LAtletico Madrid troverà il Real Madrid come avversario nelle semifinali di Champions League, dunque è sfumato il possibile incrocio con la Juventus. Il sorteggio ha deciso che non ci potrà essere la terza finale tutta madrilena nelle ultime quattro edizioni, ma comunque Real e Atletico daranno di nuovo vita ad una sfida ad altissima tensione, nella quale gli uomini di mister Diego Pablo Simeone proveranno a sfatare quello che ormai è un tabù per lAtletico Madrid, visto il modo beffardo in cui i biancorossi hanno perso entrambi i derby di finale. Nel 2014 lAtletico fu raggiunto al 93 minuto da un gol di Sergio Ramos prima di crollare nei supplementari, nel 2016 invece Griezmann fallì un rigore in partita, il pareggio per 1-1 mandò il match alla serie dal dischetto dove fu decisivo lerrore di Juanfran per dare ancora una volta la Champions League al solito Real Madrid. I tifosi dellAtletico sperano che sulla distanza dei 180 minuti (e con il ritorno al Calderon) qualcosa possa cambiare, perché unaltra beffa sarebbe davvero atroce. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LAtletico Madrid potrebbe essere lavversario della Juventus nella semifinale di Champions League, ma potrebbe anche trovarsi allultima stagione con Diego Simeone in panchina. Il Cholo, al Vicente Calderon dal 2011, pare essere arrivato a fine ciclo; dopo aver vinto due volte Europa League e Supercoppa Europea e aver riportato nella parte biancorossa di Madrid una Liga che mancava da 18 anni (curiosamente lui cera, ma era in campo), Simeone potrebbe dare laddio e cercare una nuova avventura. Attenzione, perchè un paio di mesi fa si è ventilata lipotesi che il Cholo potesse arrivare alla Juventus la prossima estate: va specificato che eravamo in un periodo nel quale il divorzio da Massimiliano Allegri era allordine del giorno, e che invece con il passare delle settimane il rapporto tra il toscano e la società bianconera si è fatto più saldo. Tuttavia un giro di panchine potrebbe riguardare questi due allenatori: qualora il divorzio Juventus-Allegri diventasse realtà, il nome in cima alla lista bianconera sarebbe quello del Cholo. Il quale però, in virtù del suo passato da calciatore, è anche il primo pensiero dellInter di Suning: un bel duello, ma intanto a duellare potrebbero essere proprio Simeone e la Juventus nella semifinale di Champions League. (agg. di Claudio Franceschini)
La Juventus attende di conoscere la sua avversaria nella semifinale di Champions League: il sorteggio stabilirà chi tra Atletico Madrid, Real Madrid e Monaco incrocerà il cammino dei bianconeri. Intanto possiamo ricordare quanto era accaduto dopo il sorteggio dei quarti: la Juventus aveva pescato il Barcellona e, tra i vari commenti, era arrivato anche quello di Antoine Griezmann, attaccante dellAtletico Madrid. Il francese, senza usare mezzi termini, aveva detto di ammirare molto la Juventus come squadra e si era lanciato dicendo che avrebbe superato il turno contro il Barcellona; aveva ragione lui perchè la Juventus è arrivata in semifinale, e adesso potrebbe trovarsi di fronte un giocatore che fa la differenza nella squadra di Diego Simeone, avendo segnato 24 gol stagionali (5 in Champions League) e banalmente il rigore che ha fatto la differenza nel quarto contro il Leicester. Classe 91, 39 apparizioni e 15 reti in nazionale (5 a Euro 2016), Griezmann potrebbe anche essere un rinforzo futuro per la Juventus; anzi, dopo le sue dichiarazioni a tinte bianconere qualcuno ha iniziato a sognare un suo prossimo approdo a Vinovo. Per il momento il problema di Massimiliano Allegri è come riuscire a limitarlo se dovesse trovarselo davanti nella semifinale di Champions League. (agg. di Claudio Franceschini)
