Bravo quello lì, ma non so il suo nome: cose che capitano a ridosso dei Mondiali, quando di certo nessuno può conoscere tutti i giocatori di tutte le Nazionali, soprattutto quelle più esotiche. La scenetta però diventa una notizia quando in ballo ci sono il c.t. della Costa Rica e il numero 10 del Belgio: Oscar Ramirez dunque non si ricorda il nome di un certo Eden Hazard, che di certo fra i 736 giocatori dei Mondiali Russia 2018 non è propriamente uno di quelli meno conosciuti. Proprio questo però è successo: Oscar Ramirez, commentando la sconfitta subita dalla sua Costa Rica contro il Belgio per 4-1, ha detto che il numero 10 ci ha fatto male, non so il suo nome. Vero che Costa Rica e Belgio non saranno nello stesso girone e quindi magari il c.t. non avrà studiato nel dettaglio i belgi, però il nome di Hazard se sei il commissario tecnico di una Nazionale che va ai Mondiali dovresti saperlo: la pensano così anche in patria, dove non hanno preso bene la gaffe di Ramirez. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL CASO LOPETEGUI
Lavvicinamento ai Mondiali Russia 2018 della Spagna è decisamente complicato, non solo perché venerdì sera al debutto ci sarà la grande sfida con il Portogallo. Lannuncio del Real Madrid sullaccordo con il c.t. Julen Lopetegui per diventare il prossimo allenatore del club ha creato polemiche infinite e gettato la federazione nel panico, tanto che si parla di un possibile esonero che sarebbe a dir poco clamoroso a 48 ore dal debutto iridato a Sochi. Ieri sera Luis Rubiales, nuovo presidente federale, è atterrato a Krasnodar, sede del ritiro della Spagna, ed è apparso scuro in volto e costantemente attaccato al telefono. Cerano naturalmente ad attenderlo molti cronisti spagnoli, ai quali Rubiales ha detto che quello non era il momento di parlare e che su Lopetegui prenderà una decisione “per il bene della Spagna”. Il presidente federale aveva rinnovato il contratto del c.t. fino al 2020 appena due settimane fa e si sente tradito da Lopetegui, anche perché ha saputo dellaccordo appena pochi minuti prima dellannuncio del Real Madrid, fatto che lo ha mandato su tutte le furie. I suoi consiglieri però stanno cercando di convincerlo a mediare e a tenere il c.t. anche perché a questo punto cambiare allenatore potrebbe fare più male che bene. Laria nel ritiro della Spagna è tesissima, anche perché va tenuto in conto la presenza di unanima catalana che di certo sarà particolarmente scontenta di questa notizia; anche in patria tifosi e giornalisti sottolineano la mancanza di riguardo mostrata dal Madrid nei confronti della nazionale e lopportunismo di Lopetegui. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DOMANI IL VIA
E’ ormai partito il conto alla rovescia per i Mondiali in Russia. L’edizione 2018 della rassegna iridata partirà dallo stadio Luzniki di Mosca, in cui la Nazionale padrona di casa affronterà l’Arabia Saudita. Un match importante per testare le ambizioni della Nazione ospitante: per sostenere la Russia si è scomodato anche Vladimir Putin, col presidente che si è detto sicuro di come i beniamini russi stupiranno la nazione. Ma a livello di ranking e di qualità tecnica, la Russia non è una squadra straordinariamente ambiziosa. E i Sauditi sono una formazione comunque capace di giocarsela, pochi giorni fa, contro la nuova Italia di Roberto Mancini. Al di là della partita, col fischio d’inizio previsto per le ore 17.00 di giovedì 14 giugno, è prevista una cerimonia inaugurale imponente per quelli che saranno i Mondiali più costosi della storia.
NEYMAR E IL SUO ZAINO DORATO
Giorno dopo giorno, stanno sbarcando in Russia le star che animeranno questo Mondiale. Grande attesa per il Brasile di Neymar, con l’asso del Paris Saint Germain che ha recuperato in tempo dopo l’infortunio che lo ha tenuto per tre mesi lontano dai campi di gioco. La sfida a distanza con Messi si ripeterà a distanza dal Mondiale brasiliano in cui Neymar subì peraltro un grave infortunio. E l’asso della Selecao ha deciso di farsi notare al suo arrivo in Russia, presentandosi con uno zaino ricoperto d’oro: doratura costata ottocento euro, su uno zaino sul quale sono stampati i volti dei familiari più stretti dell’attaccante. Gesti per lanciare la sfida verso il campo, dove Neymar sarà chiamato a fare la storia col Brasile a caccia del suo sesto Mondiale.