Continua a far parlare di sé l’assemblea ordinaria della Lega di Serie A indetta oggi e che ha visto slittare tutte le decisioni al prossimo sette dicembre. L’obiettivo dei club è quello di evitare assolutamente lo spettro del commissariamento. Spunta così l’ipotesi del Presidente pro tempore che potrebbe essere una soluzione tampone in attesa di qualcosa di migliore. In questo caso secondo quanto riporta il Corriere dello Sport pare che in pole position ci siano Ezio Maria Simonelli e Paolo Nicoletti. Il primo è il presidente del colleio dei revisori della Lega mentre il secondo in questi ultimi mesi è stato il sub commissario dell’associazione venti club al fianco dell’ex Presidente della Federazione Carlo Tavecchio. Il pubblico sui social network sottolinea che si dovrebbe andare a puntare su Demetrio Albertini che aveva perso proprio il ballottaggio proprio con Tavecchio. Al momento non si parla di questo. (agg. di Matteo Fantozzi)
ENNESIMA FUMATA NERA
Ennesima fumata nera per l’assemblea ordinaria della Lega di Serie A. Slitta tutto infatti al sette dicembre prossimo con Carlo Tavecchio che ha comunque parlato di un clima disteso e ha spiegato come ormai la soluzione sia davvero vicina. Non abbiamo quindi il nome del Presidente della Federazione e nemmeno quello dell’amministratore delegato. Si deve chiudere assolutamente il prossimo sette visto che non si vuole andare oltre l’undici quando ci sarà lo scavallamento e dell’ultimo giorno del commissariamento di Carlo Tavecchio. Il rischio infatti è che il Coni oltre quel giorno possa decidere di commissariare l’intera federazione. Sarà poi interessante capire anche chi sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale azzurra. Carlo Ancelotti rimane in pole anche se c’è chi sottolinea come il tecnico di Reggiolo voglia ancora guidare un club piuttosto che iniziare una carriera da ct. (agg. di Matteo Fantozzi)
INIZIO ALLE 11.30
E iniziata ufficialmente alle ore 11:30, in via Rosellini a Milano, lassemblea ordinaria della Lega Serie A, riunione fra i vari vertici del più importante campionato di calcio italiano, che ha il compito di nominare il nuovo presidente. Ieri era fortissima la candidatura di Vegas, numero uno della Consob, ma in queste ore le sue quotazioni sono decisamente in ribasso, e di conseguenza non sembra ancora certo chi sarà il futuro presidente. In Lega vi sono ovviamente il commissario straordinario della Federcalcio, Carlo Tavecchio, nonché i rappresentanti delle varie società fra cui Lotito (Lazio), Fassone (Milan) e Marotta (Juventus). Lobiettivo prioritario è quello di cercare di trovare un accordo, di modo da evitare il commissariamento della Figc e quindi della Lega.
Dellassemblea ha parlato anche il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, che in queste ore è stato interpellato dai microfoni di Radio Capitol: «Se il calcio, in modo giusto o sbagliato ma comunque legittimo, tira fuori dei nomi, Tavecchio convocherà le elezioni ed entro novanta giorni si avrà il nuovo presidente le prime parole del numero uno del Comitato Olimpico Italiano – se il mondo del calcio non ce la fa, dare una mano in modo costruttivo è una cosa positiva. Io sono molto sereno, non è mio interesse commissariare, ma se ci sono i presupposti è un dovere farlo. Mi sembra si siano un po’ incartati. Io farei un discorso dicendo che, senza che nessuno debba strumentalizzarci, forse avere un supporto terzo per aiutarci non mi sembrerebbe una cosa sbagliata.
Malagò è tornato a parlare anche del futuro della nazionale italiana, ancora orfana di un commissario tecnico dopo lesonero di Ventura: «Carlo Ancelotti sarebbe la soluzione ideale, la migliore delle opportunità spiega – na non ho proprio idea di cosa voglia fare da grande. Al momento ha un contratto con il Bayern Monaco, credo scada il 30 giugno. Se qualcuno gli ha già parlato? Non lo so, ma a che titolo lo avrebbe chiamato? Spero non sia successo. Lo dovrà chiamare soltanto il prossimo presidente della Figc oppure il commissario, se ci sarà. Difficile che Ancelotti alla fine opti per la Nazionale, visto che le ultime indiscrezioni parlavano di un Carletto maggiormente propenso a prendere in mano un club. Forte invece la candidatura di Montella, da qualche giorno libero dopo lesonero dal Milan.