Thomas Müller ha deluso e non poco nella gara Germania Messico valida per il girone F del Mondiale 2018 che si gioca in Russia. Ci si aspettava un approccio ben diverso dal calciatore del Bayern Monaco che non è riuscito a trovare continuità nella gara, imbavagliato, come tutta la Germania, da una difesa fin troppo perfetta e chiusa nei suoi schemi. La gara non ha dato sensazioni positive, nonostante i legni colpiti dalla Germania, per questo Mondiale che ricordiamolo i teutonici stanno affrontando da campioni del mondo in carica. Cosa servirà per dare una scossa è difficile da prevedere, fatto sta che il cammino è in salita ma nulla è ancora perduto, perché ci sono ancora due partite da giocare e assolutamente da vincere. Intanto iniziano i primi mugugni dei tifosi tedeschi che non sono riusciti a digerire la mancata convocazione di Sané che dopo aver trascinato il Manchester City alla vittoria della Premier League sicuramente si meritava una chance anche in nazionale. Clicca qui per il video dell’intervista a Müller. (agg. di Matteo Fantozzi)
LOZANO MAN OF THE MATCH
Il migliore in campo di Germania Messico è stato a sorpresa il numero 22 dei centroamericani Hirving Lozano. Questi non solo ha segnato il gol che ha deciso la partita, ma ha lottato per la sua squadra, dimostrandosi calciatore molto duttile e pronto al sacrificio. Il messicano è nato il 30 luglio del 1995 a Città del Messico ed è cresciuto nella Primavera del Pachuca. Con il club in questione ha collezionato 120 presenze mettendo a segno 31 reti in tre anni. L’estate scorsa è stato il Psv Eindhoven a fare un colpo di calciomercato importante, andandolo ad acquistare per otto milioni di euro. In un anno ha dimostrato di essere calciatore di livello anche in Eredivise mettendo a segno 17 reti in 29 partite. Dal 2016 è un punto fermo della sua nazionale con la quale gioca da titolare. Non è una prima punta come tanti potrebbero pensare solo perché ha segnato, ma un’ala sinistra dalle spiccate doti offensive che sa anche come ripiegare in fase difensiva. Clicca qui per il video della sua partita. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RACCONTO DELLA PARTITA
Allo Stadio Luniki il Messico vince contro i più quotati Campioni del Mondo in carica della Germania per 1 a 0. Nel primo tempo le due squadre si rispondono colpo su colpo ma sono i messicani a creare i pericoli maggiori ed a portarsi meritatamente in vantaggio al 35′ grazie alla rete di Lozano, bravo a saltare Ozil in area avversaria al termine di un rapido contropiede assistito dal Chicharito Hernandez e spianato dall’errore di Hummels. Gli europei replicano immediatamente tramite la punizione di Kroos del 39′, parata con l’aiuto della traversa dall’ottimo Ochoa, mentre i centro-americani falliscono il raddoppio al 45′ con Carlos Vela. Nel secondo tempo si vede praticamente una sola squadra in campo, ovvero la Germania, sebbene i tedeschi manchino l’appuntamento con il pareggio anche nel finale, quando i loro sforzi si fermano al palo scheggiato all’89’ dal subentrato Brandt. I 3 punti conquistati permettono al Messico di collocarsi in vetta al gruppo F mentre la Germania rimane ferma a 0 punti aspettando l’incontro tra Svezia e Corea del Sud.
LE STATISTICHE
Analizzando le statistiche dell’incontro emerge come la Germania avrebbe forse meritato almeno il pareggio essendosi aggiudicata il possesso palla con il 60% ed essendo stata più precisa in fraseggio rispetto al Messico, l’88% contro l’82% di precisione con 522 su 593 e 230 su 279 passaggi completati. I centro-americani hanno però recuperato più palloni rispetto agli europei, 38 a 32, e, in fase offensiva, spiccano sempre i tedeschi guardando al 25 a 12 nei tiri totali, dei quali 9 a 4 destinati nello specchio della porta. Infine, sotto l’aspetto disciplinare, il Messico è stata la compagine più fallosa a causa del 15 a 10 nel computo dei falli commessi e l’arbitro iraniano Faghani ha estratto il cartellino giallo 4 volte ammonendo rispettivamente Muller ed Hummels da un lato, Hector Moreno ed Hector Herrera dall’altro.