Per quanto riguarda la situazione legata al possibile ritorno di Paolo Maldini al Milan nelle vesti di dirigente se ne sono dette davvero molte. E’ così che ha parlato un altro ex importante come Cristian Panucci ai microfoni di Premium Sport durante il programma 4-4-2: “Ci sono Presidenti tuttofare. Al Milan però c’era rispetto per i ruoli. Per Paolo Maldini serve un ruolo che sia chiaro. Paolo è la cultura del grande Milan di cui ho avuto la fortuna di farne parte. Mi ha davvero insegnato tanto“. Staremo a vedere quello che accadrà nel futuro di Paolo Maldini con i tifosi che ovviamente sperano di rivedere una bandiera come lui nei piani dirigenziali. Sicuramente questi sono giornate molto importanti per far sì che questa indiscrezione possa diventare realtà.
Tra il Milan e Paolo Maldini, in attesa di news più fresche, la situazione rimane quella delineata dallex difensore rossonero. Il quadro attuale sembra chiaro: il Milan, per bocca del futuro amministratore delegato Marco Fassone, ha proposto a Maldini la sedia di direttore tecnico. Operativamente questo incarico si tradurrebbe in un ruolo a metà tra le incombenze di campo e quelle di calciomercato, in collaborazione con Massimo Mirabelli che nei progetti della nuova società lavorerebbe come direttore sportivo. La Gazzetta dello Sport ha sintetizzato parlato di piena operatività per Maldini, ma anche di un potere decisionale vincolato alla collegialità. Una volta sciolto questo nodo più tecnico, andrebbe stabilita anche la corrispondenza economica per Maldini, nella sua nuova veste rossonera: al momento però largomento non è stato ancora toccato, come confermato dallo stesso Maldini. Queste le sue dichiarazioni al riguardo: Non abbiamo mai parlato di soldi. Come faccio a quantificare se non mi dicono prima quale sarà il mio ruolo effettivo? Nei quattro incontri non abbiamo mai superato il primo scoglio. Maldini richiede quindi un ruolo alla Galliani, in cui le cariche non rischino di sovrapporsi con gli altri dirigenti, ed un filo diretto con la nuova proprietà cinese che dovrà esprimersi con la massima chiarezza.
Di nuovo al Milan? La questione rimane aperta, anche se lex capitano rossonero non ha espresso il fatidico sì. Parlando con la Gazzetta dello Sport in unintervista esclusiva, Maldini ha confermato di aver incontrato il futuro dirigente del Milan Marco Fassone, per quanto volte nellultimo mese come diffuso dalle recenti notizie. “Mi ha detto che sono la prima e unica scelta e mi ha spiegato perché: la mia vita e la mia storia sono alla base della loro decisione. () Però, proprio per rispetto alla mia storia, se io accetto di entrare nel Milan lo faccio solo seguendo i miei ideali. Amo profondamente questo club e posso aiutarlo solo ascoltando il mio cuore e la mia testa. Per il bene del Milan devo restare me stesso. Più avanti Maldini centra il nocciolo della questione, il problema che sembra al momento trattenerlo dallaccettare la proposta del nuovo Milan. Cassone ha prospettato allex numero 3 un ruolo da direttore tecnico, affiancato da Massimo Mirabelli come direttore sportivo e dallo stesso Fassone che ricoprirebbe la carica di amministratore delegato, a scapito di Adriano Galliani. Maldini ha spiegato la sua preoccupazione: Allo stato attuale i ruoli rischiano di sovrapporsi su tante cose. Troppe. A me è stato detto che lobiettivo è riportare il Milan tra le prime cinque squadre del mondo. Ma questo significa lavorare 24 ore al giorno per tanto tempo. Io sono disposto a farlo, ma devo sapere bene come stanno le cose. Maldini ha poi aggiunto che nei prossimi giorni la questione si definirà, in una direzione o nellaltra.
E mentre si parla del possibile ritorno di Paolo Maldini al Milan con un ruolo dirigenziale e del suo possibile no alla cordata cinese arrivano anche nuovi nomi per ruoli di rilevanza tra i campioni che hanno fatto la storia del club meneghino. Secondo quanto riportato da Calciomercato.com si starebbe valutando la figura di Massimo Ambrosini per fare da collante tra la squadra e la società. Nella tarda serata hanno fatto poi eco le parole di Demetrio Albertini a TeleLombardia. L’ex centrocampista rossonero ha sottolineato: “Ad oggi non posso dire se tornerò al Milan, non parlo di supposizioni. Non conosco i paini del futuro della squadra milanista. Io non ho mai avuto nessuno contatto con Fassone però“. Staremo a vedere quindi se il Milan verrà impreziosito da una di queste storiche figure che darebbero sicuramente spessore anche alla squadra che poi di conseguenza scenderà in campo e che dovrà tornare a vincere come la storia insegna.
La storia tra Paolo Maldini e il Milan non è finita nel migliore dei modi con quei fischi dalla curva nella sua partita d’addio dopo ben 25 anni di onorato servizio e ben 902 partite giocate in rossonero. Un addio che non ha avuto ritorni di fiamma con l’ex capitano che è stato più volte accostato al Milan per una figura dirigenziale senza poi mai vederlo effettivamente con un ruolo effettivo. Nella giornata di ieri si è parlato molto della possibilità di vederlo diventare il nuovo direttore tecnico del Milan con l’arrivo della nuova società. Nella giornata di ieri poi è arrivato l’incontro con l’amministratore delegato rossonero Marco Fassone e anche con i rappresentanti della cordata cinese. Da quanto riporta Calciomercato.com però Paolo Maldini avrebbe richiesto poteri pari a quelli del nuovo direttore sportivo Massimo Mirabelli. Proprio per questo avrebbe rifiutato il ritorno che sarebbe stato molto gradito da tutta la dirigenza del Milan.