I consigli del Fantacalcio di oggi, venerdì 9 dicembre, non si smentiscono, e alla vigilia degli anticipi della 16^ giornata si concedono uno spazio diverso dal solito, intriso di emozioni e sensazioni. Si parla di personaggi, di storie singole, di calciatori che coi loro bonus e i loro malus condizionano inevitabilmente i nostri weekend. E questa settimana la nostra scelta non poteva non ricadere su di lui, su Mbaye Niang, il giocatore che ha rovinato la domenica a tanti fantallenatori nell’ultima sfida del Milan contro il Crotone. Erano in tanti, visto il calendario dei rossoneri, a credere che il francese avesse l’occasione buona per porre fine ad un digiuno dal gol che va avanti ormai da 7 giornate. Forse il primo a crederci era proprio Mbaye, tanto che ha deciso di sottrarre a Lapadula l’opportunità di calciare in porta il penalty che lui stesso si era procurato. Non dev’essere stato piacevole vedere Cordaz respingere quel pallone, sentire piovere dagli spalti i fischi e gli insulti dei tifosi, ed è stato già tanto, conoscendo il tipo, che il ragazzo non abbia commesso qualche sciocchezza in preda al nervosismo. Si racconta che subito dopo, negli spogliatoi, Niang sia stato abbracciato e consolato da Adriano Galliani, l’esperto dirigente che per lui ha un debole dall’estate 2012, quella in cui si rese protagonista di un blitz a Caen convinto di aver acquistato un potenziale campione. Niang coccolato, Niang protetto, Niang difeso: dall’esterno e da se stesso. Non sono, però, attenzioni ingiustificate: il francese, soprattutto ad inizio campionato, è stato un fattore per il Milan e per i Fantallenatori. Basta osservare le sue statistiche: un assist alla prima di campionato, un gol alla seconda (condito però da un’espulsione ingenua a Napoli), un gol alla quinta, un assist alla settima e un altro gol all’ottava. Poi il vuoto: improvvisamente, nelle restanti sette giornate, il contributo di Niang è sparito dai radar di tutti quei Fantamister convinti di aver trovato in lui il giocatore giusto per la propria squadra. Si è rotto qualcosa nel rapporto con l’allenatore? No, Niang ha sempre rimarcato il suo rapporto con Montella e con il collaboratone Nicola Caccia, l’ex Piacenza a cui ha promesso un gol di testa (suo tallone d’achille). Il francese rende meno per via dell’incertezza societaria? Neanche: al pari dei suoi compagni Mbaye è riuscito ad isolarsi alla perfezione dalla questione closing, ed è anzi uno di quelli che ogni volta che ne ha l’occasione sottolinea come Berlusconi sia il Presidente e Galliani il suo dirigente di riferimento. Il feeling con il club si è anche leggermente incrinato? Macché, Niang è felice a Milano, ribadisce di sentirsi leader, di non aver motivi per andarsene e addirittura si spinge ad ipotizzare un futuro da capitano. Cosa ne deriva? Lo ha spiegato anche lui in settimana: trattasi di calo fisico, fisiologico nell’arco di una stagione. Mister Montella, evidentemente sempre sul pezzo, lo aveva capito per tempo: aveva provato a preservarlo, a gestirlo, aveva annunciato pubblicamente che a livello nervoso Niang stava pagando lo scotto di essere partito a tutta, ma neanche questo è servito ad evitare che Mbaye si bruciasse le ali in questa ultime partite di campionato. Cosa bisogna fare allora? Il momento è di quelli importanti: per Niang e per il Milan, per i Fantallenatori e per il Fantacalcio. La prudenza consiglierebbe di lasciare a riposo il giocatore transalpino, soprattutto dopo un 1 in pagella come fantavoto; ancora di più ragionando sul fatto che la prossima sfida del Milan sarà all’Olimpico contro la Roma. Meglio attendere impegni più semplici, no? No, la partita con il Crotone (con tutto il rispetto per i pitagorici) insegna che non è col calendario in mano che si vincono i Fantascudetti. E anzi, sono spesso i big match ad esaltare le prestazioni dei giocatori di maggiore qualità. Non può essere un caso che una delle partite più memorabili di Niang con la maglia del Milan sia stata quella contro l’Inter nel derby dello scorso anno vinto 3 a 0 dai rossoneri, proprio a poche ore dal mancato trasferimento al Leicester di Ranieri. Per caratteristiche dell’avversaria, poi, quella con la Roma sembra la partita perfetta per far sì che Niang esprima tutto il suo potenziale da contropiedista. Ne ha dato prova già al San Paolo, contro un Napoli che al pari della Roma fa del possesso palla la sua cifra tattica. Per questo motivo decidiamo di ribaltare gli schemi, di considerare Niang il personaggio della settimana non soltanto per quanto male ha fatto nell’ultima giornata di campionato, ma anche per quanto crediamo possa fare bene nella prossima. Potrebbe essere un azzardo sbagliato, ma gli argomenti perché si riveli una mossa vincente ve li abbiamo elencati. Ripartire da un rigore sbagliato si deve e si può: soprattutto per chi è stato capace di ricominciare dopo che un palo al Camp Nou ha respinto tutti i tuoi sogni, facendogli credere che il treno per la gloria forse davvero era passato, magari per sempre. Niang ha le qualità per tornare decisivo: i Fantallenatori che hanno puntato su di lui non arretrino proprio ora. Se non sarete voi a fargli sentire un po’ di fiducia, chi altri dovrebbe farlo? (Dario D’Angelo)