Brutte notizie per Leo Messi: il campione del Barcellona è stato condannato a 21 mesi di carcere per frode fiscale, come ha riportato Sky Sport. Confermata dunque la sentenza di primo grado: lo ha deciso oggi la Corte Suprema spagnola, che ha invece ridotto a 15 mesi la condanna per papà Jorge, lui pure coinvolto nell’affare. I due in ogni caso non andranno in galera: sono incensurati e la pena è inferiore ai due anni. In ogni caso non ci sono stati sconti per Messi, che è stato accusato e trovato colpevole di aver sottratto 4,1 milioni di euro al fisco in un periodo che va dal 2007 al 2009; l’indagine era incentrata sui proventi derivanti dai diritti di immagine del calciatore argentino e ha scoperto una rete di società con sede in paradisi fiscali. Più o meno quanto accaduto in Francia con altri due calciatori argentini – Javier Pastore e Angel Di Maria – che proprio ieri hanno subito una perquisizione nelle rispettive case in un’indagine che adesso sembra aver coinvolto anche il Paris Saint Germain (che però non sembra direttamente responsabile dei fatti). Una macchia dunque nel curriculum di Leo Messi; eviterà anche il carcere, ma si tratta comunque di un brutto affare che non innalzerà la sua popolarità.
La stagione di Messi dal punto di vista calcistico è stata negativa. Certo non in termini personali: la Pulce ha chiuso con 37 gol nella Liga, quarto miglior dato nei 13 campionati spagnoli giocati (il record restano le 50 reti del 2011-2012) e con un totale di 53 gol stagionali, anche qui quarto miglior risultato di sempre a pari merito con la stagione 2010-2011. Tuttavia la Pulce ha vinto poco: la Supercoppa di Spagna all’inizio dell’anno rimane a oggi l’unico trofeo, tra pochi giorni potrebbe arrivare anche la Coppa del Re (sarebbe la terza consecutiva) ma per un giocatore e una squadra che siamo abituati veder dominare si tratta comunque di contentini. Le prede grosse sono sfuggite: in campionato il Barcellona ha provato la grande rimonta sul Real Madrid ma è finito dietro per 3 punti, mentre in Champions League l’eliminazione è arrivata ai quarti (per il secondo anno di fila) per mano della Juventus. E’ qui che la stagione di Messi ha preso una parabola discendente: nelle due partite contro i bianconeri i blaugrana non hanno mai segnato e l’argentino ovviamente è stato additato tra i principali colpevoli. Può consolarsi, la Pulce, con il raggiungimento dei 500 gol nel Barcellona, peraltro arrivati al Bernabeu in un Clasico vinto; anche qui però un contentino, visto che il 3-2 non è servito per vincere la Liga.