Splende lazzurro sul Roland Garros 2018: con Marco Cecchinato già qualificato ai quarti e Fabio Fognini che va a caccia dello stesso risultato (affronta oggi, nel tardo pomeriggio, Marin Cilic), finalmente lItalia del tennis maschile torna a vivere grandi giornate. Chissà se potremo già raggiungere il livello di Adriano Panatta: fu proprio lui a regalarci lo Slam parigino nellormai lontano 1976. Non un anno banale, nemmeno per quello che fu un altro risultato storico. Anche Corrado Barazzutti aveva raggiunto gli ottavi: dopo 42 anni dunque il tennis azzurro Atp ha riportato due giocatori al quarto turno e, come detto, Cecchinato si è già qualificato al turno successivo. La Gazzetta dello Sport ha intervistato proprio il tennista romano che fece limpresa al Roland Garros, chiedendo quali possano essere le possibilità dei suoi connazionali; Panatta ha fatto grandi complimenti a entrambi, dicendo di Cecchinato che è una rivelazione e sta giocando molto bene. A domanda sulle possibilità che Fognini ha di vincere il torneo, Adriano ha risposto che mi auguro di sì, ha un talento e uno stile di gioco tra i migliori al mondo. Il problema però è un altro, ovvero che per trionfare in uno Slam sono necessari alcuni incastri importanti: per esempio il solo fatto di aver vinto quattro partite e aver di fronte ancora una settimana, che per di più emotivamente e fisicamente è quella più difficile.
LE POSSIBILITA DI FOGNINI
Panatta ha voluto sottolineare come il risultato di Fabio Fognini e Marco Cecchinato sia di grande prestigio; tuttavia cè un errore che secondo lex campione del Roland Garros non va commesso, ed è quello di guardare oltre la singola partita. Quando arrivi a quel punto del tabellone bisogna sempre guardare una partita per volta. Lex tennista rimpiange sostanzialmente quel Wimbledon 1979, quando si trovò ad affrontare lamericano Pat DuPré con la possibilità di arrivare in semifinale a sfidare Bjorn Borg, che era nel pieno della sua striscia dominante: sapete tutti come andò a finire, e cioè che Adriano perse al quinto set commettendo lerrore, da lui stesso ammesso, di pensare già alla partita contro lo svedese e a come batterlo. Per quanto riguarda il Roland Garros, Panatta dice che la vicinanza geografica e culturale tra Italia e Francia potrebbe incidere sui buoni risultati che i nostri giocatori centrano; per lui però cè altro, vale a dire la nostra formazione tecnica perché litaliano nasce sulla terra, su questa superficie si muove meglio e quindi si sente più sicuro. Lo Slam parigini secondo Panatta è il più dispendioso fisicamente ed è lunghissimo, la seconda settimana sembra non finire mai. Laugurio agli azzurri? Che vincano la prossima partita, e non poteva che essere così.