Tappa di grande importanza la sesta frazione del Giro d’Italia, che ha portato i corridori da Caltanissetta all’Etna. Ha vinto il corridore colombiano Esteban Chaves davanti al suo compagno di squadra inglese Simon Yates, che ha conquistato la maglia rosa. Chaves dopo una fuga da lontano ha resistito fino alla fine e ha conquistato questa vittoria. A 26 secondi il gruppo dei migliori con Pinot e Pozzovivo che sono apparsi in grande forma durante la corsa e Froome e Aru che hanno mostrato qualche segno di cedimento ma hanno resistito. La classifica quindi ora vede Yates davanti a Tom Dumoulin a 16 secondi, Chaves terzo a 26 secondi. Per parlare della tappa di oggi abbiamo sentito l’ex corridore Francesco Casagrande, secondo al Giro del 2000; eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Come giudica la tappa di oggi col finale sull’Etna? Una bella tappa con un finale molto spettacolare, una corsa molto interessante. Per Chaves è stato un successo meritato, è partito all’inizio della tappa insieme a molti altri fuggitivi, poi è stato raggiunto solamente da Yates.
Chaves potrebbe lottare per la vittoria finale al Giro? Penso proprio che possa avere le qualità per andare sul podio e anche vincere il Giro.
Che dire invece di Yates, nuova maglia rosa, la sua azione è stata da campione… Ha fatto veramente una grande azione: è giovane e non potrà che migliorare in futuro.
L’alleanza Chaves-Yates quanto potrebbe contare nell’economia del Giro? Molto, perché alleandosi tra di loro potrebbero mettere in difficoltà gli avversari e tentare di vincere questo Giro.
Come ha visto Froome? Magari ha fatto un po’ di fatica, ma finora ha corso poco. Pensa che possa migliorare nell’ultima parte del Giro.
Cosa sta succedendo invece ad Aru? Niente di speciale, vale il discorso fatto per Froome: Aru non è ancora in grande condizione. Potrebbe esserlo per l’ultima settimana, quella decisiva del Giro. Lì potrebbe giocarsi le sue chance di vittoria.
Pinot e Pozzovivo invece sono già in forma: che ruolo avranno? Hanno fatto una buona tappa, hanno giocato le loro chance fino in fondo e hanno dimostrato di esserci, confermando di poter dire la loro sul risultato finale del Giro. (Franco Vittadini)