Una buona Italia sfata il tabù Polonia e manda importanti segnali in vista dei prossimi europei. Mattatore di giornata SuperMario Balotelli, autore di una splendida rete e di una prestazione di altissimo livello che lo rilancia agli occhi della critica dopo un periodo caratterizzato prevalentemente dalle sue scorribande lontano dal terreno di gioco.
Nonostante il risultato tondo che ben rispecchia l’andamento della gara, l’avvio di partita è tutt’altro che facile. Gli uomini di Smuda, ben disposti sul terreno di gioco, disputano una prima fase di gara estremamente convincente. La distanza tra i reparti polacchi è infatti minima e gli azzurri incontrano non pochi grattacapi nell’uscire dall’asfissiante pressing predisposto dai padroni di casa. Ranocchia e Chiellini devono spesso fare i conti con la verve di Lewandowski che, almeno nei primi minuti, crea qualche grattacapo alla retroguardia italiana. L’episodio che taglia in due la gara arriva però alla mezz’ora. Marchisio è lestissimo nel recuperare un buon pallone sulla trequarti polacca ed affidarlo a Balotelli. SuperMario raccoglie l’invito del centrocampista juventino e, senza tremare di fronte alle pressioni, disegna una parabola beffarda dai 30 metri che ben evidenzia il difetto di posizione del giovane Szczesny, troppo fuori dai pali al momento del tiro. Uno a zero per gli uomini di Prandelli e prima rete di Balotelli con la nazionale maggiore, una marcatura che galvanizza il colored italiano e permette alla troupe azzurra di rientrare negli spogliatoi con un risicato vantaggio.
Al rientro dagli spogliatoi la gara è già chiusa. La Polonia di Smuda ha la lingua di fuori e il morale sotto i tacchi. La reazione sta infatti solo nel nervosismo con il quale i polacchi si ripresentano sul terreno di gioco. Un nervosismo dal quale nasce un inizio di ripresa estremamente spezzettato e avaro di spunti. Si scivola così quasi senza notarlo sino al minuto quattordici, quando Balotelli (sempre lui), lavora un buon pallone sull’out mancino e dalla trequarti lascia partire un fendente rasoterra verso l’area di rigore. Nella sedici metri polacca Pepe prima e Pazzini poi tagliano in maniera perfetta, con l’attaccante interista (partito in posizione di offside) decisivo nella deviazione sotto rete che trova ancora una volta l’incertezza dell’estremo difensore polacco Szczesny (sicuramente non nella sua giornata migliore). Inizia a questo punta la tipica girandola di cambi propria di un test amichevole. Escono molti dei protagonisti dell’incontro e la spettacolarità della partita ne risente. La Polonia prova a raccogliere le ultime energie alla ricerca del gol che riaprirebbe l’incontro ed ha la grande occasione a cinque dal termine, con Ranocchia che stende Lewandowski in area concedendo un rigore che appare comunque generoso. Dal dischetto si presenta Blaszczykowsky che regala gloria anche a Capitan Buffon, il tiro dal dischetto del giocatore polacco è infatti fiacco e semplice per il numero 1 azzurro che blocca e spegne i sogni di gloria dei padroni di casa, mantenendo ancora una volta inviolata la propria rete.
Il Tabellino
Polonia (4-2-3-1): Szczesny; Piszczek, Perquis (23′ st Wasilewski), Glowacki, Wawrzyniak; Polanski (20′ st Matuszczyk), Murawski (35′ st Dudka); Blaszczykowski, Obraniak (11′ st Brozek), Peszko (20′ st Mierzejewski); Lewandowski. A disp.: Fabianski, Jodlowiec, Komorowski, Wojtkowiak, Gol, Rybus. All.: Smuda
Italia (4-3-1-2): Buffon; Abate, Ranocchia, Chiellini, Criscito (31 st Ogbonna); De Rossi (1′ st Pepe), Pirlo (1′ st Thiago Motta), Marchisio (17′ st Matri); Montolivo (17′ st Nocerino); Balotelli, Pazzini (17′ st Aquilani). A disp.: Sirigu, De Sanctis, Maggio, Balzaretti, Osvaldo. All.: Prandelli
Arbitro:Duhamel. (Francia)
Marcatori: 30′ Balotelli (I), 15 st Pazzini (I).
Ammoniti: Polanski (P), Ogbonna (I).
Polonia
Szczesny 5: Due errori sulle reti azzurre. Prima è troppo fuori dai pali in occasione del gol di Balotelli, poi si lascia scivolare il pallone sotto le gambe in occasione del raddoppio di Pazzini. A poco serve il miracolo su Matri al termine della gara.
Piszczek 6: Favorito da un Criscito in affanno regala un buon primo tempo con tanta corsa e spinta ma poca concretezza. (Dal 23’st Wasilewski sv)
Perquis 5.5: Rognoso e arcigno lotta per quel che può ma soffre e non poco l’attacco azzurro.
