Allo stadio Franchi di Firenze finisce in parità la sfida tra Fiorentina e Pescara: 2 a 2 il risultato finale al triplice fischio di Martinelli con le due squadre che si spartiscono la posta in palio in quest’ultima giornata di campionato. Con gli abruzzesi già retrocessi in Serie B e i viola fuori dall’Europa, in chiave classifica la partita aveva davvero poco significato, con gli ospiti che hanno comunque cercato di onorare al meglio l’impegno sbloccando la contesa nella prima frazione di gioco con Caprari dopo che Babacar aveva fallito la chance di portare in vantaggio i padroni di casa che poi hanno cercato di pareggiare subito i conti con Bernardeschi e Vecino che hanno costantemente messo sul chi va là il portiere Fiorillo. Prima dell’intervallo, però, la Fiorentina rimane in dieci per l’espulsione di Chiesa che colleziona due cartellini gialli in pochissimi minuti, inguaiando ulteriormente i suoi che nella ripresa rischiano di capitolare quando Bahebeck firma la rete del raddoppio. C’è spazio anche per i sentimenti, quella di oggi è stata l’ultima gara con la maglia della Fiorentina per Gonzalo Rodriguez che dopo 5 anni lascia il club, uscendo dal campo l’argentino si è commosso per il toccante tributo la curva ha riservato a un giocatore che ha dato davvero molto alla causa. A salvare la serata ci pensano Saponara e Vecino: l’ex-Empoli riapre la partita e accorcia le distanze approfittando della dormita generale della difesa avversaria, poco prima del novantesimo toccherà al centrocampista uruguaiano con un gran tiro da fuori area pareggiare i conti e annullare il doppio svantaggio nonostante l’uomo in meno, ennesima beffa stagionale per il Pescara che stava già assaporando la vittoria e invece deve ritoccare un altro record negativo, quello del minor numero di punti totalizzati da quando la Serie A è tornata a 20 squadre, con appena 18 (facendo peggio del Parma 2014-15 che dovette inoltre scontare sette punti di penalità per le varie vicissitudini societarie). La Fiorentina si ferma a quota 60, all’ottavo posto, e dall’anno prossimo i toscani ricominceranno da zero con l’addio di Paulo Sousa e i Della Valle che in questi giorni hanno minacciato un disimpegno dalla società.
Ai microfoni di Sky Sport Paulo Sousa fa capire che l’anno prossimo con ogni probabilità non lo rivedremo sulla panchina della Fiorentina: “Sin dal primo giorno a Firenze ero convinto che la Serie A fosse un campionato che mi avrebbe consentito di fare un grande salto di qualità, e così effettivamente è stato; il gruppo ha sempre cercato di ottenere il massimo risultato, tante volte ci siamo riusciti, altre no, e ci tengo davvero a ringraziare i ragazzi per i due anni trascorsi insieme, hanno dato il massimo seguendo sempre alla lettera le mie indicazioni. Ora ho bisogno di prendermi un po’ di riflettere, quest’estate mi servirà per prendere delle decisioni a livello professionale e umano. Sono consapevole di aver sempre dato tutto me stesso e di aver spinto i giocatori a migliorarsi continuamente, anche nei momenti di difficoltà hanno sempre cercato di spingersi oltre i loro limiti ed è la cosa che in assoluto mi rende più orgoglioso”. Il tecnico del Pescara, Zdenek Zeman, ai microfoni di Sky Calcio Show è intervenuto sul fatto del giorno, l’ultima partita di Francesco Totti con la maglia della Roma: “Ho visto poche immagine dell’Olimpico, una giornata così per me è più un funerale che una festa visto che si tratta di una decisione che hanno preso altri al posto suo. Lo dico da sempre, se il ragazzo se la sente ancora di giocare non vedo perché dovrebbe smettere, può tranquillamente andare all’estero dove lo aspettano a braccia aperte. Il suo posto è il campo, non ce lo vedo come dirigente in giacca e cravatta. Non credo che Pescara sia una piazza alla sua altezza, Totti merita ancora una squadra vera, ma preferisco non fare nomi. Alla Roma c’è tanta confusione in questo momento, Di Francesco si è trovato bene al Sassuolo in un ambiente organizzato e dove i giocatori lo stanno a sentire, nella Capitale sarà una musica completamente diversa. Per quanto mi riguarda, spero che si tratti solamente di un arrivederci alla Serie A e che il Pescara possa tornare il prima possibile nella massima categoria”.