Ha vinto la medaglia di bronzo in gigante ai Mondiali di sci St Moritz 2017, il primo podio per la Nazionale italiana in un Mondiale che iniziava a sembrare stregato (clicca qui per la cronaca). Una grande soddisfazione per la sciatrice bergamasca che è senza dubbio la rivelazione della stagione per lo sci azzurro, colei che ha riportato l’interesse del grande pubblico con una sfilza di ottimi risultati, anche se ancora le manca una vittoria. L’inizio di stagione di Sofia Goggia è stato a dir poco formidabile: già prima di Natale era riuscita a salire sei volte sul podio in Coppa del Mondo e – dato ancora più impressionante – in quattro discipline diverse (gigante, discesa, super-G e combinata). Così era scoppiata la “Goggia mania”, mentre chi conosce meglio lo sci poteva gioire per l’esplosione di un talento atteso da anni ma che era stato frenato da troppi infortuni. Ricorderete il clamoroso quarto posto in super-G ai Mondiali di Schladming 2013, quando Sofia aveva solo 20 anni essendo nata a Bergamo il 15 novembre 1992: un lampo improvviso e che rischiava però di rimanere isolato, perché in seguito la Goggia è stata tormentata dagli infortuni. Così si spiega il fatto che l’azzurra sia arrivata all’inizio di questa stagione senza nemmeno essere mai salita nemmeno una volta su un podio di Coppa del Mondo.
Come abbiamo già accennato, questa è la stagione della svolta: in Coppa del Mondo nove podi (tre in gigante e in discesa, due in super-G e uno in combinata) con cinque secondi e quattro terzi posti, un clamoroso terzo posto nella classifica generale alle spalle solamente di Mikaela Shiffrin e Lara Gut accompagnato dal terzo posto nelle classifiche di discesa e combinata, il quarto in gigante e il quinto in super-G. Così dunque Sofia Goggia si è presentata ai Mondiali, che però fino a stamattina non erano andati bene. In super-G, per sua stessa ammissione, Sofia ha subito la pressione di gareggiare con gli occhi di un’intera nazione addosso e ha deluso. In combinata il primo segnale di riscatto con il primo posto dopo la discesa in una gara però nella quale le velociste non erano riuscite a scavare il solco nei confronti delle slalomiste: morale della favola, Sofia si è presentata al cancelletto per la manche di slalom sapendo che sarebbe servita un’impresa per rimanere sul podio, ha attaccato per provarci ma è uscita dopo poche porte. La delusione più grande però è arrivata domenica in discesa: una gara praticamente perfetta fino a pochi secondi dall’arrivo, un oro quasi in tasca e poi ecco l’errore che ha relegato l’azzurra al quarto posto a soli sette centesimi dal bronzo, la posizione peggiore in un Mondiale. Così Sofia è arrivata al gigante di oggi con la pressione di dover salvare il bilancio personale e anche quello dell’intera Nazionale, situazione mai facile: le campionesse però si vedono nel momento più difficile, così ecco questo terzo posto che porta a dieci il totale dei podi stagionali ma soprattutto porta a Sofia la prima medaglia della carriera. Per lei il Mondiale è finito, ma siamo certi di poter affermare che il meglio deve ancora venire… (Mauro Mantegazza)