GIRO DI LOMBARDIA 2017: VINCITORE VINCENZO NIBALI
Vincenzo Nibali ha vinto il Giro di Lombardia 2017 con una fantastica azione, che entrerà fra le pagine più belle della carriera dello Squalo e anche nel grande libro della Classica delle Foglie Morte. Non ci sono molti commenti da fare: sul traguardo di Como ha vinto il più forte. Nibali è scattato sul Civiglio, è andato a riprendere Thibaut Pinot che poco prima aveva tentato un allungo, i due sono scollinati insieme ma nella successiva discesa il capitano della Bahrain-Merida ha staccato il francese. Una differenza che via via si è fatta più netta, tanto che poi Pinot è stato raggiunto dagli altri inseguitori, ma intanto davanti Vincenzo Nibali volava verso la seconda vittoria in carriera al Giro di Lombardia dopo quella ottenuta due anni fa su questo stesso traguardo – le uniche due vittorie dellItalia in una classica monumento dal 2009 in poi. Anche se non indossa più la maglia tricolore, è senza dubbio Vincenzo Nibali la bandiera del nostro ciclismo, sia nei grandi giri (questanno terzo al Giro e secondo alla Vuelta) sia nelle classiche: uno dei pochissimi che riesce ad essere competitivo in entrambe nel ciclismo di oggi. Seconda posizione per il francese Julian Alaphilippe, che ha staccato gli altri inseguitori negli ultimi chilometri, ma con un ritardo di oltre 30 secondi da Nibali, terzo gradino del podio per Gianni Moscon, che ha vinto la volata del primo gruppetto. Nibali è il presente, Moscon potrebbe essere il futuro: lItalia sè desta, possiamo fare festa. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL GRAN FINALE
Siamo al gran finale del Giro di Lombardia 2017: annullato lattacco di Mikael Cherel e anche di chi lo aveva raggiunto per formare un quartetto, cioè Philippe Gilbert, Alessandro De Marchi e Pello Bilbao, sul Civiglio si stanno muovendo tutti i big. Un primo assaggio da parte di Nairo Quintana, poi uno scatto di Gianni Moscon, poi anche Vincenzo Nibali, Thibaut Pinot e Rigoberto Uran. Praticamente nessuno di loro ha più compagni su cui contare, per cui siamo ormai arrivati al momento decisivo dello scontro diretto fra i capitani che vogliono vincere questo Giro di Lombardia. Attenzione dunque a questa salita, ma anche alla successiva discesa: infatti nel 2015 fu proprio scendendo dal Civiglio che Nibali riuscì a fare la differenza. Sicuramente lo Squalo sta benissimo, mentre Fabio Aru resiste più di grinta che di gambe; molto attivo Pinot, che però non sembra in grado di fare la differenza, almeno con gli scatti fatti finora. Infine un doveroso aggiornamento su Laurens De Plus: la caduta è stata più spettacolare che dolorosa, non ci saranno gravi conseguenze fisiche per il belga. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
CHEREL E DE PLUS, GIOIA E DOLORE
Mikael Cherel e Laurens De Plus ricorderanno il Giro di Lombardia 2017: il francese della Ag2R La Mondiale è passato per primo sia sul Ghisallo sia sul Muro di Sormano, una doppietta che lo proietta nella storia del Giro di Lombardia, anche se al traguardo di Como mancano ancora più di 30 km e arrivare tutto solo sarà per lui decisamente difficile. In ogni caso è unazione che merita di essere ricordata e raccontata, su due salite che hanno fatto la storia del ciclismo. A Cherel la gloria, a De Plus invece purtroppo solamente il dolore. Infatti il belga della Quick Step-Floors era uno dei più immediati inseguitori di Cherel e di conseguenza pure De Plus stava disputando un eccellente Giro di Lombardia, almeno fino alla brutta caduta nella discesa dal Muro di Sormano che ha messo fine alla sua gara. Un brutto volo oltre il guard-rail, per qualche secondo si è anche temuto il peggio, poi con il pronto arrivo dei soccorsi la gravità della situazione è stata ridimensionata, ma di certo De Plus non voleva passare alla storia in questo modo (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI MUOVONO I BIG
Si mischiano le carte al Giro di Lombardia 2017: il Ghisallo è già alle spalle e siamo pronti a vivere le emozioni del temutissimo Muro di Sormano, con le sue pendenze che arrivano a toccare una punta massima del 27%. Di fatto già annullata la fuga da lontano, iniziano a muoversi alcuni nomi importanti, come ad esempio Primoz Roglic, Valerio Conti e soprattutto Philippe Gilbert, che nella propria carriera ha già vinto per ben due volte il Giro di Lombardia, anche se in edizioni meno impegnative di questa dal punto di vista altimetrico. Sono usciti dal gruppo anche il sempre coraggioso Alessandro De Marchi e Diego Rosa, lanno scorso secondo sul traguardo di Bergamo. La situazione è poco indicativa, perché sul Muro di Sormano tanto potrebbe cambiare, ma quello che importa è che la battaglia ormai è entrata pienamente nel vivo: mancano poco più di 50 km allarrivo di Como, ma tra il Muro, il Civiglio e infine San Fermo della Battaglia la battaglia – scusate linevitabile gioco di parole – sta proprio adesso per entrare nel vivo! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VERSO IL GHISALLO
