La carriera di Gerard Deulofeu è stata bloccata psicologicamente da un articolo comparso su Marca come lo stesso calciatore del Milan ha voluto raccontare in un’intervista a ForzaMilan. Cresciuto nella cantera del Barcellona lo spagnolo è andato a trovare fortuna prima all’Everton e poi al Siviglia in prestito per poi essere acquistato a titolo definitivo proprio dagli inglesi, senza mai riaccendere le luci che erano state catapultate su di lui dopo le grandi prestazioni con la maglia del Barca B. Il calciatore non è riuscito ad imporsi forse anche frenato proprio da quell’articolo che sicuramente ne ha condizionato parte della carriera. E’ però un classe 1994 e ancora giovane può andare avanti visto che gioca in una grande squadra, anche se attraversa un momento storico particolare, come il Milan. Giocatore rapido e di grande spessore tecnico, ha dimostrato sempre di essere un ragazzo composto e sicuramente ha il tempo per rilanciare una carriera che già sembra imporlo nell’olimpo dei migliori. (agg. di Matteo Fantozzi)
arrivato al Milan nel calciomercato di gennaio, dimostrandosi calciatore rapido, tecnico e di grandissima prospettiva. I rossoneri hanno pescato così un jolly non da poco che sta dimostrando col tempo di essere un ragazzo in grado di far fare il salto di qualità a qualsiasi grande squadra. Schierato insieme a un’altra mezzapunta da Vincenzo Montella dietro l’unica punta Carlos Bacca ha dimostrato di essere un ragazzo di grande tecnica e soprattutto la sua rapidità ha messo in difficoltà grandi difese come quella della Juventus, tutti ricorderanno la sua fuga lasciando sul posto Andrea Barzagli che portò all’1-1 allo Stadium poi vanificato dal rigore sul finale di Paulo Dybala. Il calciatore ricorda un particolare del suo passato sottolineando in un’intervista a Forza Milan cosa lo ha frenato: “Di solito non leggo i giornali, ma quel titolo in cui mi si accostava a Messi lo ricordo bene. Ha finito per nuocermi suscitando fin troppe aspettative nei tifosi. Di Lionel Messi ce n’è uno solo. Il mio mito nel calcio però è Ronaldinho che ho ammirato quando giocava nel Barcellona“. (agg. di Matteo Fantozzi)