Glowaski 5.5: Stesso discorso fatto per il suo compagno di reparto. Sopperisce con un po’ di grinta ma non sempre basta.
Wawrzyniak 5: Sul suo lato si gioca poco. Il suo demerito sta comunque nel poco coraggio e nella scarsa propensione alla fase offensiva.
Polanski 6: Qualche buon inserimento e tanta legna in mezzo al campo, tra i migliori dei suoi. (Dal 20’st Matuszczyk 5.5: Entra a partita praticamente chiusa e non incide).
Murawski 5.5: Non riesce a prendere in mano le chiavi del centrocampo così come predisposto da Smuda. (Dal 35’st Dudka sv)
Blaszczykowski 5: Il rigore sbagliato è solo la punta dell’iceberg di una prestazione sottotono in cui non riesce a brillare.
Obraniak 6: È uno dei protagonisti della partenza lampo polacca. Scivola spesso tra le linee creando qualche grattacapo ai centrali italiani. I maggiori pericoli per gli uomini di Prandelli nascono inoltre da suoi calci piazzati. (Dall’11’st Brozek 5.5: Si nasconde tra i centrali azzurri e non si ritrova più sino al triplice fischio finale).
Peszko 6.5: Grandissimo lavoro di cucitura lì nel mezzo. Il primo a pressare Pirlo e i mediani italiani, ma anche il primo a proporsi in avanti nelle pericolose ripartenze predisposte da Smuda. (Dal 20’st Mierzejewski sv)
Lewandowski 6: Bene nel primo tempo; sparisce nella ripresa dove non viene praticamente mai servito. Nelle uniche mezze palle che gli arrivano nei secondi quarantacinque di gioco sfiora il gol e guadagna un calcio di rigore.
All. Smuda 6: La rete di Balotelli gli scombussola i piani. La preparazione della gara è però ben studiata e lascia intravedere diversi buoni spunti.
Italia
Buffon 6.5: La parata sul rigore cancella un’incertezza in uscita in occasione di un calcio d’angolo nella prima frazione di gioco.
Abate 6: Timido e impacciato in avvio prende fiducia nella ripresa.
Ranocchia 6.5: Spesso decisivo nelle chiusure. La lunga assenza dal terreno di gioco non gli pesa. Sul rigore è un po’ ingenuo ma la decisione dell’arbitro appare comunque eccessiva.
Chiellini 6: Ruvido e poco bello a vedersi ma comunque molto efficace.
Criscito 6: In più di un’occasione è lasciato da solo, preda delle scorribande avversarie. Se la cavicchia senza eccellere. (Dal 31’st Ogbonna sv)
De Rossi 5.5: Non brilla particolarmente. Nel primo tempo il centrocampo polacco gli impedisce di giocare e lo rende praticamente nullo. (Dal 1’st Pepe 6.5: Buono l’impatto con il match).
Pirlo 5.5: Costantemente raddoppiato, se non triplicato, nello spazio stretto non accende mai la luce. Giusto un paio di lanci che confermano, qualora ce ne fosse bisogno, la sua grande visione di gioco. Comunque insufficiente. (Dal 1’st Thiago Motta 6.5: Lasciato più libero dai centrocampisti polacchi ha vita più facile rispetto a Pirlo. Protagonista nel torello finale degli azzurri).
Marchisio 7: Metà del merito in occasione della prima rete è suo. Il più lucido del reparto mediano; prosegue la scia di grandissime prestazioni messe in mostra con la maglia bianconera. (Dal 17’st Matri 5.5: Si muove bene ma sbaglia anche due gol abbastanza grossolani).
Montolivo 6: Partita a doppia faccia. Emblema della sofferenza azzurra nei primi minuti, cresce a dismisura con il passare dei minuti e con il calo dei polacchi. (Dal 17’st Nocerino 6: Svolge con diligenza il suo compitino).
Pazzini 7: Solita certezza. Un pallone pulito ed un gol, anche se viziato da una posizione di fuorigioco difficile da scovare. (Dal 17’st Aquilani 6.5: Qualche buon lancio e tanta tecnica per il possesso palla finale degli azzurri).
Balotelli 8: Protagonista assoluto. La prima rete con la nazionale maggiore, tanto invocata in questi ultimi giorni, è tutto fuorché scontata. Un tiro beffardo dai 30 metri che ben evidenzia le sue qualità. Decisivo anche nel raddoppio firmato Pazzini; in mezzo tanto movimento e la capacità di fare sempre la cosa giusta con i tempi giusti.
All. Prandelli 6.5: Ennesima dimostrazione di carattere dei suoi ragazzi. Su un campo caldo e difficile gli azzurri non si scompongono nemmeno dopo l’avvio difficile e finiscono la gara in scioltezza mostrando un palleggio ed una padronanza delle operazioni che lascia ben sperare.
(Massimiliano de Cesare)