Il Giro di Lombardia 2017 è ormai a pochissima distanza dalla salita del Ghisallo, luogo simbolo della corsa. Stiamo dunque per entrare nel vivo di questo Giro di Lombardia, sempre con la fuga a sei al comando. Davide Ballerini della Androni-Sidermec, Pierpaolo De Negri della NIPPO-Vini Fantini, Lorenzo Rota della Bardiani-CSF, Jacques Janse Van Rensburg della Dimension Data, Mathias Le Turnier della Cofidis e Lennard Hofstede del Team Sunweb saranno dunque i primi ad approcciare la salita verso il Santuario della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti e punto più celebre della Classica delle Foglie Morte, ancora più importante con il percorso di questanno, che subito dopo il Ghisallo prevederà il Muro di Sormano. Per il momento il gruppo non ha ancora accelerato, tanto che il vantaggio della testa della corsa resta superiore ai cinque minuti, ma è chiaro che la vera battaglia deve ancora iniziare. Tanta strada i corridori hanno già percorso, ma il meglio non è ancora nemmeno iniziato! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
URAN CONTROLLA LA CORSA
Il Giro di Lombardia 2017 sta entrando nel vivo: la corsa infatti ha raggiunto il Colle Brianza, seconda asperità prevista nel percorso della Classica delle Foglie Morte. Siamo dunque circa a metà gara, anche se tutte le salite che faranno la storia di questo Giro di Lombardia devono ancora arrivare. Il fatto che si stia entrando nel vivo è comunque reso evidente dal fatto che è in calo il vantaggio della testa della corsa nei confronti del gruppo. Davide Ballerini della Androni-Sidermec, Pierpaolo De Negri della NIPPO-Vini Fantini, Lorenzo Rota della Bardiani-CSF, Jacques Janse Van Rensburg della Dimension Data, Mathias Le Turnier della Cofidis e Lennard Hofstede del Team Sunweb conservano infatti solo sei minuti di vantaggio sul gruppo (ne avevano avuti anche 12), dove la squadra più attiva è senza dubbio la Cannondale-Drapac di Rigoberto Uran, che dunque sta molto bene – come daltronde ha dimostrato giovedì vincendo la Milano-Torino – e ha preso in mano la corsa, assumendosi lonore e lonere di far lavorare i propri compagni di squadra. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL GRUPPO CONTROLLA
Nessuna sostanziale novità dal Giro di Lombardia 2017. Come prevedibile, in questa fase il gruppo lascia fare i sei fuggitivi che compongono la testa della corsa: ricordiamo i loro nomi, si tratta di Davide Ballerini della Androni-Sidermec, Pierpaolo De Negri della NIPPO-Vini Fantini, Lorenzo Rota della Bardiani-CSF, Jacques Janse Van Rensburg della Dimension Data, Mathias Le Turnier della Cofidis e Lennard Hofstede del Team Sunweb. Il loro vantaggio è arrivato fino ai 12 minuti, con la Cannondale-Drapac di Rigoberto Uran a regolare il ritmo del gruppo, che a quel punto ha alzato un pochino landatura, anche con la collaborazione di un uomo della Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali. La situazione attuale, quando sono stati percorsi poco più di 80 km (anche il gruppo è rientrato a Bergamo per il secondo passaggio dal capoluogo orobico), vede un vantaggio di circa dieci minuti per la testa della corsa nei confronti del gruppo. Tutto come da copione: la Classica delle Foglie Morte deve naturalmente ancora entrare nel vivo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
FUGA A 6
Il Giro di Lombardia 2017 è caratterizzato per ora dallimmancabile fuga da lontano. I sei attaccanti che compongono la testa della corsa sono Davide Ballerini della Androni-Sidermec, Pierpaolo De Negri della NIPPO-Vini Fantini, Lorenzo Rota della Bardiani-CSF, Jacques Janse Van Rensburg della Dimension Data, Mathias Le Turnier della Cofidis e Lennard Hofstede del Team Sunweb. I primi a tentare lattacco sono stati Ballerini e Janse Van Rensburg, poi si sono aggiunti i quattro contrattaccanti che sono riusciti ad agganciare la testa della corsa. Il gruppo inizialmente ha marciato a gran ritmo, poi ha lasciato via libera quando la situazione si è cristallizzata e lultimo rilevamento ufficiale ci dice che a 200 chilometri dallarrivo il distacco è di 440. Siamo dunque proprio in questi minuti sulla salita del Colle Gallo, la prima delle tantissime asperità che caratterizzano il Giro di Lombardia. Da segnalare anche un problema meccanico per Vincenzo Nibali subito dopo la partenza: lo Squalo ha cambiato bicicletta ed è prontamente tornato in gruppo, senza alcuna difficoltà. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI PARTE
