La cessione del Milan è tornata a fare notizia negli ultimi giorni e di conseguenza ne ha parlato anche il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, in una recente intervista concessa dal numero uno del calcio italiano a Sky Sport. Tavecchio a dire il vero non ha voluto sbilanciarsi sul futuro del Milan, che ritiene essere di difficile interpretazione. Per quel che riguarda la federazione, stiamo valutando la delicatezza del caso”. Tavecchio comunque è ottimista perché “linvestimento fatto fino ad ora è importante e non credo che ci siano persone che investano quella cifra disposte a versare a vuoto quella cifra”, è l’osservazione del presidente federale sulle mosse della cordata cinese di . In effetti proprio il ritorno allo scoperto da parte di Sino-Europe Sports ha acceso di nuovo i riflettori sulla cessione del Milan: “Ci sono più investitori, con una raccolta di fondi per realizzare un investimento importante. Se hanno deciso di investire già 200 milioni, vuol dire che hanno fatto una scelta di campo.
La cessione del Milan dovrebbe essere più vicina: il fatto che Sino-Europe Sports abbia pagato 1,5 milioni di euro come premio per la vittoria della Supercoppa Italiana è segno forse piccolo rispetto alle cifre che complessivamente sono in ballo, ma molto significativo della volontà da parte della cordata cinese di entrare davvero nel mondo Milan. Certo, ci vorrà ancora un po di tempo perché adesso per il closing (già slittato diverse volte) adesso si parla di marzo 2017, ma i segnali positivi non mancano: infatti ha provveduto a pagare i debiti di gestione della stagione 2016-2017, anche se per fare in modo che loperazione finalmente si completi per Fininvest mancano ancora 320 milioni da ricevere dalla cordata presieduta da Yonghong Li. Una recente intervista allANSA proprio di Li ha ribadito limpegno dei cinesi, che restano fiduciosi sulla chiusura dellaffare. SES però è consapevole che entrare nel mondo Milan sarà piuttosto complesso, quindi in attesa della firma, gli investitori orientali stanno dando ampia fiducia allattuale dirigenza: dunque Adriano Galliani gestirà il mercato invernale, mentre Silvio Berlusconi gode di stima ed ottima considerazione da parte dei cinesi, che non hanno mai fatto mistero di volerlo con loro anche dopo il closing.
Naturalmente resta il nodo di quale ruolo avrebbe Berlusconi, che difficilmente accetterebbe di avere un ruolo da comprimario in una società gestita da altri. Soprattutto se si tratta del suo Milan, con il quale grazie alla vittoria della Supercoppa Italiana ha conquistato il 29 trofeo della sua presidenza e, in questo modo, ha raggiunto Santiago Bernabéu in testa alla classifica dei presidenti più vincenti della storia. Berlusconi deve fare i conti anche con i noti problemi di salute, vorrebbe restare in società ma non soltanto come Presidente onorario, bensì come numero uno operativo, con poteri decisionali sul mercato e con la possibilità di relazionarsi con lallenatore del Milan, attualmente Vincenzo Montella, altrimenti – secondo alcune indiscrezioni – potrebbe anche far saltare lintero affare. La permanenza di Berlusconi faciliterebbe lapprodo dei cinesi in Italia, ma il presidente ha più volte fatto sapere di voler, nel caso, trattenere in società anche Adriano Galliani. A quel punto però i cinesi investirebbero così tanto in una società nella quale nei ruoli chiave resterebbero Berlusconi e Galliani? Questa è la domanda che potrebbe mettere ancora in forse tutto