Siamo ormai agli ultimi dettagli della trattativa che porterà Stefano Pioli a essere il nuovo allenatore dell’Inter. Il tecnico si trova a Milano oggi pomeriggio insieme ai suoi collaboratori per incontrare nuovamente la dirigenza dell’Inter e gli avvocati della società per dirimere le ultime formalità burocratiche, legate principalmente al fatto che Pioli deve ancora risolvere il contratto che lo legava alla Lazio, sua ex squadra. I tifosi dell’Inter però possono stare tranquilli, perché i biancocelesti non si opporranno al definitivo addio di Pioli, come ha affermato direttamente l’avvocato della Lazio in una dichiarazione concessa all’Ansa: “Ci stiamo lavorando ma non ci sono problemi se non di carattere burocratico. Al momento la Lazio sta pagando due allenatori oltre ai rispettivi collaboratori. Per il club non c’è quindi alcun problema a dare il via libera per la risoluzione del contratto del tecnico Pioli e del suo staff. Servirà comunque la sua firma, quindi non è escluso che possa venire a Roma”. I tempi tecnici probabilmente faranno rinviare da oggi a domani, salvo un’accelerazione in serata, l’annuncio ufficiale, ma si tratta ormai solo di una pura formalità.
L’ormai certa nomina di Stefano Pioli come nuovo allenatore dell’Inter trova l’approvazione anche dell’ex presidente Massimo Moratti, che ha speso parole di apprezzamento per il futuro tecnico nerazzurro. Intercettato dai giornalisti all’uscita degli uffici della Saras, Moratti si è infatti espresso così su Pioli: “Mi sembra una scelta di buon senso. Un allenatore che conosce il calcio italiano e che ha fatto giocare sempre bene le sue squadre. Cercherà di inserirsi al meglio”. Moratti ha però negato di essere stato interpellato dai vertici di Suning in merito alla scelta del nuovo allenatore dell’Inter. A questo proposito, Moratti ha commentato anche il ‘casting’ tramite il quale si è arrivatialla scelta: “Non ho mai fatto casting ma li vedevo per conto mio. Sono sistemi diversi ma non è detto quale sia giusto e quale sbagliato. Sono metodi trasparenti per compiere una scelta che mi pare ben fatta”. Infine un invito ai nuovi vertici cinesi, cioè quello di essere il più vicini possibile alla squadra con l’obiettivo di inseguire ancora un posto nella prossima Champions League.
Sarà il nuovo allenatore dell’Inter, ma giustamente ci si potrebbe chiedere il perché della svolta verso il tecnico italiano quando in pole position sembrava esserci lo spagnolo Marcelino. L’ex Villarreal di certo ha sbagliato una mossa sullo stipendio: la richiesta di 3,5 milioni di euro a stagione fino al 2019, per di più con carta bianca sul mercato, non è piaciuta a molti all’interno della società e ha ridato fiato all’anima italiana dell’Inter, che fin dal momento dell’esonero di Frank De Boer spingeva per un tecnico nazionale, appunto Pioli. Inoltre anche il presidente Erick Thohir spingeva per la soluzione italiana dopo essersi scottato con l’avventura De Boer, che era stato fortemente voluto proprio dal tycoon indonesiano. Dunque a quel punto anche i cinesi si sono convinti e hanno accettato la soluzione voluta da Ausilio, Gardini e Zanetti: un attestato di stima verso la dirigenza italiana, sperando naturalmente che adesso i vertici di Suning appoggino in tutto il nuovo corso, che loro avrebbero voluto ancora internazionale, pur se anche per loro Marcelino aveva perso dei punti dopo quelle richieste.
il nuovo allenatore dell’Inter. Dubbi non ce ne sono più ormai fin dal tardo pomeriggio di ieri, eppure l’annuncio ufficiale non c’è ancora stato. Nessun mistero, semplicemente Pioli deve prima risolvere l’accordo che formalmente ancora lo lega alla Lazio, e sappiamo che trattare con Claudio Lotito non è mai facile per nessuno – in ballo ci sono le prime mensilità di questa stagione 2016-2017. Ecco dunque che l’annuncio da parte dell’Inter potrebbe arrivare tra oggi e domani proprio a seconda di quanto tempo ci vorrà per risolvere queste pendenze, mentre mercoledì mattina potrebbe avere luogo il primo allenamento con il nuovo allenatore. Il contratto dovrebbe essere per una stagione e mezza, fino cioè al giugno 2018: quanto basta per non essere un semplice traghettatore ma anche per non avere troppi problemi da parte della società se a giugno prossimo si puntasse ad una svolta drastica con un grande nome.
