MOVIOLA SERIE A: INTERVISTA A TIZIANO PIERI (ESCLUSIVA) – E’ iniziato il campionato di Serie A 2017-18. Nel primo anticipo la Juventus supera agevolmente (o quasi, considerando il rigore parato da Buffon sull’1-0) il Cagliari per 3-0 grazie ai gol di Mandzukic, Dybala e Higuain. Poco dopo è il Napoli a dare spettacolo superando l’Hellas a Verona per 1-3: autogol di Souprayen, reti di Milik e Ghoulam e rigore trasformato da Pazzini. La gara delle 18 di domenica vede invece la Roma espugnare l’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo grazie al gol di Kolarov. Reti inviolate in serata a Roma per Lazio-Spal e a Reggio Emilia per Sassuolo-Genoa. Finisce in parità anche il match del Dall’Ara tra Bologna e Torino. Alla rete di Federico Di Francesco risponde Ljajic. Vittoria esterna invece per il Chievo: 1-2 all’Udinese (reti di Inglese, Thereau e Birsa). La Sampdoria supera 2-1 al Ferraris il neo-promosso Benevento. Ospiti avanti con Ciciretti ma la doppietta di Quagliarella permette ai doriani di trovare subito i primi 3 punti. Partenza positiva anche per le milanesi. I rossoneri di Montella s’impongono allo Scida di Crotone per 0-3 grazie ai gol di Kessie (rigore), Cutrone e Suso. Stesso risultato al Meazza per l’Inter, in gol con Icardi (doppietta) e Perisic. La prima giornata di Serie A appena archiviata passerà alla storia come il primo atto del sistema VAR (Video Assistant Referee). Per analizzare l’esordio di questo strumento tecnologico sui campi di Serie A ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Tiziano Pieri, ex arbitro di Serie A.
Come giudica l’esordio del VAR in campionato? Positivo. Giornata storica quella appena trascorsa: un cambiamento epocale.
Emblema della prima giornata è stato il gesto arbitrale del rettangolo che chiama in funzione il VAR… Occorrerà abituarsi a questa gestualità dell’arbitro. In verità cambieranno parecchie cose, ad esempio i parametri di valutazione dell’arbitro.
Cioè? Oltre alla personalità si valuta anche l’aspetto tecnico e decisionale. Questi ultimi due aspetti andranno visti in un certo modo d’ora in poi perché errori grossolani non dovrebbero più esserci.
VAR, conosciuto anche come moviola in campo, giusto? No. Attenzione: il VAR è un sistema di ausilio arbitrale, non è la cosiddetta moviola in campo.
In che senso si differenzia? Il VAR non “viviseziona” tutti gli episodi dubbi del match, come fanno i moviolisti sui media. Il VAR si applica in 4 casi specifici: scambi d’identità, calci di rigore, regolarità dei gol e fatti violenti.
Come si utilizza questo strumento? Ogni caso dubbio che rientra nelle 4 categorie appena elencate viene rivisto dai due arbitri in cabina VAR, i quali possono confermare o correggere nel giro di pochi secondi la scelta dell’arbitro in campo. Nel caso in cui venisse riscontrata un’irregolarità viene subito comunicata al primo arbitro che mette in atto il provvedimento.
Qualche polemica in verità ieri c’è stata. Al Dall’Ara il Torino recrimina per un gol annullato pur se regolare. Che ne pensa? Innanzitutto in quel caso il Var non c’entra. Non è un errore tecnico ma di valutazione: La Rocca segnala il fuorigioco di Belotti e in questo caso il VAR non può entrare in funzione perché come detto in precedenza il fuorigioco rientrerebbe in quei 4 casi solo se precede il gol. Lì il gioco è stato interrotto prima che nascesse la rete.
Chiaro. Poi, rivedendo l’azione, si è capito che non era stato Rincon a passare palla a Belotti (in off-side) ma un giocatore del Bologna che dunque avrebbe rimesso in gioco l’attaccante granata: svista di Massa. Successivamente Massa ha sbagliato ancora perché ha rimesso il pallone in gioco scodellandolo. In quel caso non andava utilizzato il VAR ma assegnato un normale calcio di punizione.
Però il fuorigioco non c’era… Ma il VAR non è la moviola in campo. I casi presi in considerazione sono chiari.
Qualche dubbio anche sul gol di Dybala in Juve-Cagliari. Forse l’argentino si è sistemato il pallone con il braccio, no? Ecco, l’episodio di Dybala è stato sicuramente rivisto con il VAR. Evidentemente il presunto fallo di mano non era così chiaro; in effetti è stato un episodio complesso, bisogna considerare che solitamente la prospettiva schiaccia il pallone sul corpo. Decisione corretta lasciar proseguire.
Anche l’autogol di Souprayen, sempre sabato, era forse viziato da un fallo. Che ne pensa? Pure questo non mi è sembrato fallo. Normale contatto di gioco.
Forse un errore c’è stato al Mezza. Era da rigore il contatto tra Miranda e Simeone? Sì, credo fosse rigore. Tagliavento ha scelto di non richiedere l’assistenza del VAR e gli arbitri in regia non l’hanno aiutato; sembrava però rigore. La prossima volta forse Tagliavento chiederà per sicurezza l’ausilio del video.
A Crotone è stato invece assegnato un rigore al Milan nei primi minuti. Giusta la decisione di espellere anche Ceccherini, autore del fallo? In questo caso errore dell’arbitro Mariani. Inizialmente l’arbitro di Aprilia concede il rigore ma non espelle l’autore del fallo: la comunicazione con gli arbitri in regia ha evidentemente ricordato che la tripla sanzione (fallo, rigore ed espulsione) in questo caso va applicata. Non sarebbe stata espulsione in presenza di un “fallo onesto”. In questo caso, di fronte a una trattenuta di maglia è giusto espellere.
(Francesco Davide Zaza)