Potrebbe esserci anche lAtletico Madrid come avversario della Juventus nella semifinale di Champions League: a pochi attimi dal sorteggio di Nyon i bianconeri ricordano bene come nelle due sfide del girone 2014-2015 segnarono zero gol, tirarono pochissimo in porta (praticamente mai) e faticarono a mettere insieme tre o quattro passaggi filati. LAtletico Madrid è figlio della grinta e della garra del suo condottiero Diego Pablo Simeone: uno che da giocatore arrivò a Torino e realizzò un gol decisivo per strappare dalle mani della Juventus uno scudetto che era già vinto (era il 2000 e il Cholo giocava nella Lazio). Sotto la sua guida lAtletico è diventato una squadra solidissima e riconoscibilissima: la bacheca si è improvvisamente riempita con Liga e Supercoppa di Spagna, Europa League e Supercoppa Europea. Il Cholo ha saputo costruire un 4-4-2 prettamente difensivo, iper-aggressivo sui portatori di palla e bravissimo nel leggere le linee di passaggio, impedendo così allavversario di giocare. In più cè la qualità degli uomini offensivi, da Antoine Griezmann a Kevin Gameiro. Una brutta bestia per tutti, capace di raggiungere due finali in tre anni e di spingersi in semifinale per la quarta volta dal 2013 a oggi. Una squadra alla quale va prestata la massima attenzione qualora dovesse uscire come avversaria dallurna di Nyon. (agg. di Claudio Franceschini)
LAtletico Madrid potrebbe essere lavversaria della Juventus nella semifinale di Champions League 2016-2017: lo stabilirà il sorteggio di Nyon venerdì 21 aprile. Come giudicare i Colchoneros? Le sfide che i bianconeri hanno giocato contro di loro non fanno testo perchè risalgono agli anni Sessanta, soltanto due possono essere prese in esame e sono quelle della stagione 2014-2015, anno in cui la Juventus raggiunse la finale. I due allenatori erano già Massimiliano Allegri e Diego Simeone; lAtletico chiuse con una vittoria e un pareggio, segnò un solo gol ma non ne subì. Questo è il punto: forse i rojiblancos non sono la squadra più forte per valori e per disponibilità economiche (cosa che può contare), ma sono rognosi e tignosi, sanno come non far giocare lavversario e sanno dominarti anche tirando una o due volte in porta nellarco di tutta una partita.
Non hanno campionissimi nella rosa (lunico che potremmo definire tale è Antoine Griezmann), ma nel corso dei sei anni alla guida del club Simeone ha saputo costruire giocatori che sono la sua diretta emanazione sul campo, e che fanno esattamente quello che il loro allenatore si aspetta da loro.
Il punto forte dellAtletico Madrid è dunque questo: i Colchoneros impongono il loro ritmo allavversario. Non importa che tu abbia il 10% o il 75% del possesso palla, se lAtletico decide su che velocità si gioca cè poco che tu possa fare. Questo è un dato che alla Juventus di Allegri, abituata invece a condurre le danze nei vari momenti della gara, potrebbe non piacere. Cè però il contro: se fare gol allAtletico è difficile, farlo alla Juventus lo è ancora di più. Soprattutto rimane la sensazione che i Colchoneros non abbiano un preciso piano B: se le cose si mettono male non cè il giocatore in grado di suonare la carica, nè esiste una rivoluzione nel gioco, o nel modulo, che possa lasciare di stucco lavversario di turno.
In più, al di là del risultato (terza semifinale di Champions League negli ultimi quattro anni), forse questa versione della squadra spagnola non va di pari passo con quella che nel 2014 era arrivata a sorpresa in finale, nè con il gruppo che lo scorso anno si ripetè e costrinse il Real Madrid ai calci di rigore. Mettiamola così: forse sarebbe meglio pescare lAtletico adesso piuttosto che su partita secca, perchè in 180 minuti ci sarebbe maggiore possibilità di studiare qualche accorgimento se la partita di andata non dovesse andare secondo i piani.