atteso da un lavoro non facile come nuovo allenatore dell’Inter. Le priorità sono due, in attacco e in difesa. Davanti sarà fondamentale ridurre la dipendenza da Mauro Icardi, che ha segnato 10 dei 16 gol realizzati dai nerazzurri finora in campionato: bello avere in squadra il capocannoniere del campionato, che naturalmente dovrà continuare ad essere il terminale delle azioni nerazzurre, ma un solo giocatore non può incidere per il 62,5% delle reti segnate dall’intera squadra, con il solo Ivan Perisic che ha segnato più di un gol a parte il capitano. In difesa invece si subiscono troppi gol: 14 in campionato e 21 in totale comprendendo anche l’Europa League in 16 partite ufficiali. I punti fermi qui sono Handanovic e Miranda, ma ci sarà qualcosa da rivedere a livello di organizzazione di gioco, anche per evitare le tante partenze ad handicap che hanno caratterizzato diverse partite dei nerazzurri finora.
quasi certamente il nuovo allenatore dell’Inter, salvo colpi di scena che a questo punto sarebbero davvero clamorosi. In ogni caso, chiunque si siederà sulla panchina nerazzurra – manteniamo un minimo di prudenza in attesa delle comunicazioni ufficiali – sarà atteso da un debutto a dir poco affascinante. Infatti, dopo la sosta è in programma alle ore 20.45 di domenica 20 novembre il derby Milan-Inter, quindi il nuovo allenatore partirà subito con la stracittadina. Una sfida affascinante per entrare nel mondo Inter, ma curiosamente è una situazione quasi identica a quella vissuta solo due anni fa. Anche nel 2014 c’era il derby subito dopo la sosta di metà novembre e anche allora proprio in quella occasione l’Inter cambiò allenatore passando da Walter Mazzarri a Roberto Mancini, con l’unica differenza che allora il passaggio fu diretto. Il debutto bis di Mancini avvenne così il 23 novembre e il derby finì con un pareggio per 1-1 con i gol di Menez per i rossoneri e Obi per i nerazzurri.
(quasi) il nuovo allenatore dell’Inter. Si avvicina dunque sempre di più la fumata bianca sul nuovo allenatore, a margine di una settimana in cui si sono fatte ampie riflessioni. Una settimana fa è arrivato infatti l’esonero di Frank de Boer e due partite dovrebbe essere durata l’avventura di Stefano Vecchi pronto a tornare ad accomodarsi sulla panchina della Primavera. Erano salite molto le quotazioni di Marcelino Garcia Toral al quale però sembra essere stato preferito Stefano Pioli. Secondo Sky Sport pare infatti che proprio l’ex tecnico della Lazio abbia chiesto già la risoluzione del suo contratto con la squadra biancoceleste con la quale ha ancora un accordo in essere dopo che era stato licenziato in favore di Simone Inzaghi nella scorsa stagione. Un’altra delle novità riguarda il suo staff nel quale ci dovrebbe essere anche l’ex centrale del Triplete Walter Samuel. Staremo a vedere se arriveranno presto delle novità e magari anche l’ufficialità dell’arrivo di Stefano Pioli come nuovo allenatore dell’Inter.
L’Inter con un comunicato ufficiale ha rivelato di scegliere il prossimo allenatore entro 48 ore. In pole sembrava esserci Marcelino, ex Villareal, ma secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’ il tecnico ha lasciato l’albergo milanese in cui risiedeva in questi ultimi giorni. Lo stesso Marcelino non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ma l’avvocato nonchè suo agente ha rivelato: “Niente di fatto, l’Inter ha scelto Pioli”. Una frase che se dovesse essere confermata diventerà un vero e proprio indizio considerando che bisognerà attendere almeno 48 ore per conoscere il nome del nuovo allenatore dell’Inter. A questo punto Stefano Pioli, ex Lazio, passa nuovamente in pole per la panchina nerazzurra, i tifosi dell’Inter pensano sicuramente alla partita contro il Crotone di questo pomeriggio ma attendono il comunicato che verrà diramato da Suning nelle prossime ore per conoscere il nuovo tecnico.
Il nuovo allenatore dellInter sarà Stefano Pioli, nuovo ribaltone in una situazione incredibile. Ormai non ci sono più dubbi: già in giornata erano arrivate indiscrezioni forti circa il fatto che la società nerazzurra avesse scelto il parmense come nuova guida tecnica della squadra e pochi minuti fa lavvocato di Marcelino ha fatto sapere alla stampa che il prescelto è Pioli. Marcelino Garcia Toral era laltro nome forte sulla lista di Piero Ausilio, ma Pioli ha avuto la meglio nel testa a testa; il comunicato non è ancora arrivato e non si può dunque parlare di ufficialità, ma solo perchè prima Pioli deve risolvere il contratto che lo lega alla Lazio e perchè non sarebbe stato opportuno annunciare un nuovo allenatore mentre Stefano Vecchi, chiamato a traghettare lInter dalla Primavera, era impegnato a San Siro nella partita di campionato contro il Crotone (vinta 3-0). In ogni caso lInter aveva già diramato una nota nella quale affermava di voler annunciare il nome del nuovo tecnico entro martedì; già in serata, essendo di fatto stato raggiunto laccordo, potrebbe arrivare lufficialità di Pioli, che ormai è pronto a insediarsi alla Pinetina e dopo la sosta per le nazionali avrà la sua prima partita ufficiale. Inizio non da poco: ad attendere lInter ci sarà il derby della Madonnina contro il Milan.
