Era considerato come il terzo uomo del Giro d’Italia 2017, ma è arrivato al secondo giorno di riposo un gradino ancora più in alto, al secondo posto della classifica generale scaturita dall’arrivo in salita di ieri al Blockhaus, dove il francese della Fdj ha chiuso appunto in seconda posizione, alle spalle solamente di Nairo Quintana. Ad un certo punto, quando erano rimasti Quintana, Pinot e Vincenzo Nibali, sembrava una foto perfetta del terzetto più atteso in questo Giro 100, anche se poi il siciliano è calato ed è stato Tom Dumoulin a inserirsi sul podio sia della tappa sia della classifica. Pinot si è detto soddisfatto nonostante la fatica generata da una tappa vissuta a tutta fin dalla partenza: non ha potuto reggere fino alla fine Quintana, ma è suvbito dietro e non si è disunito quando è stato raggiunto da Dumoulin. Oggi il francese è andato a vedere il percorso della cronometro di domani, da Foligno a Montefalco: sarà un test molto importante per Pinot, che contro il tempo non è un fenomeno ma è cresciuto molto, quindi si attende una risposta importante per capire quali potranno essere le sue ambizioni. (Agg Mauro Mantegazza) Cliccate qui per gli highlights della 9^ tappa con arrivo al Blockhaus
senza dubbio uno dei ‘vincitori’ di ieri al Giro d’Italia 2017, eppure non può godersi appieno il secondo giorno di riposo del Giro 100. Il corridore olandese infatti è arrivato terzo a 24″ da Nairo Quintana, insieme a Thibaut Pinot e davanti a tutti gli altri; considerate le eccellenti qualità a cronometro del capitano della Sunweb, Dumoulin ha concrete possibilità di indossare la maglia rosa domani sera al termine della cronometro del Sagrantino, se tutto andrà secondo le aspettative sulla carta. Eppure, ieri dopo il traguardo sul Blockhaus Dumoulin appariva molto deluso e la sua prima dichiarazione è stata molto chiara: “Come mi sento? Una mer…, ho perso Wilco”. Il riferimento è al compagno di squadra Wilco Kelderman, che avrebbe dovuto essere il suo gregario più prezioso, senza dubbio il numero 2 della Sunweb, che però ha pagato il prezzo più alto nella caduta ad inizio salita, fratturandosi un dito ed essendo costretto al ritiro. Questo dunque il commento di Dumoulin: “Wilco sarebbe stato fondamentale nell’ultima settimana. Non riesco a sorridere, anzi sono stato fortunato a non finire per terra come chi mi era davanti”. (Agg Mauro Mantegazza)
Nel secondo giorno di riposo del Giro d’Italia 2017 continua inevitabilmente a tenere banco la caduta che ha spezzato il gruppo ieri all’inizio della salita verso l’arrivo del Blockhaus, causando conseguenze molto pesanti soprattutto per il Team Sky, dal momento che sono rimasti coinvolti sia Geraint Thomas sia Mikel Landa. Lo spagnolo ha pagato più di tutti, arrivando al traguardo con 26’56” di ritardo da Nairo Quintana, eppure la sua analisi al termine della tappa è lucida e molto interessante. Infatti, invece di prendersela con la moto, punta il dito verso l’atteggiamento del gruppo: “Vogliamo passare tutti anche dove e quando non si può. Colpa nostra o della moto? La colpa è nostra, dei corridori”. In effetti bisogna sottolineare che la moto della polizia era ferma immobile a bordo strada; si può forse sindacare sul fatto che potesse spostarsi ancora un pochino di più fuori dalla carreggiata (ma a fianco c’era un fossato), tuttavia è evidente che qualcuno in gruppo ha sbagliato, anche se poi inevitabilmente la carambola ha coinvolto anche corridori che non avevano la benché minima colpa. Sulle parole di Landa comunque faranno bene a riflettere in tanti, mentre anche da Thomas arriva una lezione di fair play, in questo caso verso chi gli chiede se la Movistar avesse dovuto rallentare per aspettare chi era caduto: “Macché, la corsa è corsa”. (Agg Mauro Mantegazza)
Vincenzo Nibali è uscito benino dall’esame Blockhaus, ma ovviamente al secondo giorno di riposo del Giro d’Italia 2017 il suo bilancio non può essere del tutto soddisfacente. Lo Squalo dello Stretto lo ha anche scritto sui social network: “Non è stata una giornata facile”. Tutto sembrava andare per il meglio per Nibali, che rispondeva prontamente a tutti gli attacchi di Nairo Quintana, addirittura con una posizione quasi da cronometro; al quarto affondo del colombiano, però, Nibali ha pagato dazio – un minuto al traguardo, alle spalle anche di Pinot, Dumoulin e Mollema – e tutti si chiedono se il siciliano non abbia esagerato prima nel tentare di resistere a Nairo. Nibali si espresso così in merito: “Sono andato un po’ in crisi nella parte più