamento. Pronta la risposta di Nicolas Portal, direttore sportivo della scuderia incriminata: Il nostro equipaggiamento è legale ed è stato convalidato dalla commissione della corsa. Ci sono altre squadre che usano questo materiale ha specificato Portal eppure siamo noi quelli che vengono attaccati. Il Team Sky, dunque, rispedisce al mittente ogni insinuazione e aggiunge: Il Vortex non viene aggiunto alla maglia, è parte di esso. Vedremo se la controversia terminerà con questo scambio di battute o se ci saranno nuovi sviluppi.