Disavventura per Nicola Legrottaglie: lex difensore della Juventus si è visto rubare una bici che gli era stata appena regalata da alcuni suoi amici, con i quali era impegnato nella ristrutturazione di una chiesa a Mottola. Legrottaglie ha reagito in modo singolare allinconveniente, scrivendo una lettera dal suo profilo ufficiale su Facebook al ladro. Invitandolo innanzitutto a una riflessione cristiana sul gesto compiuto (lex calciatore è molto credente), sottolineando come la bici fosse nuova ma rubarla fosse un gesto che sicuramente non faceva onore a chi poteva avere avuto la tentazione di salirci in sella. Legrottaglie ha comunque evidenziato al suo interlocutore virtuale gli aspetti legali della vicenda, sottolineando come lessere visto in sella a quella specifica bici gli costerebbe nessun divertimento ma solo larresto, visto che in Italia il furto è un reato ancora punibile.
Sempre con spirito molto cristiano, Legrottaglie ha voluto comunque tendere una mano al ladro, proponendogli un patto: Tu mi riporti la bici, lì, dove l’hai trovata, e io siglo la mia stima per il tuo coraggio e la tua ritrovata onestà, offrendoti da bere e regalandoti una maglietta. Puoi venderla su ebay, in modo trasparente e legale, non come faresti con una bici rubata, oppure te la puoi tenere, come ricordo del giorno in cui hai capito la differenza tra il bene e il male. Il post su Facebook di Legrottaglie ha avuto particolarmente successo, anche se molti hanno anche invitato lex calciatore a riflettere sul fatto che sta a tutti gli effetti offrendo un premio a qualcuno che ha commesso un furto nei suoi confronti. A questa obiezione lo stesso Legrottaglie ha risposto in un commento: A volte comprendere un errore serve più che non averlo mai commesso. Poi, secondo me, ci vuole coraggio a saper chiedere scusa ed è quello che mi piacerebbe stimolare, al di là dell’oggetto in sè