Il nuovo allenatore dell’Inter, a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultim’ora, sarà Marcelino. Il tecnico spagnolo è un nome sconosciuto alla magior parte dei tifosi nerazzurri ma la carriera dell’ex Villarreal è ricca di sorprese. A cominciare con la favola vissuta proprio alla guida del “Sottomarino Giallo”, preso in Segunda Division e portato a militare stabilmente in Liga con un gioco accattivante e molto organizzato. Come giocherà l’Inter di Marcelino? Secondo La Gazzetta dello Sport i nerazzurri dovrebbero disporsi con un un 4-4-2, stesso modulo che fece la fortuna del Villarreal, o più probabilmente con il 4-1-4-1. In questo caso Handanovic sarebbe il portiere inamovibile. Difesa a quattro con Murillo-Miranda centrali e Ansaldi-Santon (o Nagatomo) sugli esterni. Medel verrebbe schierato in mediana, alle spalle di Candreva, Banega, Joao Mario e Perisic. Unica punta Mauro Icardi. Oggi pomeriggio dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale, il comunicato con il quale Suning dichiarerebbe Marcelino nuovo allenatore dell’Inter.
L’Inter ha finalmente deciso chi sarà il prossimo allenatore. Dopo una giornata frenetica, quella di ieri, spesa dietro al famoso “casting” per scegliere l’erede di Frank De Boer, per la dirigenza nerazzurra è arrivato il momento fatidico. La Gazzetta della Sport conferma l’indiscrezione secondo cui Marcelino sarebbe in pole position per raccogliere le redini lasciate senza padrone dall’olandese. L’ex Villarreal ha convinto tutti ma Suning continua a tenere aperto uno spiraglio a Zola e Pioli, altri due tecnici ancora in corsa per la panchina interista. In ogni caso l’annuncio definitivo è ormai vicino e già oggi a San Siro dovrebbe arrivare la tanto attesa fumata bianca, addirittura prima della sfida Inter-Crotone in programma per le ore 18:00. Archiviate da tempo le ipotesi Hiddink, Villas-Boas e Bielsa, sis tanno per dissolvere anche le piste che portano a Guidolin, Pioli e Victor Pereira. Marcelino sta per diventare il prossimo allenatore dell’Inter.
Il nome in pole position per il posto di nuovo allenatore dell’Inter è quello di Marcelino. Delle qualità del tencico ha parlato il direttore sportivo del Siviglia Monchi, dove Marcelino è stato nella stagione 2011/12. Eccole parole di Monchi a Canal Sur Radio: “Mi sento responsabile del fallimento di Marcelino da noi al Siviglia.Non ho fatto una cosa fondamentale per un direttore sportivo, non ho capito quello che mi ha chiesto. Non sono stato in grado di creare una squadra in base ai profili di giocatori di cui aveva bisogno. Marcelino è uno dei migliori allenatori spagnoli del momento“. Chi invece non è d’accordo con questa possibile scelta è Pierpaolo Marino e non tanto per le qualità del tecnico. Il dirigente ha parlato a Rai Sport, sottolineando: “Questa scelta sarebbe ricalcare l’errore già fatto con Frank de Boer. Siamo di fronte a dirigenti che non sanno fare autocristica. Non si può portare un allenatore dall’estero a raddrizzare una situazione in corso d’essere. Si perde solo altro tempo così. Stefano Pioli e Francesco Guidolin sono due allenatori pragmatici e puntare su un altro straniero sarebbe solo puro autolesionismo“.
In casa Inter si discute dell’arrivo del nuovo allenatore con Marcelino che sembra essere in pole position. Il nome di Stefano Pioli sembra invece passato in secondo piano con la Suning che spinge per un profilo internazionale. Secondo l’ex portiere nerazzurro Marco Ballotta però il nome di Pioli era quello giusto. Ecco le sue parole a TMWRadio: “La squadra ha sicuramente delle colpe, ma c’è una società che non c’è realmente. Siamo arrivati all’inizio di novembre e si parla del quarto allenatore. Evidentemente c’è stato qualche errorei di troppo. Devono essere rivisti i piani e il problema principale è la poca pazienza del nostro calcio nei confronti di una prolungata assenza di risultati. Il calcio si fa con la progettazione che a volte è anche lunga un biennio o un triennio. Vedo bene Stefano Pioli perchè potrebbe dare tranquillità all’ambiente e conosce molto bene la Serie A. Per questo credo che sia il nome giusto per l’Inter. poi dipenderà molto dalla società dove al momento non mi sembra che ci siano delle idee chiare. Forse è questo il vero problema. Pioli è una persona seria e non è il classico traghettatore. Ha esperienza e in passato ha ottenuto risultati importanti. C’è poi l’obiettivo Simeone, ma l’Inter non può aspettare fino alla prossima stagione”.