La doppietta firmata da Mario Matt e Marcel Hirscher nello slalom maschile conferma per l’Austria il ruolo di super potenza dello sci, anche se è presumibile pensare che Hirscher non sarà del tutto soddisfatto per avere mancato l’oro. Il titolo invece sigilla la straordinaria carriera del veterano Matt, già due volte campione del Mondo, la prima nell’ormai lontanissimo 2001, e vincitore di quindici gare di Coppa del Mondo dal 2000 ad oggi. Matt però non era mai salito su un podio olimpico, vuoto colmato oggi nel migliore dei modi. Il terzo posto invece appartiene al futuro: il bronzo è andato al norvegese Henrik Kristoffersen, classe 1994. Per l’Italia arriva l’ennesimo quarto posto, che ormai non fa più nemmeno notizia. Il ‘legno’ tocca stavolta al fassano Stefano Gross, che resta giù dal podio per 5/100.
La Russia ha appena vinto la staffetta 4×7,5 km maschile di biathlon, e con questo oro ha scavalcato la Norvegia al primo posto del medagliere. Sarebbe una soddisfazione enorme per i padroni di casa, anche se ormai tutto si deciderà solamente in extremis. Quello che è certo – invece – è che l’Olanda è la dominatrice assoluta del pattinaggio di velocità. Il sigillo finale è arrivato oggi, con i successi nell’inseguimento a squadre sia in campo maschile sia in quello femminile. In questo modo gli olandesi sono clamorosamente quinti nel medagliere pur avendo raccolto medaglie praticamente in un solo sport…
Trionfo Norvegia nello sci di fondo, la Russia risponde nello snowboard e al momento sono loro a duellare in vetta al medagliere di Sochi 2014. Dunque: nella 30 km femminile di sci di fondo ecco che Marit Bjoergen scrive una nuova pagina della sua leggendaria storia e va a precedere le connazionali Therese Johaug e Kristin Stoermer Steira in una gara letteralmente dominata dalle norvegesi. Per la Bjoergen è il sesto oro e la decima medaglia ai Giochi: bastano i numeri per descrivere la grandezza di questa fondista. Norvegia dunque in fuga, ma ecco la risposta di Vic Wild dallo slalom parallelo dello snowboard: americano, Wild non sa nemmeno una parola di russo ma corre per la Nazione di casa a questi Giochi per matrimonio. La Federazione americana non credeva in lui, e la risposta sono stati i due ori vinti prima in gigante e oggi in slalom. Nella stessa gara femminile gioia invece per l’Austria grazie alla medaglia d’oro di Julia Dujmovits, mentre all’Italia resta solamente l’amarezza per il doppio quarto posto di Corinna Boccacini ed Aaron March. Per loro buone prestazioni, ma la lista dei ‘legni’ ormai è impressionante…
E’ una lotta serratissima quella nel medagliere delle Olimpiadi invernali Sochi 2014. Mancano due giorni di gara; i titoli da assegnare sono sempre meno, e dunque si riduce drasticamente a pochi Paesi la lotta per la vittoria finale. Nella quale non c’è l’Italia: lo sapevamo, possiamo essere contenti per aver portato a casa – finora – tre medaglie in più rispetto a Vancouver 2010, ma stona quello 0 nella casella degli ori che ci tiene al ventiduesimo posto, pur avendo vinto in totale più medaglie di altre nazioni che ci stanno davanti (Slovacchia, Ucraina, Gran Bretagna, Finlandia, Giappone, Corea del Sud, Polonia e Bielorussia). Comunque: per il primo posto sembra se la giochino in quattro. La Norvegia ha 10 ori: dovesse portare a casa l’undicesimo dallo slalom speciale maschile, con Henrik Kristoffersen, avrebbe quasi la vittoria in tasca. Dietro risale il Canada cui manca, potenzialmente, l’oro nell’hockey su ghiaccio maschile; e gli Stati Uniti che hanno trionfato come da pronostico con Mikaela Shiffrin nello slalom speciale femminile ma forse non hanno più risorse. A conti fatti però è la Norvegia ad avere i match point a disposizione: mancano due gare di sci nordico, e possiamo pensare che possa anche arrivare un en plein. Attenzione infine alla quarta potenziale vincitrice e cioè la Russia, che nell’incredibile giornata di short track ha portato a casa altri due ori (spinta come al solito da Victor An) e adesso è seconda: ha gli stessi argenti del Canada ma due bronzi in più, dunque può anche essere che alla fine la Federazione ce la faccia a vincere i Giochi casalinghi.
Rank | Country | Gold | Silver | Bronze | Total |
1 | Russian Fed. | 11 | 10 | 8 | 29 |
2 | Norway | 11 | 5 | 10 | 26 |
3 | Canada | 9 | 10 | 5 | 24 |
4 | United States | 9 | 7 | 11 | 27 |
5 | Netherlands | 8 | 7 | 9 | 24 |
6 | Germany | 8 | 6 | 5 | 19 |
7 | Switzerland | 6 | 3 | 2 | 11 |
8 | Belarus | 5 | 0 | 1 | 6 |
9 | Austria | 4 | 8 | 5 | 17 |
10 | France | 4 | 4 | 7 | 15 |
11 | Poland | 4 | 1 | 1 | 6 |
12 | China | 3 | 4 | 2 | 9 |
13 | Korea | 3 | 3 | 2 | 8 |
14 | Sweden | 2 | 6 | 6 | 14 |
15 | Czech Republic | 2 | 4 | 2 | 8 |
16 | Slovenia | 2 | 2 | 4 | 8 |
17 | Japan | 1 | 4 | 3 | 8 |
18 | Finland | 1 | 3 | 0 | 4 |
19 | Great Britain | 1 | 1 | 2 | 4 |
20 | Ukraine | 1 | 0 | 1 | 2 |
21 | Slovakia | 1 | 0 | 0 | 1 |
22 | Italy | 0 | 2 | 6 | 8 |
23 | Australia | 0 | 2 | 1 | 3 |
24 | Latvia | 0 | 1 | 2 | 3 |
25 | Croatia | 0 | 1 | 0 | 1 |
26 | Kazakhstan | 0 | 0 | 1 | 1 |
1. Marit Bjoergen (Nor) 1h11’05″2
2. Therese Johaug (Nor) a 2″6
3. Kristin Stoermer Steira (Nor) a 23″6
1. Julia Dujmovits (Aut)
2. Anke Karstens (Ger)
3. Amelie Kober (Ger)
1. Vic Wild (Rus)
2. Zan Kosir (Slo)
3. Benjamin Karl (Aut)
1. Olanda (Blokhuijsen-Kramer-Verweij) 3’37″71
2. Corea del Sud (Joo-Kim-Lee) 3’40″85
3. Polonia (Brodka-Niedzwiedzki-Szymanski) 3’41″94*
1. Olanda (Leenstra-Ter Mors-Van Beek-Wust) 2’58″05
2. Polonia (Bachleda-Curus, Czerwonka, Wozniak, Zlotkowska) 3’05″55
3. Russia (Graf, Lobysheva, Shikhova, Skokova) 2’59″73*
1. Russia (Volkov, Ustyugov, Malyshko, Shipulin) 1h12’15″9
2. Germania (Lesser, Boehm, Peiffer, Schempp) 1h12’19″4
3. Austria (Sumann, Mesotitsch, Eder, Landertringer) 1h12’45″7
1. Mario Matt (Aut) 1’41″84
2. Marcel Hirscher (Aut) a 28/100
3. Henrik Kristoffersen (Nor) a 83/100
* Finale terzo posto