Dopo le dichiarazioni di Piero Ceccherini, venti anni esatti dopo il famoso rigore su Ronaldo, torna a parlare anceh l’altro protagonista di quel contatto in area di rigore e cioè Mark Iuliano. L’ex difensore della Juventus è stato intervistato da RMC Sport e ha sottolineato: “Dopo trenta secondi hanno assegnato un calcio di rigore a noi e in quel momento è scattata l’apoteosi. Ronaldo era troppo velopce e io stavo fermo e mi sono trovato di fronte a lui. Col senno di poi sarebbe stato meglio fischiare il fallo per noi e respirare per poi tornare a giocare. Questo tipo di partite si accendono anche con un minimo episodio”. Torna a far discutere quello che è stato uno degli episodi arbitrali più contestati di tutti i tempi insieme al famoso gol di Turone annullato per fuorigioco alcuni anni prima in un match tra Roma e Juventus. Sicuramente le parole di Mark Iuliano porteranno a qualche polemica anche grazie all’uso moderno dei social network dove ognuno di noi può esprimere la sua parola. (agg. di Matteo Fantozzi)
“PROPOSI UNA CONFERENZA STAMPA, MA…”
Larbitro del famoso Juventus-Inter del 26 aprile 1998, Ceccarini, ha rotto il silenzio dopo quasi 20 anni, tornando appunto sulla famosa gara che costò ai nerazzurri lo scudetto. Fu un match molto discusso allepoca per via di alcune decisioni arbitrali proprio del suddetto, alquanto discutibili. Per il direttore di gara dellepoca il famoso contatto in area fra Ronaldo e Iuliano non era calcio di rigore per gli interisti, bensì fallo di sfondamento del brasiliano, e in quelloccasione lo stesso Ceccarini decise di lasciare correre. Il giornalista di Premium Sport ha domandato quindi allex arbitro cosa sarebbe successo in caso di Var, e lo stesso ha replicato così: «In realtà in quelloccasione cè stata… e mi meraviglia che nessuno labbia preso in considerazione o abbia fatto finta di niente. In diretta e durante il replay dellepisodio il telecronista di allora, supportato da Collovati e da Chiesa, ex arbitro, ha detto che non era calcio di rigore. Ceccarini ammette inoltre di essere rimasto stupito per le proteste intense da parte dellInter, anche perché avrebbe voluto spiegare pubblicamente quanto accaduto, ma i vertici arbitrali glielo hanno vietato: «Io avevo proposto di fare una conferenza stampa per parlare solo dellepisodio dal punto di vista tecnico ma la mia proposta non è stata presa in considerazione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CECCARINI: FU FALLO DI RONALDO SU IULIANO”
Parla per la prima volta dopo 20 anni Piero Ceccarini, ex arbitro di Serie A nonché colui che diresse il famoso Juventus-Inter del 26 aprile del 1998. Fu lincontro del famoso contatto in area di rigore bianconera fra il difensore Mark Iuliano e lattaccante Ronaldo, un contatto che il direttore di gara non sanzionò, per poi assegnare un calcio di rigore nel proseguo dellazione alla Vecchia Signora. Oggi Ceccarini ha parlato ai microfoni di Premium Sport, rilasciando delle dichiarazioni che stanno facendo il giro del web, e che hanno fatto indignare moltissimi interisti: «Il mio errore è stato quello di non aver dato calcio di punizione a favore della Juventus le parole dellarbitro – perché il fatto di non aver fischiato ha fatto pensare che io abbia visto il fallo di Iuliano e non abbia voluto concederlo. Invece io ho proprio visto il contrario.
SIMONI: NON HA IL BUON SENSO DI STARE ZITTO
Per Ceccarini, quindi, il famoso scontro fra Ronaldo e Iuliano fu fallo di sfondamento del brasiliano sullitaliano, per utilizzare un gergo che si usa nella pallacanestro: «che poi ha continuato il direttore di gara – sono le parole testuali che dissi in campo a Pagliuca. Parole, che come detto prima, hanno indignato molti nerazzurri, fra cui Gigi Simoni, lallenatore allepoca dei fatti, dellInter. Lex tecnico, intervistato da Radio Kiss Kiss, non usa parole leggere: «Lintervista di Ceccarini è una comica, siamo nel mondo dei sogni. Menomale che ha smesso questo arbitro, poteva fare altri danni. irriverente, non ha la saggezza di chiudere la bocca, non ha il buon senso di chiudere questo discorso, non ho parole. Una diatriba che probabilmente non verrà mai chiusa, e ogni qual volta viene rispolverata crea sempre moltissime polemiche, anche oggi, a distanza di quasi 20 anni