Nel regno di Messi non può che essere il sovrano a dettar legge: con una prova di forza personale, a rispondere ancora una volta con qualche ora di ritardo al rivale Cristiano Ronaldo, la ‘Pulga’ schianta i rivali cittadini e regionali dell’Espanyol e riporta il Barça a meno 2 dalla capolista Real, contro-sorpassando l’Atletico Madrid. Fantastico l’1-1, con sinistro chirurgico all’angolino; da sogno il 2-1, con tunnel contro le leggi della fisica e destro vincente. Ad annullare un vantaggio a sorpresa, quello di Sergio Garcia, che aveva postato avanti gli ospiti. A referto, oltre (ancora) a Messi, anche Piquè e Pedro.
Non inganni totalmente il punteggio: il primo tempo, fino alla zampata di Messi, era stato insufficiente. E la rumba inizia solo quando il campione, il giocatore più forte del mondo, cambia ritmi e scenografie.
Primo tempo ben oltre la sufficienza, il voto totale non è 5 o inferiore perchè davanti a Messi quando è in queste condizioni fantascientifiche sono solo 2 o 3 squadre in tutto il pianeta a reggere l’impatto.
Un paio di contatti in area potevano ingannarlo, soprattutto per “colpa” del solito Neymar volante. Prova di buona personalità
Possesso di palla contro ripartenze letali, il tutto rivisto e “rigustato” in salsa-Messi. Il primo tempo (voto 6) di Barcellona-Espanyol, derby di Catalunya, è prima acceso dal vantaggio a freddo degli ospiti e poi corretto dall’acqua fresca (per il Barça) versata dal fuoriclasse argentino sul fuoco del match. Man of the match, per la tecnica sempre meravigliosa, è proprio Messi (voto 7), almeno per ora. Pur non stupendo più con movenze aliene ed essendo ad “appena” 11 gol in 14 giornate, la ‘Pulga’ scuote la traversa affilando il mancino e poi lo adopera nella maniera più educata possibile, cogliendo l’angolino basso alla destra del portiere, allo scadere. Coprendo i limiti sui quali Luis Enrique (voto 5) deve iniziare a lavorare con più verve. Per gli ospiti oltre a Sergio Garcia (voto 6,5) che segna ma sbaglia anche un gol quasi fatto, da segnalare la potenza del difensore Eric Bailly (voto 6,5), che di fatto annulla Suarez. E qualche ripartenza pericolosa del centravanti Caicedo (voto 6), quale ad esempio quella che porta al vantaggio, dopo contrasto vinto con Piquè (voto 5), inguardabile.
Una squadra con questi nomi e questa forza offensiva non può tramutarsi in un gigante alla Polifemo, con un solo occhio ed un solo tiro in porta in 45′ E’ l’unico a giocare in maniera che almeno si avvicina al suo valore. Il gol è una perla da guardare e riguardare Perde il pallone che porta allo 0-1 di Sergio Garcia ed in ogni occasione di contrattacco veloce degli ospiti va in affanno Gioco tutt’altro che spettacolare ma che si adatta pragmaticamente al Barcellona: venendo al Camp Nou bisogna giocare così e Sergio Gonzalez lo sa Avesse approfittato anche della seconda grande occasione che gli capita, sarebbe stato da epica del derby. Si ferma al 50% Cerca di opporsi con lavoro oscuro al possesso palla del Barcellona ma non si vede praticamente mai. Il suo è un ruolo fondamentale quando ti devi opporre al possesso palla continuo dei blaugrana, potrebbe dare qualcosa in più. (Luca Brivio)
Barcellona
Ipnotizza Sergio Garcia, sullo 0-1, bloccando un pallone fondamentale per le dinamiche di punteggio. E’ più demerito della punta che merito suo, ma quello che conta è esserci
Le voci su una possibile partenza a fine anno e qualche fischio del pubblico nella prima parte del match fanno capire che non è più “quel” Dani Alves, miglior terzino del mondo per un paio di stagioni
