Maurizio Sarri è pronto a dare tutto per lo Scudetto e lo rivela alla fine di Napoli–Lazio gara che è iniziata con l’handicap per gli azzurri andati sotto dopo tre minuti per la rete di Stefan de Vrij. I campani però poi hanno vinto addirittura in goleada con un 4-1 regalato da una ripresa giocata in maniera sontuosa. A fine gara in conferenza stampa il tecnico ha sottolineato: “Se mi chiedono un assegno di cinque milioni di euro non te lo posso dare perché non ce l’ho. Posso dare quello che ho e a questa gente che ho nel cuore posso solo dare la mia anima. In questa squadra ci metterò il cuore se questo sarà sufficiente non lo so, ma ce lo metterò”. Idee chiare e voglia di andare anche al di là dei limiti per un Napoli che vuole entrare nella leggenda e riportare lo Scudetto a Napoli dove manca da circa trent’anni. Sicuramente la squadra al momento sta girando molto bene anche se c’è quello scontro diretto a Torino, con la Juventus dietro di un punto, che mette in grande apprensione per il futuro. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RACCONTO DELLA PARTITA
Che Napoli e Juventus abbiano una marcia in più in questo campionato ormai lo sanno anche i sassi su Marte, eppure ogni weekend queste due corazzate ci tengono a ribadirlo a suon di gol e di vittorie. Mentre i bianconeri hanno espugnato il Franchi battendo a domicilio la Fiorentina, i partenopei invece hanno liquidato la Lazio con un perentorio 4 a 1: proprio come all’andata gli uomini di Sarri si sono ritrovati in svantaggio per poi reagire da grande squadra sommergendo di gol i biancocelesti. La squadra di Simone Inzaghi ha una difesa colabrodo: 33 gol subiti in 24 gare, più del doppio di quelli presi da Napoli e Juventus: troppi per chi ambisce a occupare le prime posizioni della classifica. I capitolini sono alla terza sconfitta consecutiva: un campanello d’allarme che non può essere ignorato, forse la Lazio ha finito la benzina dopo la vittoria in Supercoppa e una prima parte di stagione al di sopra di ogni aspettativa, quel che è certo è che Simone Inzaghi sta intraprendendo la stessa identica parabola di Vladimir Petkovic, girone d’andata stratosferico e quello di ritorno quasi da retrocessione. Inoltre il caso Felipe Anderson potrebbe aver contribuito a guastare l’atmosfera nello spogliatoio, in effetti i giocatori in campo sembrano molto più nervosi rispetto solamente a qualche settimana fa. Ora i biancocelesti devono guardarsi le spalle da Milan, Sampdoria e Atalanta più che da Roma e Inter che già oggi possono scavalcarli in graduatoria. Invece non abbiamo molte altre parole a disposizione per descrivere la cavalcata trionfale del Napoli: 63 punti, 20 vittorie, 54 gol segnati in 24 giornate, nono successo interno tra le mura amiche del San Paolo con i tifosi del Napoli che si sono stropicciati gli occhi di fronte allo spettacolo offerto da Insigne e compagni che sul piano del gioco hanno umiliato la Lazio soprattutto nella ripresa. Per l’ottava volta la compagine di Sarri vince partendo da una situazione di svantaggio iniziale, dimostrando di non scomporsi nemmeno di fronte alle difficoltà apparentemente insormontabili. Anche le statistiche certificano la netta superiorità dei partenopei con il 66% di possesso palla, 9 tiri in porta, 12 occasioni da gol create e 15 azioni offensive per vie centrali, senza dimenticare le 4 parate di Strakosha che nonostante i 4 gol subiti alla fine è stato di gran lunga il migliore in campo dei suoi.
LE DICHIARAZIONI
Subito dopo il triplice fischio José Maria Callejon, attaccante del Napoli, ha rilasciato queste dichiarazioni a caldo: “Dedichiamo questa vittoria a Faouzi e Raul, questa squadra è diventata una sorta di famiglia allargata, il nostro sogno è quello di vincere lo scudetto e ogni successo è determinante nel raggiungimento di questo obiettivo. Stasera non era per nulla facile, inoltre ieri la Juve ci ha messo pressione, se continueremo a lavorare bene non avremo comunque niente da temere. Saranno i piccoli dettagli a fare la differenza a fine campionato”.
Le parole di un deluso e frustrato Simone Inzaghi, allenatore della Lazio: “Abbiamo accusato il colpo dopo il gol di Callejon, la squadra ha giocato un secondo tempo inaccettabile e abbiamo giustamente perso. Dopo un buon primo tempo niente mi faceva pensare che nella ripresa saremmo crollati, siamo stati sfortunati negli episodi ma questa non può essere affatto una scusante. Dobbiamo tenere la concentrazione per 95 minuti ma evidentemente non ne siamo ancora capaci, non siamo all’altezza del Napoli, questo è un dato di fatto. la prima volta che perdo tre gare di fila, probabilmente le aspettative su di noi si erano alzate dopo la vittoria in Supercoppa, ora è giusto che tutti si attendano di più da noi”.
Le dichiarazioni di Maurizio Sarri, tecnico del Napoli: “Se giochiamo come nel secondo tempo possiamo vincere con chiunque, se invece facciamo schifo come nel primo tempo rischiamo di avere grossi problemi anche con le piccole. Siamo entrati in campo troppo nervosi, probabilmente nei giorni scorsi gli infortuni di Ghoulam e Albiol ci hanno segnato, è stata una partita più fisica che tecnica e per questo motivo siamo andati in difficoltà. Sono curioso di leggere il referto arbitrale, ho solo detto che l’intervento di Milinkovic-Savic era più da rosso che da giallo, senza mancare assolutamente di rispetto a nessuno, non capisco il motivo dell’allontanamento”.