dura, dopo avere risposto diverse volte”. Con La Gazzetta dello Sport è entrato nel dettaglio: “Non erano delle vere e proprie risposte, sono andato più o meno regolare. Poi è arrivato il tratto più impegnativo del Blockhaus e c’è da considerare che Quintana pesa quasi dieci chili meno di me, è più scalatore. Alla fine ho cercato di gestirmi fino in cima, ho pagato qualcosa”. Il bilancio è chiaro: “Sulla salita secca, dura, adatta a lui, Quintana ha dimostrato di essere forte. Io mi sono sentito bene, sto bene. La Movistar ha fatto la corsa, hanno vinto loro, bravi. Il Giro però è lungo, un bilancio complessivo di questa prima parte si farà nella cronometro nella quale spero di recuperare un po’ di terreno”. (Agg Mauro Mantegazza)
Secondo giorno di riposo al Giro d’Italia 2017, che cade in un momento assai delicato perché arriva dopo il Blockhaus e prima della cronometro che si svolgerà domani fra Foligno e Montefalco. Ci arriverà in maglia rosa il colombiano Nairo Quintana, che ieri è stato senza dubbio il più forte in salita: “Tutto è andato come volevamo”, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport al termine della corsa. In effetti la sua Movistar ha tirato per tutta la tappa, un lavoro perfetto che Nairo ha finalizzato nel migliore dei modi quando è entrato in azione in prima persona. Non è stato però facile staccare Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot: “Ho sofferto molto per staccarli e poter poi fare il mio ritmo”. Però il colombiano sembra nettamente più forte, almeno in salita: “Ho avuto belle sensazioni. Avevo gambe buone. Sto bene. Volevo creare uno scarto prima della cronometro e sono felice di esserci riuscito”. Pensando alla crono, l’avversario più pericoloso potrebbe essere Tom Dumoulin: “E’ salito molto forte, è temibile perché va forte a cronometro. Però io sto bene e spero di continuare così”. Sulla caduta non si sbilancia: “Stavamo davanti tirando a tutta. Ho sentito il rumore, ma non pensavo fosse una cosa così grave”. Infine le dediche, per la sua mamma nel giorno della festa, per i tifosi colombiani, ma anche per Michele Scarponi (“Una bella persona”) e Marco Pantani: “Mi ha ispirato e ho voluto fare come lui”. (Agg Mauro Mantegazza)
Ci sono volute 9 tappe del Giro d’Italia 2017 ma alla fine il tanto temuto Blockhaus è arrivato. L’ascesa probabilmente più attesa della corsa, paragonata da molti ad un piccolo Mortirolo, ha incoronato Nairo Quintana, vincitore della frazione e da martedì, dopo il giorno di riposo di oggi, nuova maglia rosa in mezzo al gruppo. Il colombiano della Movistar, dopo aver messo al lavoro da inizio tappa la sua squadra nel tentativo di rintuzzare sulla fuga di giornata, ha mandato i suoi avversari al tappeto uno per volta. Peccato che ad aiutarlo si ci sia messa anche una moto dell’organizzazione fermatasi a bordo strada: l’urto con un corridore nelle posizioni di testa ha infatti messo k.o. praticamente tutto il Team Sky, con due protagonisti come Geraint Thomas e Mikel Landa vittime di una caduta che ha di fatto messo fine alle loro ambizioni di classifica.
Nel frattempo, però, davanti Quintana era pronto ad iniziare lo show: sue le prime accelerate in testa a ciò che rimaneva del gruppo, con Nibali e Thibaut Pinot unici a riuscire a resistere ai cambi di ritmo dello scalatore colombiano. Lo Squalo dello Stretto ha resistito a ben 3 accelerazioni di Quintana, rimontando di volta in volta lo svantaggio senza mai alzarsi sui pedali, con braccia distese in avanti a simulare una posizione da cronometro. Alla quarta sortita di Quintana, però, non c’è stato più nulla da fare: il colombiano si è involato da solo al traguardo, risparmiandosi anche l’esultanza all’arrivo per tentare di conquistare il maggior numero di secondi. Per quanto la superiorità di Quintana in salita sia apparsa evidente, però, il Giro d’Italia 2017 è tutto tranne che chiuso. Pinot e Dumoulin hanno saputo limitare i danni, e soprattutto l’olandese già nella crono di domani potrebbe portare l’assalto alla maglia rosa. Nibali potrebbe tentare di rosicchiare il minuto perso ieri e sperare in un Nairo meno disumano nell’ultima settimana, mentre l’olandese Kruijswijk, al traguardo con un ritardo di 2’43” ha forse confermato che le chance di portare vincere il Giro sono naufragate definitivamente con la caduta nella discesa del Colle dell’Agnello dello scorso anno. Ma non c’è più molto tempo per pensare al passato: cliccate qui per gli highlights della 9^ tappa con arrivo a Blockhaus, oggi si riposa, da domani non più…