Sta per cominciare il Giro di Lombardia 2017: tutto è pronto per la Classica delle Foglie Morte che di fatto chiuderà la stagione del grande ciclismo. Ci attendono 247 km durissimi fra Bergamo e Como, caratterizzati dalle salite di Colle Gallo, Colle Brianza, Madonna del Ghisallo, Colma di Sormano (con il famigerato Muro al 27%), Civiglio e San Fermo della Battaglia. Il semplice elenco dei nomi non può bastare, ma già rende lidea di una corsa durissima, caratterizzata da 4000 metri di dislivello che la rendono la classica più adatta agli scalatori e agli uomini da grandi giri. Ecco perché in primo piano fra i favoriti cè Vincenzo Nibali, che su questo stesso tracciato ha già vinto nel 2015, arrivando da solo sul traguardo di Como dopo avere attaccato nella discesa dal Civiglio e avere scalato tutto solo il San Fermo della Battaglia. Dal 2009 in poi quella è lunica vittoria italiana non solo al Lombardia, ma in tutte le classiche Monumento: lo Squalo sta bene, faremo tutti il tifo per un bis, sapendo però che la concorrenza sarà molto folta, perché il successo fa gola a tanti. Allora la parola va alla strada: il Giro di Lombardia sta per cominciare! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
INFO STREAMING VIDEO E DIRETTA TV, COME SEGUIRE IL GIRO DI LOMBARDIA 2017
Il Giro di Lombardia 2017 godrà di una lunga e meritata diretta tv, perché dalle ore 15.00 e fino alle ore 17.30 sarà visibile in chiaro su Rai Due, naturalmente canale numero 2 del telecomando, per seguire tutti i momenti più emozionanti e significativi della corsa e poi le successive premiazioni e interviste. Anche la diretta streaming video sarà dunque garantita dalla Tv di Stato, tramite il sito Internet della Rai allindirizzo www.raiplay.it. Il Giro di Lombardia è però visibile anche su Eurosport a partire dalle ore 15.30, in questo caso lo streaming sarà garantito da Eurosport Player e anche dalle applicazioni Sky Go e Premium Play, dal momento che Eurosport è visibile per i rispettivi abbonati anche sulle piattaforme a pagamento della tv satellitare e del digitale terrestre.
L’ALBO D’ORO
Sfogliare lalbo doro del Giro di Lombardia in vista della partenza delledizione 2017 significa fare un tuffo nella storia del grande ciclismo. Impossibile riassumere cosa è successo nelle 110 edizioni che abbiamo già vissuto, ma possiamo ricordare qualche dato. In copertina va collocato Fausto Coppi, lunico capace di vincere per ben cinque volte il Giro di Lombardia, per la precisione negli anni 1946, 1947, 1948, 1949 e 1954, battendo il record precedente di Alfredo Binda che si era imposto per quattro volte nel 1925, 1926, 1927 e 1931. A quota tre vittorie il gruppo si fa più folto: tanti nomi di un passato ormai lontano, dal francese Henri Pellissier a Costante Girardengo, Gaetano Belloni e Gino Bartali, da Coppi in poi i migliori sono lirlandese Sean Kelly e Damiano Cunego, che completano appunto lelenco dei tre volti vincitori. Oltre al veronese, nel terzo millennio vanno ricordati Michele Bartoli, Paolo Bettini, Philippe Gilbert e Joaquim Rodriguez, tutti a quota due vittorie. Li raggiungerà Vincenzo Nibali? (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ORARIO E PRESENTAZIONE CORSA
Oggi il Giro di Lombardia 2017, edizione numero 111 della leggendaria classica delle foglie morte, chiuderà la stagione del grande ciclismo. Lappuntamento è naturalmente attesissimo: si tratta di una delle cinque Classiche Monumento del ciclismo (le più importanti corse di un giorno al mondo), lunica però che non si disputa in primavera e che assume un fascino particolare proprio in virtù di essere lultimo grande appuntamento della stagione. Inoltre, fra tute le classiche è quella con il percorso più impegnativo e che di conseguenza attira tutti i big dei grandi giri, che vedono proprio nel Giro di Lombardia la classica più adatta alle loro caratteristiche: ecco perché nei 247 km tra Bergamo e Como vedremo allopera chi ci sa fare sulle salite, dai nostri Vincenzo Nibali e Fabio Aru a tantissimi campioni stranieri, tutti desiderosi di chiudere lanno con una vittoria di quelle che restano nella memoria. Così dura da essere unica è lo slogan scelto dagli organizzatori di Rcs Sport: non si può che condividere, il Giro di Lombardia anche questanno sarà imperdibile per chi ama il ciclismo.
