Vincenzo Nibali ha vinto la Tirreno-Adriatico 2013, edizione numero 48 della Corsa dei Due Mari. Per il corridore siciliano dell’Astana la certezza del successo è arrivata al termine della cronometro disputata oggi a San Benedetto del Tronto di 9,2 km, settima e ultima tappa della corsa. La vittoria di tappa è andata al campione del Mondo della specialità, il tedesco Tony Martin, che ha rispettato i pronostici della vigilia chiudendo la prova con il tempo di 10’25”. Ennesima firma di lusso su questa Tirreno-Adriatico, in cui tutte le tappe sono state vinte da grandi nomi del ciclismo mondiale. Splendido secondo posto per Adriano Malori, che conferma di essere il miglior talento italiano per le gare contro il tempo, poi troviamo il costaricano Andrey Amador in terza posizione e Fabian Cancellara – l’altro grande favorito della vigilia – quarto, risultato che per lo svizzero non può essere considerato soddisfacente. Nibali invece ha perso 11” da Chris Froome, ma ha conservato il primato con un buon margine di 23 secondi e ha suggellato il suo secondo trionfo consecutivo nella corsa organizzata dalla Rcs. Una vittoria che vale ancora di più rispetto a quella ottenuta nel 2012, perché sulla carta Vincenzo ci arrivava in una condizione peggiore rispetto a 12 mesi fa avendo puntato tutto sul Giro d’Italia che scatterà fra quasi due mesi. Invece, lo Squalo ha compiuto una grande impresa ieri nella tappa di Porto Sant’Elpidio e in questo modo si è messo dietro tutti gli altri grandi campioni che hanno dato vita alla Tirreno-Adriatico probabilmente più bella di sempre. Piccola consolazione per Alberto Contador, che oggi è riuscito a scavalcare Joaquin Rodriguez e a conquistare il podio in classifica generale, con un solo secondo di vantaggio sul polacco Michal Kwiatkowski, che a sua volta è riuscito a scavalcare Rodriguez per un altro secondo. Dunque, lo spagnolo della Katusha ha perso ben due posizioni per due soli secondi. La vittoria di Nibali fa molto bene al ciclismo italiano, ed è anche un successo del ciclismo “antico”, fantasioso e d’attacco, sul ciclismo “a tavolino” del team Sky, ancora una volta eccezionale ma stavolta non invulnerabile. Il podio Nibali-Froome-Contador è davvero di livello superbo, e solo il vincitore era soddisfatto nella cerimonia di premiazione: gli altri due non erano sul gradino che avrebbero voluto…
Per il resto, questa corsa ha detto moltissime cose: l’ennesima dimostrazione del talento sconfinato di Peter Sagan, capace di vincere sia in un arrivo in volata sia in una tappa durissima come quella di ieri; il dominio di Joaquin Rodriguez sugli arrivi caratterizzati da strappi brevi e durissimi; il ritorno a grandi livelli di Damiano Cunego, premiato con la maglia verde di miglior scalatore per i suoi attacchi da lontano; la vittoria di Matthew Goss nella prima volata, messaggio chiaro dall’australiano che ha già vinto una Milano-Sanremo, mentre Mark Cavendish e la sua Omega-QuickStep hanno vinto la cronosquadre del primo giorno. Si conclude qui una settimana di grande ciclismo, e il Re dei Due Mari è ancora una volta lo Squalo. Come avrebbe potuto essere diversamente?
(Mauro Mantegazza)