Sicuramente il Milan di Gattuso non può crogiolarsi sugli allori, visto che la stagione arriva a vivere un picco di intensità straordinario e forse inaspettato per come si erano messe le cose per i rossoneri prima di Natale. Ora c’è una finale di Coppa Italia che promette scintille contro una Lazio che ha rialzato la testa dopo un momento di crisi, vincendo tre partite consecutive tra campionato ed Europa League. E Gattuso pensa già alla formazione da opporre mercoledì sera all’Olimpico, ripartendo dallo zero a zero di San Siro. Nonostante il momento strepitoso di Cutrone, la necessità di fare turn over vista l’esigenza di giocare ogni tre giorni potrebbe portare il tecnico a rilanciare Kalinic, con l’attaccante che pur partendo dalla panchina ha avuto un buon impatto nella trasferta di Roma. A centrocampo potrebbe invece essere confermato Lucas Biglia, sempre stimolato nell’affrontare i suoi ex compagni biancocelesti. (agg. di Fabio Belli)
CUTRONE FU SCARTATO DALL’INTER
Il Milan non subisce gol da tre partite, cinque se si considerano le due sfide di Europa League contro il Ludogorets. La rivoluzione del Milan di Gennaro Gattuso passa anche da questi numeri. Numeri da Champions per il Milan, che infatti sta riducendo il gap con la zona alta della classifica. Ma all’indomani della vittoria contro la Roma si torna a parlare anche di Patrick Cutrone. L’attaccante sta facendo davvero benissimo e su questo c’è lo zampino di Vincenzo Montella. L’ormai ex tecnico rossonero, ora sulla panchina del Siviglia, aveva bloccato la sua partenza verso Crotone dopo un bel gol in un amichevole estiva e aveva iniziato a dargli molto spazio. Un interessante retroscena lo ha rivelato il primo presidente del calciatore, quello della Parediense. «Su di lui c’erano tante altre squadre. Mi ricordo che Cutrone piaceva a Como, Monza e Inter. Proprio coi nerazzurri ebbe modo di fare un provino, finendo però per essere scartato. Così, la spuntò il Milan, che adesso si gode uno dei talenti migliori in circolazione, ha dichiarato Vincenzo Raggi a Tuttomercatoweb.it. Proprio in quel momento che il Milan fiutò il colpo per prendere un calciatore che solo molti anni dopo sta regalando grandi soddisfazioni al club meneghino. Sarà interessante capire se Patrick Cutrone parlerà di questa situazione, raccontando cosa aveva provato di fronte a quel no. (agg. di Silvana Palazzo)
STENDARDO ESALTA LA COPPIA ROMAGNOLI – BONUCCI
Gennaro Gattuso ha toccato ora il punto più alto della sua carriera da allenatore con la vittoria in Roma-Milan. Tra i segreti del successo c’è anche la difesa rossonera che ha trovato un suo equilibrio con il passaggio alla difesa a quattro con la coppia centrale formata da Leonardo Bonucci e Alessio Romagnoli che fa sorridere anche in ottica nazionale. Di questo ha parlato l’ex difensore Guglielmo Stendardo a Premium Sport dove ha sottolineato: “Gennaro Gattuso ha completamente ribaltato il valore del Milan. Mi è piaciuto moltissimo la prova di Leonardo Bonucci e Alessio Romagnoli che hanno fatto alcuni inteventi decisivi. Questo è il dodicesimo risultato utile consecutivo se dovesse andare avanti così questa squadra potrà togliersi davvero molte soddisfazioni“. (agg. di Matteo Fantozzi)
COPPA ITALIA ED EUROPA LEAGUE DA RISPETTARE
La corsa alla Champions League rimane un sogno per i rossoneri che dopo la vittoria in Roma Milan ci credono ma non si deconcentrano dagli altri obiettivi stagionali. Il primo è la Coppa Italia che torna in settimana con la semifinale di ritorno contro la Lazio, dopo lo 0-0 che ha caratterizzato l’andata. Oltre a questa c’è però da considerare anche l’Europa League e vincerla sarebbe davvero un modo per rendere una stagione da difficile a vincente. Sicuramente sarà molto complicato affrontare il doppio incontro con Arsene Wenger negli ottavi di finale della competizione, ma bisogna fare la massima attenzione per provare ad andare avanti. E’ così che l’obiettivo Champions League non diventa secondario, ma nemmeno esclude la corsa a queste due competizioni. Sarà importante capire come farà ruotare gli uomini Gennaro Gattuso che negli ultimi mesi sembra trasformare in oro ogni cosa che tocca. (agg. di Matteo Fantozzi)
ORA I ROSSONERI CREDONO NELLA CHAMPIONS
