La Fiorentina non perde la concentrazione dopo aver centrato il primo posto in Europa League e batte 3-0 il Bologna. Partita senza storia quella del Franchi, chiusa nella prima mezz’ora e poi amministrata dai viola, con tanto di terza rete che pesa come un macigno sulle velleità dei felsinei. Che confermano Stefano Pioli in panchina, almeno fino alla sosta: la partita contro il Genoa rischia di essere un crocevia fondamentale per il tecnico, e per una squadra che paga anche un calendario non felicissimo. Poco da segnalare. La Fiorentina fa spettacolo inizialmente, segna due gol e poi non ha nessun interesse nell’aumentare il ritmo. Dal canto suo il Bologna non reagisce, così la gara si trasforma in un lento trascorrere dei minuti in attesa del fischio finale. Certo l’avversario odierno ha mostrato poco, ma intanto i viola hanno vinto subito la partita, segnando alle prime occasioni e poi amministrando da grande squadra. La nota positiva arriva comunque dalla difesa: sotto accusa per le troppe distrazioni, oggi ha risposto concedendo praticamente mezza palla gol, sulla quale Neto, lui per primo nell’occhio del ciclone, ha risposto bene. Montella si gode il momento, e aspetta il ritorno di Mario Gomez. Pioli aveva chiesto attenzione e mentalità: non ha avuto nessuna delle due, e così la sua squadra è affondata subito, incapace di reagire. Non è stato tracollo solo perchè la Fiorentina non ha infierito più di tanto, ma a cominciare dalla prossima partita servirà una decisa sterzata per non peggiorare ulteriormente una situazione già dannatamente complicata. Si adegua al ritmo della partita intervenendo quando necessario e senza forzare alcuna decisione.
Una sola parata, nella ripresa: risponde presente, e tanto basta
Anche lui di fatto non va mai in sofferenza, così si concede qualche sgroppata offensiva a caccia del gol. ()
Ha vissuto giornate più impegnative, dirige comunque il reparto con la solita leadership.
Non c’è bisogno dei suoi sprint per cambiare la gara e spaccarla in due; ciononostante, qualche accelerazione la fa comunque vedere.
Non è Pizarro e si sapeva, ma la sua partita è comunque generosa e con buona qualità.
Partita da compitino: rimane sulla mattonella e contribuisce a rendere fluida la manovra.
Giocatore totale. Segna e manda in porta Rossi. Ha in mano la squadra, e segna il quinto gol in campionato: se tiene queste medie, diventa illegale.
Incide poco sulla partita, forse l’unica nota poco positiva per Montella.
Finalmente lo sloveno. Nel suo ruolo dimostra di essere giocatore di valore, come mostra in occasione del gol: potrebbe diventare prezioso per la seconda parte di stagione.
( Poco da fare, perchè quando entra lui la partita è in ghiaccio. Si adegua al ritmo)
Prima l’assist, poi il gol. Fanno tredici in campionato: può sforare i 25, anche se con il rientro di Mario Gomez forse Montella gli concederà un po’ di riposo. Per ora, imprescindibile.
(Pochi minuti, ma abbatte Natali con una gomitata da rosso. Graziato dall’arbitro)
Non ci fosse lui, per il Bologna sarebbe un’imbarcata. Salva più volte il risultato, ma è comunque inutile.
Dovrebbe approfittare maggiormente dell’immobilismo di Vargas, e invece è più fermo di lui.
( Occasione sprecata: entra per la rimonta, ma è impalpabile)
Si dimostra inadeguato alla velocità degli avversari: gli passano da tutte le parti, non riesce mai a contenere.
Idem come sopra: non vede una maglia viola che sia una, il tempo di capire dov’è e il Bologna è sotto di due gol.
Dura la vita contro Cuadrado: tutto sommato non crolla, ma certo non è in grado di fermare il colombiano.
Mediano di contenimento, non contiene e così gli avversari banchettano nella trequarti avversaria.
Partita pessima, non azzecca un passaggio e non fa nemmeno filtro. ()
Quantomeno corre, e non è certo scontato nel Bologna di oggi; le giocate però gli riescono raramente.
( Il meno peggio, mandato in campo a inizio ripresa non fa danni e anzi fa quasi la sua degna figura)
Ci si aspettava che a un certo punto prendesse in mano la squadra: cosa non avvenuta, così il Bologna non è mai riuscito a cambiare passo.
Votato a inserimenti e folate offensive, non si trova a suo agio in una partita nella quale deve sostanzialmente coprire il campo.
Subito un’occasione per segnare: mancata quella, si spegne come tutta la squadra.
Marcatori: 13′ Ilicic, 30′ Borja Valero, 64′ Rossi (F)
Neto; Tomovic (82′ Compper), Gonzalo Rodriguez, Savic; Aquilani, Borja Valero, Fernandez, Cuadrado, J. Vargas; Ilicic (61′ Joaquin); G. Rossi (77′ Rebic). A disp: Munua, Roncaglia, Pasqual, Alonso, Bakic, Olivera, Wolski, Pizarro, Matos. All: Montella
Curci; Garics (46′ Bianchi), Antonsson, Natali, Morleo; Pazienza, Khrin (74′ Della Rocca); P. Kone, Diamanti, Diego Laxalt (46′ Mantovani); Cristaldo. A disp.: Agliardi, Stojanovic, J. Crespo, M. Cech, Radakovic, Yaisien, Christodoulopoulos, Moscardelli, Acquafresca. All.: Pioli
Arbitro: Russo