Ecco le pagelle finali di Inter-Sparta Praga, la gara che ha chiuso il girone K di Europa League: i voti alle due squadre in campo e a tutti i protagonisti che si sono affrontati a San Siro giovedì 8 dicembre. Allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano l’Inter, già eliminata, saluta l’Europa League superando per 2 a 1 lo Sparta Praga. Nel primo tempo la squadra di Pioli riesce a tenere alto il proprio baricentro grazie al possesso palla prolungato, spezzato solo da qualche errore. Gli ospiti non sono stati in grado di rendersi particolarmente pericolosi e sono andati infatti in svantaggio al 23′ a causa del goal di Eder, servito ottimamente da Pinamonti e bravo a ribadire in rete la sua stessa conclusione sulla respinta corta di Koubek. Lentamente i cechi crescono e, ad inizio ripresa, pareggiano quando Ansaldi perde palla e Dockal crossa per il colpo di testa vincente di Marecek al 54′. Lo Sparta Praga potrebbe addirittura completare la rimonta al 64′ su calcio di rigore concesso per fallo di Andreolli su Lafata. Tuttavia, Carrizo non si lascia sorprendere e para il tentativo dal dischetto di Dockal al 65′. Nel finale, ci pensa nuovamente Eder a rimettere le cose a posto al 90′ con una splendida girata dal limite a capitalizzare il pallone ricevuto da Ansaldi.
Bella gara da parte dell’Inter nonostante il nuovo modulo ed i tanti giocatori con scarso minutaggio nelle gambe. La sconfitta non rovina la qualificazione allo Sparta che aveva comunque riaperto l’incontro. La squadra di Pioli tiene in mano la partita per buona parte dei novanta minuti ma mostra un calo di concentrazione a cavallo tra primo e secondo tempo. Il match vale poco per l’avventura europea dei cechi ed infatti producono sicuramente meno di quanto avrebbero realmente potuto. Non sbaglia nemmeno una decisione facendosi notare poco.
Allo Stadio Giuseppe Meazza le formazioni di Inter e Sparta Praga sono da poco rientrate negli spogliatoi per l’intervallo sull’1 a 0. Nel corso di questo primo tempo i padroni di casa hanno cercato di fare la partita mantenendo a lungo il possesso del pallone e ricercando il varco giusto per colpire mentre gli ospiti hanno dovuto giocare in ripartenza sugli errori degli avversari. L’uomo chiave della frazione è senza dubbio Eder che suona la carica su punizione all’11’, sparando alto, e riprovandoci poi al 14′, con un tiro bloccato in due tempi. L’attaccante della Nazionale porta i suoi in vantaggio al 23′ quando ribadisce in rete la propria conclusione arrivata grazie all’ottimo assist da parte del giovane Pinamonti. I cechi faticano a proiettarsi in avanti crescendo comunque lentamente nel finale con qualche difficoltà nell’organizzarsi.
A differenza di molte altre partite stagionali, i nerazzurri cominciano la gara con l’approccio giusto tanto da poter controllare la squadra ceca. E’ il primo a tentare la via della rete sebbene non si trovi questa sera in una posizione particolarmente avanzata ma che gli consente di inserirsi rendendosi imprevedibile. La sua voglia di far bene viene dimostrata dal goal del vantaggio. Cerca la giocata più difficile senza ragionare troppo.
Lascia inizialmente giocare la formazione italiana credendo di poter poi riorganizzare il proprio gioco. Tuttavia i cechi mostano diverse difficoltà nell’orchestrare la propria manovra anche quando ha spazio. Sebbene l’azione del goal nerazzurra cominci dalla sua fascia, recupera diversi palloni consentendo alla manovra di ripartire. Rimane a guardare il compagno di reparto mentre Pinamonti lo fa ballare lasciando spazio ad Eder per inserirsi e colpire. (Alessandro Rinoldi)
Il rigore parato a Dockal lo colloca sullo stesso piano di Eder ai fini della vittoria finale.
Poco efficace, prosegue nel suo momento poco brillante.
Responsabilizzato dalla fascia di capitano, fa di tutto per mettersi in mostra seppur commette il fallo che vale il calcio di rigore.
Arringa i compagni specialmente dopo l’errore di Andreolli.
Svolge bene il compito sulla fascia.
Match altalenante in cui ha fatto vedere le cose migliori solo quando non si è trovato ancorato al centrocampo.
Colma le sue lacune con tenacia e carattere.
Apre e chiude una partita che sembrava essere più semplice rispetto a come si sia realmente sviluppata decidendola con una doppietta importante pure per il morale.
Ottimo debutto condito dal bel controllo in occasione della rete iniziale di Eder e supporta sempre bene la manovra offensiva.
Svaria molto partendo dalla sinistra favorendo il movimento dei compagni.
Poco rifornito, è costretto più a difendere che ad attaccare visti gli 11 in campo.
Meno utile di Palacio, tenta di colpire con un moto d’orgoglio nel finale.
Cerca di entrare subito in partita supportando l’azione d’attacco.
All. PIOLI 6,5 Senza dubbio ha il merito di far partire bene i suoi e di farli rialzare la testa per raggiugere il successo.
Compie diversi buoni interventi intercettando i cross nerazzurri.
Si fa sentire sulla corsia destra.
Colpevole di non aiutare il compagno sul primo goal di Eder.
Lascia fare quello che vuole ad Eder per la rete del 90′.
Annulla Biabiany sulla sua fascia.
Ottimo il suo inserimento che vale il momentaneo pareggio.
Importante nel mezzo per palloni riconquistati e gestione della manovra.
Prestazione poco convincente sul suo settore di competenza.
Vero e proprio regista offensivo, peccato per il rigore parato da Carrizo.
Lavora discretamente tra le linee di attacco e centrocampo.
Non è sicuramente la sua serata ma riesce comunque a procurare un calcio di rigore.
Prende il posto di Lafata senza fornire lo stesso aiuto.
Poco concreto al posto di Cermak.
Entra all’89’ per Julis, in tempo per vedere la rete della sconfitta.
All. HOLOUBEK-SVOBODA 5 Non coglie i segnali di blackout dei suoi nel finale.
(Alessandro Rinoldi)