Tappa che doveva essere interlocutoria oggi al Giro d’Italia, ed invece la Longarone-Tarvisio di 134 km ha riservato forti emozioni. Arrivo in volata doveva essere ed in effetti è stata, e come al solito ha vinto il fenomeno Mark Cavendish, che ha così tagliato il traguardo delle cento vittorie in carriera. Le notizie previste sono però finite qui. La giornata verrà ricordata per la grande pioggia, per la coraggiosa fuga di cinque corridori (Felline, Belkov, De Backer, Marcato e Lammertink), che sono pure caduti ed infine hanno dovuto assaggiare la beffa di essere ripresi dal gruppo lanciato a grande velocità a meno di un chilometro dall’arrivo, ma soprattutto per la crisi di Bradley Wiggins, messo in grossa difficoltà da una probabile infezione polmonare. Al di là di quale sia la diagnosi esatta dei problemi che affliggono fisicamente il capitano del Team Sky, appare evidente che il vincitore del Tour 2012 non sta bene. In nessun altro modo altrimenti si potrebbe spiegare un ritardo di 3’17” dal gruppo dei migliori in una tappa breve e praticamente per intero pianeggiante. La salitella di Santa Maria della Vittoria (nome che per Sir Bradley risulterà tristemente ironico) è il capolinea alle sue ambizioni di successo finale, ormai il capitano di Sky sarà il colombiano Rigoberto Uran – attualmente terzo – che infatti (al pari del connazionale Henao) non è stato fatto fermare per aspettare Wiggins. Per il resto non sono da registrare altre novità in classifica generale, con Vincenzo Nibali sempre stabile in maglia rosa per la quinta tappa consecutiva, e con un pericoloso rivale in meno. Per quanto riguarda le classifiche delle altre maglie, bisogna evidenziare che con il successo di oggi Cavendish ha scavalcato Cadel Evans al comando della classifica a punti, dunque domani mattina la maglia rossa sarà sulle sue spalle.
Domani è in programma la tredicesima tappa, Busseto-Cherasco di 254 km, la frazione più lunga di questo Giro, quasi interamente pianeggiante ma con una salita nel finale che potrebbe regalare sorprese e complicare la vita ai velocisti. La partenza sarà dalla casa natale di Giuseppe Verdi, nel bicentenario della nascita del compositore.
1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) in 46h28’14”
2. Cadel EVANS (Aus, Bmc) a 41”
3. Rigoberto URAN (Col, Sky) a 2’04”
4. Robert GESINK (Ola, Blanco) a 2’12”
5. Michele SCARPONI (Ita, Lampre-Merida) a 2’13”
6. Mauro SANTAMBROGIO (Ita, Vini Fantini-Selle Italia) a 2’55”
7. Przemyslaw NIEMIEC (Pol, Lampre-Merida) a 3’35”
8. Benat INTXAUSTI (Spa, Movistar) a 4’05”
9. Domenico POZZOVIVO (Ita, Ag2R) a 4’17”
10. Rafal MAJKA (Pol, Saxo-Tinkoff) a 4’21”
1. CAVENDISH (Gbr) 83; 2. Evans (Aus) 73; 3. Viviani (Ita) 60.
1. PIRAZZI (Ita) 46; 2. Rodriguez (Ven) 26; 3. Chalapud (Col) 23.
1. MAJKA (Pol) in 46h32’35”; 2. Betancur (Col) a 1’05”; 3. Keldermann (Ola) a 4’34”.
(Mauro Mantegazza)