Adesso, a Wimbledon cè il serio rischio di divertirsi e di vivere un tuffo nel passato più nostalgico. La vittoria di Rafael Nadal al Roland Garros 2017 segna il ritorno della storia, e lingresso nella leggenda: il maiorchino ottiene il decimo titolo agli Open di Francia e diventa il primo giocatore, uomo o donna che sia, ad aver mai vinto un singolo Slam per almeno dieci volte. A dire il vero ci sarebbe una certa Margaret Court che ha 11 Australian Open, ma alcuni di quei trionfi sono arrivati prima del 1968, dunque non in era Open: il record precedente era dunque quello di Martina Navratilova, con 9 Wimbledon e una differenza sostanziale.
La cecoslovacca (poi naturalizzata USA) ha ottenuto i suoi nove trionfi sullerba di Londra alla diciottesima edizione giocata, Nadal ha fatto 10 al Roland Garros nel giro di 13 edizioni. Gli Slam diventano 15, uno in più di Pete Sampras; le finali dei Major disputate nel 2017 sono due (su due tornei), cioè due in più del biennio 2015-2016 che sembrava aver messo la parola fine alla sua grande corsa nei circuito Atp. Nadal ha trionfato con numeri pazzeschi: zero set persi, solo due volte su sette (contro Thiem e Wawrinka) in campo per più di due ore, 35 game lasciati agli avversari che sono tre in meno del record che Bjorn Borg aveva messo insieme nel 1978 (Rafa di fatto ne ha lasciati 5 per partita, il che significa che la sua vittoria media è stata un 6-2 6-2 6-1).
A Rafa era già capitato di arrivare al titolo parigino senza perdere set, ma nel aveva lasciato per strada 41 game mentre nel erano stati ben 71. Locchio e la mente esperti avranno già notato la curiosità: 2008 e 2010 sono proprio gli anni in cui Nadal ha poi vinto Wimbledon, e allora è oltre modo chiaro anche dalla cabala e dalle statistiche del passato come il maiorchino arrivi a Londra con i crismi del favorito, o di uno dei favoriti. Ed è qui che possiamo sperare di sognare: sullerba della capitale inglese tornerà anche Roger Federer che, forse subodorando come sarebbe finita, ha deciso di rimanere lontano dalla terra e soprattutto dal Roland Garros, volendo arrivare preparato allo Slam che più di ogni altro vuole vincere e che gli permetterebbe di staccare Sampras come numero di titoli (al momento entrambi sono a quota 7).
Sembra di essere tornati ad un periodo in cui svizzero e spagnolo si contendevano gli Slam e davano vita a battaglie epiche in finale: una labbiamo vissuta agli Australian Open lo scorso gennaio, la speranza di tanti appassionati è di tornare al triennio , quello delle tre finali consecutive a Wimbledon, due delle quali chiuse al quinto set. Nadal lancia la sfida: lerba non è la terra e lui lo sa fin troppo bene, così come sa che nei due anni in cui riuscì finalmente a battere Federer a Wimbledon era in un periodo della carriera difficilmente ripetibile.
Però, alzi la mano chi avrebbe pensato che un Rafa uscito dalla Top 10, con tanti problemi fisici e in evidente difficoltà al punto di parlare addirittura di ritiro dietro l’angolo o quasi, sarebbe riuscito a giocare due finali Slam in sei mesi, vincere un Roland Garros senza mollare un set e con il record di game persi; la sfida è già segnata, agli altri – Alexander Zverev e Dominic Thiem in prima battuta – il compito di cancellare questa trama ma noi, per non saper nè leggere nè scrivere, unaltra finale tra quei due ce la guarderemmo volentieri