Malissimo il primo tempo, il gol dell’Espanyol è colpa sua. Poi corregge il tiro, ringraziando i voleri di sua maestà Messi e segnando anche il gol del 3-1
E’ sempre e comunque il migliore della retroguardia. Ma quando gli avversari ripartono nel primo tempo trema un pò anche lui
Meglio lui di Dani Alves, cercato spesso da Messi nei momenti più difficili. Punto di riferimento per le offensive blaugrana a sinistra
Il Professore del Barça tocca quota 30 presenze nei derby di Catalunya. E dalla sua cattedra guida, con un pizzico di lentezza (in aumento), la manovra dei suoi
Il suo ruolo, in partite come queste, è molto rischioso. Le ripartenze veloci dei biancoblu lo trovano spesso impreparato. Non una delle sue prove migliori
Precisione totale nei passaggi, anche perchè non inventa nulla e spesso appoggia o cambia lato in orizzontale. Dovrebbe dare più ricambio a Messi in sede di invenzioni verticali
E’ la notizia peggiore per Luis Enrique: completamente avulso all’orchestra-Barça
Extraterrestre, come al solito. Anche in un periodo della sua carriera in cui paga dazio a Cristian Ronaldo come espressione generale di forza, ha numeri e spunti da fenomeno assoluto. Un piacere per tutti gli amanti del bel calcio
Non bastano le piroette e i saltelli da giocoliere. Se non fosse per Messi e se il Barcellona aspettasse le sue giocate risolutive, saremmo ancora seduti belli comodi sugli spalti del Camp Nou
( Rientra dopo oltre un mese, test buono per mettere minuti nelle gambe in vista di mercoledì)
( Segna ancora nel derby, confermando che l’Espanyol è – assieme al Rayo – la sua vittima preferita in assoluto)
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All.LUIS ENRIQUE 5,5: La decide, totalmente, Messi. Manca lo spunto, anche tattico, che “Lucho” può dare. Passando obbligatoriamente da un ruolo da trovare a Suarez, (per ora) spreco da 80 milioni.
Espanyol
Non particolarmente colpevole su nessun gol, perde sicurezza con il passare dei minuti e chiude sommerso dalle offensive blaugrana
Anche lui travolto con il passare dei minuti, non aveva demeritato invece fino al 45′
Ossessionato dalla ‘Pulce’, parte in spedizione punitiva quando la partita è ormai finita, tentando la strada della giustizia privata. Fallo giustificabile umanamente ma che trasuda frustrazione
Sembra l’elemento più affidabile della retroguardia ed ha una forza fisica impressionante
Bloccato come terzino basso ha buon gioco nel primo tempo, come la maggior parte dei compagni; poi annega nelle onde dell’attacco del Barça
Già nei primi 45′ ci era parso il meno presente. Figuratevi 4 gol e innumerevoli imbucate di Messi dopo…
Oltre a Sergio Garcia, anche lui, sullo 0-1, avrebbe la possibilità di segnare il raddoppio. Detto al 90′, sul 5-1, pare incredibile
Vivace sulla sinistra, tra i centrocampisti è quello che lascia l’impressione migliore quando si tratta di provare a impensierire il Barcellona
Per lui, cresciuto nelle giovanili del Real, c’è aria di Clasico. Se vuole arrivarci davvero, un giorno, deve imparare l’arte della praticità e dell’utilità tattica
Lo avevamo indicato come migliore dei suoi, grazie al sigillo (che mancava all’Espanyol in un derby, al Camp Nou, dal 2009) di inizio match. Poi pochissimo altro, ad esempio lo spreco gigantesco dello 0-2
Si inventa l’azione del gol ospite e poi lotta con decisione. Mancano però soluzioni e pericolosità in area di rigore
( Entra nel momento peggiore, quando il Maestro ha appena impugnato la bacchetta. Magica.)
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All.SERGIO G. SORIANO 5,5: Aveva arginato il Barcellona e si meritava molto di più. Le partite però durano 90 minuti e soprattutto, purtroppo per lui, Messi gioca nel Barça.
(Luca Brivio)