Ci siamo, sono partite le Olimpiadi invernali 2018 di PyeongChang con grande attesa da parte di tutti gli appassionati di sport e non solo. Sull’evento si è espresso in maniera decisamente positivo Papa Francesco, che ha espresso il suo parere: “La tradizionale tregua olimpica quest’anno acquista speciale importanza. Delegazioni delle due Coree sfileranno insieme sotto un’unica bandiera e comporranno un’unica squadra. Questo fa sperare in un mondo in cui i conflitti si risolvono pacificamente con il dialogo e nel rispetto reciproco, come anche lo sport insegna a fare. Rivolgo il mio saluto al Comitato Olimpico Internazionale e agli atleti che parteciperanno ai giochi di PeyongChang, alle autorità e al popolo della penisola coreana. Tutti accompagno con la preghiera mentre rinnovo l’impegno della Santa sede a sostenere ogni utile iniziativa a favore della pace e dell’incontro tra i popoli. Che queste Olimpiadi siano una grande festa dello sport e dell’amicizia“. Mai banale il Papa offre sempre appunti interessanti con riflessioni di cuore e la voglia di sostenere eventi che possano portare gioia e la voglia di vivere tutto con pace e armonia. (agg. di Matteo Fantozzi)
PRESENTATA CASA ITALIA
Il Team Italia è pronto per le Olimpiadi invernali 2018 di PyeongChang che vedranno tra poco la cerimonia di apertura. Intanto è stata inaugurata Casa Italia con la presenza di tutti gli atleti azzurri e anche del Presidente del CONI Giovanni Malagò che ha presenziato l’evento a livello istituzionale. Sarà un’olimpiade invernale in cui ci sono grandissime aspettative su tanti atleti pronti a dimostrare tutta la loro bravura all’interno di diverse discipline. La voglia di arrivare in alto è dimostrata anche dai premi stabiliti se si porteranno a casa medaglie importanti, i più alti tra tutte le nazioni partecipanti, anche maggiori a quelle messi in ballo dagli Stati Uniti d’America. Le sensazioni sono state molto positive con gli atleti che hanno dimostrato professionalità. C’è da colmare un vuoto, quello della mancata qualificazione ai prossimi Mondiali da parte degli azzurri. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL NOROVIRUS FA IRRUZIONE
Non è ancora iniziata lOlimpiade invernale ma già ci sono i primi problemi in quel di PyeongChang. Come riportato dai principali organi di informazione in queste ore, in Corea del Sud si è diffuso il Norovirus. Non si tratta di un virus particolarmente pericoloso o letale, ma comunque dannoso per un atleta che deve svolgere una gara olimpica. Provoca infatti diarrea e vomito molto forti e improvvisi, inoltre, crea disturbi gastroenterici e problemi muscolari. E quindi scattato lallarme attorno a PyeongChang, visto che in poche ore sono stati già accertati ben 86 casi. Per evitare che il virus si propagasse a dismisura, andando quindi a colpire anche gli atleti dei vari paesi del mondo, sono state messe in quarantena 1200 persone, fra cui addetti alla sicurezza e allorganizzazione dei Giochi.
LE PAROLE DI HYUNJUN
Il direttore del centro coreano per il controllo e la prevenzione delle malattie, Kim Hyunjun, ha commentato così la questione: «A partire dal 6 febbraio abbiamo avuto 32 casi – ha spiegato – ma oggi abbiamo rilevato altri 54 casi. Il luogo più problematico è l’Odaesan Youth Center e i focolai sono in quella sede. Tra gli atleti non abbiamo nessuno che abbia contratto il Norovirus. Speriamo di ridurre al minimo i danni e la diffusione. Speriamo ovviamente che il problema si risolva al più presto, anche perché si rischierebbe in breve tempo una decimazione importante di atleti, che ricordiamo, hanno una finestra minima di tempo per potere competere nelle varie discipline. UnOlimpiade che non sembra quindi partire con il piede giusto visto che, ricordiamo, oltre al Norovirus gli atleti dovranno combattere anche contro il freddo pungente di quella zona del mondo, dove si rischia di toccare le temperature più basse nella storia dei giochi olimpici dinverno.