Il commissario tecnico della Nazionale azzurra Roberto Mancini si è voluto esprimere anche sul possibile passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Durante Balalaika il tecnico ha sottolineato: “Sarebbe una cosa davvero molto importante per il calcio italiano. Non sarebbe tornare indietro a quindici anni fa, ma un passo verso la rinascita del nostro calcio”. Sono parole che danno un segnale e fanno capire come un calciatore così importante in Serie A darebbe grande lustro al nostro calcio. Non è ancora fatta ovviamente per il passaggio del calciatore in bianconero, ma tutti scalpitano compreso il tecnico dell’Italia che è curioso di vedere se in questi due anni che porteranno all’Europeo itinerante il calcio italiano sarà pronto a fare un altro ennesimo passo in avanti. Di certo Roberto Mancini non si è sottratto a parole di impatto che l’hanno portato anche a sbilanciarsi e non poco. (agg. di Matteo Fantozzi)
“SOLO IL BRASILE SUPERIORE”
Lunga intervista rilasciata da Roberto Mancini ai microfoni di Balalaika. Il commissario tecnico della Nazionale italiana ha trattato vari argomenti e ovviamente non potevano mancare le domande su Mario Balotelli. L’attaccante, suo figlioccio, è tornato in azzurro con l’arrivo del Mancio in panchina e ha speso parole al miele per lui. Dopo aver ironicamente osservato di essersi disintossicato per quattro anni, Mancini ha sottolineato la speranza di vederlo protagonista in Serie A, con l’augurio che la sua crescita continui. Un rapporto speciale quello tra i due nato all’Inter, con l’ex tecnico dello Zenit che punta su di lui per il nuovo corso azzurro. Appena due mesi fa, il Mancio commento così la situazione di Super Mario: “Spero trovi squadra, c’è tempo per farlo e la troverà: Balotelli ha qualità ma dipenderà da lui, deve essere lui a sfruttare le occasioni che avrà e fare bene nel campionato in cui andrà a giocare”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ROBERTO MANCINI A BALALAIKA
Roberto Mancini ieri sera è intervenuto a “Balalaika – Verso la finale”, il programma Mediaset condotto da Nicola Savino e Ilary Blasi che chiude la giornata dei Mondiali 2018 su Canale 5. Il c.t. della Nazionale manifesta rimpianti per un torneo nel quale non si vedono Nazionali dominanti, come dimostra la Svezia ai quarti: “Gli italiani quando mi incontrano mi dicono che potevamo starci anche noi in Russia e viste le squadre che ci sono è un pensiero che condivido. E’ un dispiacere per tutti noi guardare un Mondiale senza l’Italia ma questo è il calcio e non possiamo farci niente”. Meglio pensare dunque al futuro e Mancini risponde così quando gli chiedono la ‘ricetta’ per la sua Italia: “Innanzitutto penso che non sia tutto così negativo come ha detto la maggior parte degli addetti ai lavori. L’eliminazione è stata devastante ma i giocatori che abbiamo sono giovani e bravi. Dobbiamo avere entusiasmo e tutta la nazione deve remare dietro la Nazionale perché quello che è successo quest’anno non deve più accadere. Io ho trovato dei giocatori molto disponibili. La mia speranza è che possano giocare tutti con continuità per crescere molto da qui a due anni. Dobbiamo cercare di qualificarci per gli Europei e dobbiamo cercare di avere una squadra che possa puntare alla vittoria. Poi penseremo al prossimo Mondiale”.
MANCINI E L’ITALIA DEL FUTURO
Mancini ha le idee chiare sul lavoro che lo attende: “Dobbiamo migliorare su tutto, in questo momento siamo in ginocchio e stiamo soffrendo ma quando arrivano questi momenti noi siamo forti e sappiamo reagire. De Rossi ha dato la disponibilità a restare in azzurro? Dobbiamo qualificarci per gli Europei, quindi insieme ai giovani abbiamo bisogno anche dei giocatori più esperti. Credo che tutti i giocatori italiani, anche quelli con più esperienza, nei prossimi due anni, siano disponibili a giocare in Nazionale”. Tra i giovani cita quattro giocatori che ci saranno nei prossimi Europei: “Di quelli che ci sono nelle rosa attuale dico Chiesa, Pellegrini, Caldara e poi uno dei giovani portieri che abbiamo, che potrebbe essere Donnarumma, o Meret”. Di certo Mancini è felice del suo attuale lavoro: “Fare il C.T. è la responsabilità più importante della mia vita? In questo momento è la cosa che mi piace di più”. Si parla naturalmente anche di Mario Balotelli: “Io unico allenatore che è riuscito a capirlo? Per quattro anni mi sono disintossicato. Scherzi a parte l’ho trovato bene, disponibile e con voglia di lavorare. Poi come ho sempre detto dipende da lui e dalla sua testa. Se viaggerà per la giusta strada penso che potrà ancora essere un giocatore importante per la Nazionale”.
Si parla però anche di un veterano che è stato ad un passo dall’addio al calcio, ma che resta al centro dell’attenzione in Italia: “Porte aperte per Buffon? Penso che tutti i giocatori italiani, se ci saranno dei momenti in cui potranno essere utili, verranno chiamati ma noi dobbiamo pensare anche al futuro. Vedremo dove andrà Buffon e se un giorno avremo bisogno di Gigi penso che lui sia disponibile e noi saremo contenti”. La chiusura è di nuovo sui Mondiali e sul rimpianto per l’assenza degli azzurri: “Questa Italia vale le prime otto squadre di questo Mondiale? Forse il Brasile è l’unica più avanti ma nelle altre non ci sono grandissimi campioni. Ci sono nazionali organizzate e preparate ma i giocatori italiani non sono assolutamente da meno”.