Il closing Milan è sfumato e adesso tutto è possibile: potrebbe davvero saltare tutto, anche perché ufficialmente alla mezzanotte di oggi scadrà laccordo per la trattativa in esclusiva fra Fininvest e i cinesi di , dunque da domani Silvio Berlusconi sarà libero di cercare nuovi acquirenti (salterà di nuovo fuori mister Bee?), oppure naturalmente di decidere di andare avanti da solo, ancora al comando del suo amato Milan dando nuova linfa al progetto imperniato sui giovani italiani. Tuttavia nulla è compromesso anche per Sino Europe Sports, almeno per unaltra settimana: se infatti entro venerdì prossimo SES verserà la terza rata da 100 milioni di euro della caparra (quella che doveva arrivare oggi) ecco che la trattativa potrebbe riprendere spedita, sia pure con un altro mese perso, per arrivare al closing fra la fine di marzo e linizio di aprile. Altrimenti per i cinesi dovrebbe essere davvero la fine e a quel punto ecco che Berlusconi potrà decidere in totale autonomia che cosa fare.
Questo 3 marzo doveva passare alla storia come la giornata del closing Milan, sarà ricordato invece come il giorno del caos e dunque pure dellincertezza che tutto possa sfociare in un clamoroso nulla di fatto. Voci, dichiarazioni, indiscrezioni: tutto si incrocia fra professioni di ottimismo e dubbi che invece tutto possa finire nel nulla. Lunica certezza è che oggi il Milan è ancora di Silvio Berlusconi, mentre Fininvest e il consorzio cinese continuano la trattativa per trovare un accordo su una nuova proroga così da arrivare al closing tra un mese, che sia il 31 marzo oppure il 7 aprile a questo punto importa poco. Il punto infatti è che laccordo in questo momento non c’è e infatti non abbiamo ancora visto il comunicato con le date per la nuova caparra e per il closing definitivo, che doveva essere lunica certezza di oggi. Daltronde laccordo manca ancora, dunque che comunicato può uscire? Dalle parole tutto sommato rassicuranti di Adriano Galliani nellassemblea di soci di stamattina (le potete leggere più sotto) si è passati alle indiscrezioni su un closing in discussione. Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, gli advisor delle due parti sono al lavoro per la stesura del nuovo contratto, che dovrebbe impegnare il misterioso gruppo di Yonghong Li a versare una terza caparra da 100 milioni a Fininvest entro la fine della prossima settimana, nonché a presentare una serie di garanzie finanziarie (SES ha già versato due caparra per complessivi 200 milioni). La trattativa continua, ma i tempi a questo punto non sono più infiniti: senza un accordo entro la fine della prossima settimana, tutta l’operazione sarebbe seriamente a rischio. Proprio in questi minuti è uscito un comunicato di SES che parla di “impegno a continuare a lavorare con Fininvest” perché l’obiettivo è “il closing prima possibile“: comunicato però non congiunto. Come interpretare dunque questa comunicazione unilaterale? Il giallo continua…
Il closing Milan che tarda sempre più evidentemente non fa bene nemmeno alla squadra, anche se Vincenzo Montella tenta di rasserenare il clima nel giorno che avrebbe dovuto segnare lo storico passaggio di proprietà da Silvio Berlusconi ai cinesi di ed invece ha visto lennesimo nulla di fatto in questa trattativa che si trascina ormai da mesi. Così si è espresso lallenatore del Milan: “Io penso al campo. Il mio compito è allenare la squadra. Siamo tutti sereni perché la società è sempre presente”. Parole positive, ma è chiaro che la continua incertezza sul futuro non fa bene e il primo a saperlo è proprio Vincenzo Montella, allenatore chiamato a gestire uno degli anni più complicati nella storia del Milan. Il tecnico si è concesso ai microfoni di MilanTv alla vigilia dell’anticipo di domani sera con il Chievo, che avrebbe dovuto essere lo storico debutto del Milan cinese ed invece sarà semplicemente una partita come le altre, da vincere per rimanere attaccati al gruppo di squadre che lottano per i posti in Europa League.
Il closing Milan slitta ancora, lassemblea dei soci di stamattina è stata interlocutoria e i piccoli azionisti del Milan sono sul piede di guerra contro Fininvest. Questa potrebbe essere la sintesi della mattina vissuta oggi a Casa Milan. Interessante il malumore dei piccoli azionisti, che è stato espresso in modo molto chiaro dal loro rappresentante in assemblea Giuseppe La Scala: Fininvest ha un bisogno fottuto di vendere – attacca senza fronzoli La Scala -. Non vuole staccare tra due mesi 75 milioni di assegno, non vuole rinnovare le garanzie, non può permettersi una situazione nella quale le altre partecipate, purtroppo, soffrono, perché Mediaset e Mondadori non porteranno utili. Non è che gli amministratori di Fininvest sono contenti di tenere una partecipazione così. Lo capisco, sono contento e siamo tutti felici che avvenga. Però, forse, è il caso che su questa trattativa si facciano dei passi decisivi”. Passi decisivi che per il closing con (Sino-Europe Sports) sono attesi ormai dalla scorsa estate ed invece continuano a mancare: adesso ci sarà un altro ritardo di un mese, la telenovela avrà finalmente fine tra gli ultimi giorni di marzo e i primi di aprile? I piccoli azionisti se lo chiedono senza nascondere le proprie preoccupazioni.