IL PERCORSO DEL GIRO DI LOMBARDIA
Come sta diventando negli ultimi anni una tradizione, Bergamo e Como si scambiano ancora una volta i ruoli: come era già successo nel 2015, sarà dunque Bergamo ad ospitare la partenza del Giro di Lombardia 2017, alle ore 10.30, mentre larrivo sarà sulle sponde del lago, sul Lungo Lario Trento e Trieste di Como. Lasciata Bergamo, si pedalerà verso il Colle Gallo (km 55,9), prima salita di giornata caratterizzata da 7,4 km di ascesa con pendenza media del 6% e punte di pendenza massima fino al 10%. Si tornerà poi di nuovo verso Bergamo per poi superare lAdda e cominciare ad avvicinarsi a Como; ma per raggiungere larrivo, di salite ce ne saranno molte altre. Per primo il Colle Brianza (km 115,1), poi naturalmente non potrà mancare la salita simbolo del Giro di Lombardia, quella verso il Santuario della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti (km 183). La salita misura 8,6 km, ma a dire il vero è molto irregolare: il dato di pendenza media è del 6,2%, ma a metà si trova un falsopiano e anche una leggera discesa. I tratti più impegnativi sono dunque il primo e lultimo, dove si raggiungeranno punte di pendenza massima al 14%. Attenzione però, perché subito dopo la discesa dal Ghisallo si ricomincerà a salire verso la Colma di Sormano, ascesa breve ma durissima: gli ultimi 2 km costituiscono il famigerato Muro di Sormano, che in soli 1920 metri di lunghezza comporta un dislivello di 304 metri. La pendenza media è del 15,8%, con punte di pendenza massima che sfiorano il 27%. Lo scollinamento sarà al km 196,5, quando dunque ne mancheranno 50,5 al traguardo. Discesa e poi tratto pianeggiante fino a Como, ma i giochi non saranno ancora fatti, perché il finale presenterà in rapida successione le ultime due, decisive salite del Giro di Lombardia quando arriva nella città lariana. Prima il Civiglio (km 230,2), caratterizzato da 4,2 km al 9,7% di pendenza media e punte fino al 14% di pendenza massima, poi lostica discesa e ancora il San Fermo della Battaglia (km 241,6), che misura 2,7 km al 7,2% di pendenza media e punte di pendenza massima al 10%. In cima mancheranno solo 5,4 km allarrivo, in discesa e poi il breve tratto pianeggiante finale verso il Lungo Lario.
I PARTECIPANTI
Lelenco dei partecipanti, come abbiamo già accennato, sarà di lusso, come è giusto che sia per una corsa mitica come il Giro di Lombardia. La prima citazione va obbligatoriamente a Vincenzo Nibali e non solo per nazionalismo, ma perché lo Squalo ha vinto arrivando da solo sul traguardo lultima volta che il Lombardia si è concluso a Como, nel 2015: il percorso dunque piace moltissimo al siciliano, che farà di tutto per concedere il bis di quel successo, lunico di un italiano in una Classica Monumento dal 2009 in poi. Ci proverà anche Fabio Aru, in maglia tricolore come era Nibali due anni fa, e in ottica italiana vanno citati anche Davide Villella per la Cannondale e Diego Rosa (secondo lanno scorso) per il Team Sky, anche se queste due squadre possono contare anche su big stranieri quali Rigoberto Uran nel primo caso, Mikel Landa e Michal Kwiatkowski nel secondo. Sono infatti tantissime le stelle internazionali: nominiamo subito chi ha già vinto il Lombardia, come Daniel Martin nel 2014, Philippe Gilbert con la doppietta ottenuta nel 2009 e 2010 e Damiano Cunego addirittura con la tripletta 2004, 2007 e 2008, poi tanti grandi nomi delle corse a tappe come daltronde molti di quelli che abbiamo già citato , perché sarà in gara Nairo Quintana – peccato invece per il forfait di Tom Dumoulin causa influenza – e poi Thibaut Pinot, e ancora Ilnur Zakarin e Steven Kruijswijk fino ad Adam Yates, Domenico Pozzovivo, Rui Costa e Warren Barguil senza dimenticare chi ha più caratteristiche da corse di un giorno come Julian Alaphilippe, compagno di squadra del già citato Gilbert.