La squadra di Gennaro Gattuso ora ci crede dopo la vittoria di ieri in Roma Milan. I tre punti guadagnati sui giallorossi portano il club meneghino a -7 dalla zona Champions League. Difficile, ma non impossibile, conquistare uno dei quattro posti disponibili per partecipare alla competizione europea più importante in vista del prossimo anno. In mezzo però ci sono anche Roma e Sampdoria che sicuramente hanno voglia di raggiungere risultati importanti. Il Milan però è la squadra più in forma del campionato, se si escludono Napoli e Juventus, e vuole continuare a fare bene ora che ha trovato la giusta quadra dopo un inizio di stagione disastroso. Si stanno ponendo le basi per la prossima stagione, con il club rossonero che ha voglia di stupire tutti ancora una volta. La qualificazione alla Champions League manca davvero da troppo tempo per la società più titolata in Europa del nostro paese e per questo raggiungere l’obiettivo sarebbe davvero importante. (agg. di Matteo Fantozzi)
CUTRONE E NAINGGOLAN, GIOIA E DOLORI
La banalità sarebbe dire che il Milan è tutto bene e la Roma è tutto male in questo periodo: ma il calcio si sa può cambiare da un tempo allaltro, figuriamoci nel giro di qualche partita (si, anche questa è una banalità lo sappiamo, ma ci piace di più). Dopo la sfida allOlimpico in maniera incredibile il Milan è tornato prepotentemente in corsa per la Champions League: non vuole dire che ora sia la favorita, per nulla, visto che a pari merito ha la Sampdoria, a 7 punti lInter e a 8 punti la Lazio. Però di sicuro è la più in forma in questo periodo e se riuscisse a venire fuori dal mese di ferro che si ritrova a marzo, potrebbe seriamente entrare in Primavera con il piglio giusto per lottare con le romane e i cugini neroazzurri. Gattuso ieri ha schiantato Di Francesco, questo è un dato: non nel gioco, con la Roma che in alcuni momenti della partita ha schiacciato e fatto soffrire il Milan (nel primo tempo e nella parte iniziale del secondo) ma nella sapiente cura nel disporre tatticamente e tecnicamente i suoi uomini. I Gattuso-boys in tre mesi sono diventati una squadra, la Roma sembra invece aver perso le distanze tra i reparti e il piglio spensierato per provare la giocata. Nainggolan ieri un mezzo fantasma è stato sostituito, ma senza di lui la Roma ha fatto anche peggio visto che non vi era più un collante in mezzo al campo e ogni ripartenza del Milan era un possibile gol pronto a piovere contro Alisson. Ringhio in maniera del tutto inaspettata ha fermato le tante bocche di fuoco giallorosse – Bonucci-Romagnoli migliori in campo assieme a Biglia e Calabria – e in contropiede ha firmato il successo che rilancia dopo tre mesi il Milan nella classifica (e nella considerazione) che conta.
ORA VIENE IL BELLO PER GATTUSO
12 risultati utili consecutivi: due pareggi e sole vittorie, le ultime cinque senza prendere gol e segnando con regolarità. Va tutto bene al Milan di oggi, come andava tutto male tre mesi fa: il merito di certo a Gattuso, ma anche ai giocatori che si sono saldati assieme e con il duro lavoro in settimana (e unidea finalmente precisa di formazione in testa) hanno raggiunto una quadra finalmente. Ora viene il bello: giovedì ci si guadagna la finale di Coppa Italia contro la Lazio, domenica il derby e settimana dopo lArsenal (il 31 marzo poi la Juventus). Se Gattuso passa indenne marzo può seriamente presentare il conto dopo con partite già agevoli e una rincorso definitiva: Cutrone in questo momento segnerebbe anche cadendo dalle scale, Suso e Calhanoglu sono due satanassi sulle ali, i reparti sono corti e il Milan protegge benissimo Donnarumma. Va tutto bene, ma può cambiare tutto: la bravura di Gattuso è stata quella di compattare il gruppo e di non illuderli che sono fenomeni. Sono dei bravi giocatori che se lavorano compatti possono fare imprese come quelle di ieri. La folle rincorsa alla Champions passa da questo mese, passa dai piedi di Suso, dallastuzia di Cutrone e dal muro di Bonucci e Romagnoli: ma soprattutto, passa da quella leggerezza di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. Alla Roma resta il ritorno contro lo Shakhtar per dimostrare come il buon lavoro dei primi mesi non può essere perduto per nulla: il tempo cè ancora, la reazione però serve e non si può fare a meno del Ninja Nainggolan, anche se lui per primo deve fare un ennesimo salto di qualità e di personalità.