Il closing Milan è slittato ufficialmente: questa è la notizia principale emersa dallassemblea dei soci del Milan che si è svolta questa mattina presso la sede della società e che non ha potuto fare altro che prendere nota di questo ennesimo intoppo, dal momento che i pagamenti non sono stati completati. Permane dunque lincertezza circa il futuro del Milan, che rischia di avere riflessi anche sulla squadra. Non siamo al bar, è un’assemblea. Non è un tema all’ordine del giorno: così ha risposto l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, proprio stamattina durante l’assemblea dei soci della società rossonera, a un piccolo azionista chi gli chiedeva notizie a proposito del futuro di Gianluigi Donnarumma, il neo 18enne portiere della squadra allenata da Vincenzo Montella, che grazie alle sue ottime prestazioni è già un punto fermo del Milan ma inevitabilmente è pure finito nel mirino di tante big italiane e straniere. Se i rossoneri non riuscissero a tornare grandi, il pericolo di perdere Donnarumma si farebbe concreto
Il closing Milan non si farà oggi e questo ormai è un fatto ben noto e assodato. Stamattina si è comunque svolta lassemblea dei soci del Milan, che non ha però potuto fare altro che prendere atto di questo ennesimo ritardo di una vicenda che già da tempo ha assunto i contorni di una telenovela. “Il socio Fininvest precisa che sta valutando la possibilità di stipulare un accordo con per addivenire alla cessione di AC Milan in tempi brevi: queste sono le parole formali utilizzate dall’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, per ufficializzare durante l’assemblea dei soci a Casa Milan il rinvio rendendo però anche nota la volontà di proseguire nelle trattative con la cordata cinese, parole che sono state lette da un documento che ha definito una “proposta di non deliberazione di Fininvest”. Dunque certificato il rinvio che dovrebbe essere di circa un mese, ma tutto in questa vicenda è ancora possibile
Lassemblea dei soci del Milan, senza il closing, è stata praticamente un pro-forma. Durata circa 30 minuti, ha ratificato quello che ormai tutti sapevamo, cioè appunto che il closing Milan slitterà. Le dichiarazioni più interessanti sono quelle di Adriano Galliani, che però ha sottolineato di non essere direttamente coinvolto nella trattativa con , che è gestita dalla Fininvest, cioè la società che è proprietaria del Milan. “Perché mi dovrei sentire preso in giro? Non c’è niente che non funzioni, la vita societaria continua tranquillamente” sono state le parole riportate da Lapresse dell’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, rispondendo alle domande di alcuni piccoli azionisti che hanno chiesto “chiarezza” e hanno definito “inqualificabile” il comportamento dell’azionista di maggioranza, Fininvest, nell’ambito della trattativa con la cordata cinese. “Io – ha spiegato – non ho alcun diritto per dare risposte, perché non rappresento Fininvest. Io mi occupo del Milan, non sono un amministratore di Finivest. La trattativa è condotta da Fininvest con SES. In questa vicenda l’amministratore delegato del Milan non è soggetto ma mero oggetto della trattativa. Io mi occupo bene o male, male secondo l’avvocato La Scala (rappresentante dei piccoli azionisti, ndr), ma certamente non di questa trattativa. Con tutta la buona volontà, non posso rispondere a domande su a che punto siamo, che cosa succederà, quale sarà il futuro di Ac Milan, perché non lo conosco. Se il Milan verrà o non verrà ceduto non dipende certamente da me”.
Per il closing Milan oggi è una giornata importante, ma non nel senso in cui si pensava fino a pochi giorni fa. Infatti venerdì 3 marzo 2017 doveva passare alla storia come il giorno del definitivo passaggio di proprietà da Silvio Berlusconi ai cinesi di (Sino-Europe Sports), invece il closing si è bloccato per lennesima volta e dunque oggi sarà semplicemente il giorno di un comunicato congiunto fra Fininvest e SES che ci informerà circa le nuove tempistiche previste per la cessione del Milan, che slitterà come minimo ancora di un mese circa. Le certezze sono poche: una di queste è che sarà fondamentale il versamento di un terza caparra da 100 milioni di euro nel giro di pochi giorni, altrimenti lintero affare potrebbe essere messo seriamente in dubbio; unaltra è che Berlusconi sarebbe sempre più inquieto, dubbioso e tentato di tornare in sella in prima persona per guidare il suo amato Milan. Intanto stamattina è in corso lassemblea dei soci, dopo la quale arriverà questo attesissimo comunicato: anche questa perde di importanza rispetto le attese, perché avrebbe dovuto sancire lo storico passaggio di proprietà e invece sarà solo un appuntamento formale e di routine, nel quale il punto relativo al closing verrà semplicemente dichiarato decaduto. Il comunicato resta invece molto importante perché dovrebbe contenere sia la data entro la quale dovrà arrivare la terza rata della caparra, che sarà presumibilmente venerdì prossimo 10 marzo, sia la data prevista per il closing, che potrebbe essere il 31 marzo oppure il 7 aprile. Se invece queste indicazioni dovessero mancare, il futuro del Milan diventerebbe ancora più incerto e crescerebbero le quotazioni di una permanenza al comando di Silvio Berlusconi.