Si chiude definitivamente il contenzioso fra il governo degli Stati Uniti e Lance Armstrong. Alla fine lex ciclista texano se lè cavata con una multa da 5 milioni di dollari, ma il conto sarebbe potuto essere ben più salato. Come spiegato dalledizione online de La Gazzetta dello Sport, il vincitore del Tour de France dal 1999 al 2005, poi scoperto dopato in tutte le edizioni, ha patteggiato con il governo a stelle e strisce, una multa molto più economica rispetto alle prospettive. «Sono molto felice il comunicato dello stesso atleta americano dopo la sentenza – ora posso tornare alla mia vita. Posso finalmente guardare avanti. Ho tantissime cose da fare, ci sono i cinque figli, mia moglie, tanti progetti eccitanti di libri e film, il mio impegno come sopravvissuto al cancro, e la mia passione per gli sport e la competizione. Cè tanto davanti a me.
ACCUSATO DALLEX COMPAGNO DI SQUADRA
Armstrong era sotto processo per avere utilizzato in maniera illecita i soldi provenienti dallo sponsor Us Postal, il servizio postale americano, durante gli anni del doping. In poche parole, il governo ha accusato il ciclista texano di finanziare, anche se in via indiretta, il proprio sistema di doping, che lha poi portato a trionfare in ogni dove. Un sistema smascherato nel 2012 dallUsada, lagenzia antidoping statunitense, che radiò Armstrong e che in seguito confesso in diretta tv, fra le lacrime, nel 2013. Lex corridore era stato accusato non soltanto dal governo a stelle e strisce ma anche dal suo ex compagno di squadra Floyd Landis, e rischiava di dover pagare un risarcimento da 100 milioni di euro, di cui il 25% sarebbe finito nelle tasche dello stesso Landis. Niente di tutto ciò accadrà: non ci sarà nemmeno un processo, con Armstrong che verserà 5 milioni nelle casse governative, e compenserà Landis con 1.65 milioni, pari alle spese legali.