Sarà il match clou di questa 28^ giornata di campionato di Serie A: Inter-Napoli è il posticipo di domenica sera alle 20:45 allo stadio Giuseppe Meazza. Inter che non ha giocato il derby, Napoli sconfitto 4 – 2 al “San Paolo” dalla Roma. Una partita fondamentale per gli azzurri in chiave scudetto ma anche per l’Inter che al di là del successo col Benevento dovrà uscire dal suo periodo di crisi per provare a qualificarsi per la zona Champions. In classifica la squadra di Sarri ha 69 punti, l’Inter 51. Una classica del calcio italiano di cui è spesso stato protagonista Alessandro Altobelli, campione del mondo nel 1982 con l’Italia ai Mondiali in Spagna: Spillo ha vestito la maglia dell’Inter dal 1977 al 1988 e, in esclusiva per IlSussidiario.net, ci ha raccontato i temi caldi di Inter Napoli facendo un punto sulla partita e provando a lasciare un pronostico.
Che partita sarà? Io spero innanzitutto che l’Inter possa tornare dopo un periodo difficile a giocare molto bene. C’è stato il successo col Benevento. Ora sarebbe bello che l’Inter fosse in grado di disputare un ottimo incontro.
Si aspetta finalmente una grande Inter quindi… Nel calcio si vince, si pareggia, si perde e l’Inter avrà davanti una squadra importante come il Napoli. Non so il risultato che verrà fuori, mi aspetto solo una squadra, undici giocatori che diano tutto in campo che giochino col cuore, un Inter che interpreti la partita in questo modo.
Potrebbe essere decisivo il rientro di Icardi? Icardi è uno dei cinque migliori attaccanti del mondo,sarà quindi molto importante la sua presenza col Napoli.
Quali altre cose dovranno funzionare nella squadre nerazzurra? Saranno importanti le fasce, con Perisic e Candreva pronti a supportare il centravanti argentino nel modo giusto, fornirgli i palloni ideali.
Quale sarà la reazione del Napoli dopo la sconfitta con la Roma? Il Napoli è una grande squadra con la seconda difesa del campionato dopo la Juventus. Fino a prima della sconfitta con la Roma aveva subito lo stesso numero di gol della Juventus. Ha un attacco di grande valore. Una squadra che ha perso solo due volte con Juventus e Roma e che in trasferta non ha mai perso e si giocherà tutte le sue chances a Milano.
Partita decisiva per il futuro del Napoli? No, visto che il campionato sarà ancora lungo e ci sarà ancora lo scontro diretto tra Juventus e Napoli.
Chi sarà il trascinatore degli azzurri a San Siro? Potrebbe essere Insigne, lo stesso Mertens, Callejon, Hamsik. Il reparto offensivo del Napoli è di grande valore. Anche in difesa poi ci sono giocatori importanti come Koulibaly e Albiol.
Il duello delle panchine quanto potrebbe contare? Spalletti e Sarri sono due allenatori toscani, di una scuola che ha avuto sempre grandi tecnici. Basta pensare a Allegri, allo stesso Mazzarri. Sono due grandi allenatori. Uno Spalletti che è capace di cambiare il volto alla sua squadra nel corso della partita, che con qualche innesto potrebbe in uno – due anni portare in alto l’Inter. Spalletti che ha fatto bene con tante squadre in diverse squadre del mondo.
E Sarri? Sarri cerca sempre di mettere lo stesso undici in campo, gli stessi giocatori, si affida a un modulo di gioco che non cambia quasi mai. Un Sarri che si sta rivelando un allenatore molto bravo col suo Napoli che sta guidando nel migliore dei modi.
Il suo pronostico su Inter Napoli qual è? Da tifoso interista mi auguro che l’Inter possa vincere. Mi rendo conto però che il Napoli è una grande squadra e sarà una partita aperta a qualsiasi risultato. Speriamo che sia un match spettacolare!
A proposito di Mertens: ultimamente si è parlato molto della sua generosità fuori dal campo… Sì, anch’io sono venuto a conoscenza di questa cosa che Mertens aveva cercato di tenere nascosta. In effetti ci sono altri giocatori che fanno questo senza farsi notare, anch’io quando ha potuto ho fatto una cosa del genere. Mertens resta un esempio di qualcosa di bello, di qualcosa di gratuito che si fa lontano dal mondo del calcio per aiutare situazioni, persone in difficoltà.
Sarà anche una giornata vissuta nel ricordo di Davide Astori… Provo tanta tristezza per la sua scomparsa, ma c’è tristezza da parte di tutti, nel mondo del calcio e non solo. Personalmente non lo conoscevo.; non posso che stringermi attorno anche alla sua famiglia. Purtroppo la scomparsa di Astori mi ha ricordato quella di Scirea in Polonia: era mio compagno di squadra ai Mondiali. Provai tanta tristezza anche allora, una cosa che non potrò mai dimenticare.
(Franco Vittadini)