Missione compiuta per la Juventus, che supera gli ottavi di finale della Coppa Italia ed accede ai quarti, in programma il prossimo 22 gennaio contro la vincente di Roma-Sampdoria (sarà ancora sfida secca, senza andata e ritorno). Negli ottavi i bi-campioni d’Italia hanno battuto per 3-0 l’Avellino grazie ai gol di Sebastian Giovinco, Martin Caceres e Fabio Quagliarella, tutti nel primo tempo. La partita ha avuto poca storia, la Juventus ha sbloccato il risultato in fretta e controllato il vantaggio; l’Avellino dal canto suo non ha mai rinunciato a cercare l’azione offensiva, sostenuto da tifosi incredibili che hanno contato dal primo all’ultimo minuto.
Juventus-Avellino in questo secondo tempo ha allentato il ritmo, nonostante i bianconeri non si schiodino dalla metà campo irpina. Nell’Avellino Togni è uscito rilevato da Schiavon, e quando siamo attorno al decimo della ripresa anche Galabiov è prossimo a scendere in campo. Conte ha lanciato qualche occhiata diretta all’area adibita al riscaldamento per controllare se Isla e Lichtsteiner stiano diligentemente compiendo il lavoro preparatorio per la discesa in campo e forse tra poco anche la Juventus cambierà qualcosa. La partita in ogni caso prosegue senza grosse emozioni se non un colpo di testa alto di Quagliarella su corner battuto da Giovinco e poco altro. Bianconeri in pieno controllo e Avellino che non cerca troppo il pressing, puntando forse al solo gol della bandiera. Al 58′ calcio di punizione dal limite concesso ai bianconeri per un fallo su Marchisio, l’esecuzione di Quagliarella pecca però in potenza e precisione rendendola facile preda di Di Masi.
Partita davvero a senso unico questa Juventus-Avellino che trova la terza rete con un bel gol di testa di Fabio Quagliarella (non impeccabile nella circostanza Di Masi a dire il vero) che in anticipo gira sul primo palo colpendo “di cattiveria” un cross morbidissimo partito dal piede vellutato di Sebastian Giovinco.
La Juventus raddoppia contro l’Avellino con un gol di Caceres che con un bellissimo gesto tecnico in spaccata riesce a intervenire su un tiro ancora di Sebastian Giovinco. Grande scelta di tempo di Caceres, ma c’è troppa Juventus per l’Avellino, seppur coraggioso: la partita sembra davvero diretta in un’unica direzione, la goleada bianconera
Juventus-Avellino parte in un clima di grande festa in casa bianconera. La partita diretta dall’arbitro Irrati, comincia subito all’insegna di Quagliarella e compagni, ma l’Avellino (che schiera una delle migliori formazioni possibili pur lasciando in panchina Galabinov) non è compagine da sottovalutare. Juventus aggressiva in questi primi minuti di gioco, ma la coppia d’attacco pare ancora piuttosto slegata dal resto della squadra. Il primo corner della gara (al terzo minuto) è dell’Avellino, lo guadagna Arini – che attraversa un ottimo momento di forma – per la gioia dei quasi cinquemila tifosi campani. I verdi ospiti cercano di metterla molto sulla velocità, anche della circolazione di palla in verticale, mentre la Juventus sfoggia la consueta aggressività, ma sembra in queste fasi iniziali peccare un po’ di una certa scarsità di idee negli ultimi venti metri di campo. L’equilibrio però si rompe al settimo minuto con Giovinco che dopo una azione insistita da parte della Juventus riceve palla da Quagliarella e dal limite dell’area fa partire un tiro a giro splendido che si infila nel sette dove Di Masi non può arrivare
Le formazioni ufficiali della partita di Coppa Italia Juventus-Avellino, valida per gli ottavi di finale della competizione. 30 Storari; 4 M.Caceres, 6 Ogbonna, 13 Peluso; 16 Motta, 20 Padoin, 8 Marchisio, 22 Asamoah, 11 De Ceglie; 12 Giovinco, 27 Quagliarella In panchina: 34 Rubinho, 45 Garcia Tena, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 26 Lichtsteiner, 6 Pogba, 24 Bouy, 33 Isla, 10 Tevez, Llorente Allenatore: Antonio Conte 1 Seculin; 5 Izzo, 26 Peccarisi, 19 Pisacane; 2 Zappacosta, 4 Arini, 14 Togni, 18 Schiavon, 20 Bittante; 16 Galabinov, 10 Castaldo In panchina: 12 Di Masi, 13 De Vito, 3 Angiulli, 8 D’Angelo, 11 Millesi, 17 Herrera, 7 Soncin, 9 Biancolino Allenatore: Massimo Rastelli Arbitro: Irrati (sezione di Pistoia)
Due moduli speculari quelli che si affrontano stasera, e filosofie simili in campo: Antonio Conte e Massimo Rastelli schierano Juventus e Avellino con il 3-5-2, uguale nei numeri e molto vicini come idea di calcio. Che è quella di attaccare sempre e comunque, avendo nei tre centrali dei baluardi in grado di spezzare le trame avversarie. Il gioco si sviluppa sulle fasce, dunque sarà importante vincere i duelli individuali: allargare il campo significa favorire gli inserimenti dei centrocampisti, perciò saranno chiamati a questo lavoro Motta e De Ceglie da una parte, Zappacosta e Millesi dall’altra. Davanti, i due attaccanti dovranno evitare di trovarsi in uno contro uno con i difensori, per questo serviranno anche i costanti movimenti che arrivano dalla linea mediana dove Arini e Marchisio possono risultare determinanti. Cambia qualcosa davanti, se vogliamo: Castaldo-Galabinov è coppia di grande fisico e portata ad occupare l’area di rigore, mentre Quagliarella e Giovinco sono più mobili e preferiscono girare al largo. Naturalmente potrebbe contare il fatto che Conte manda in campo le seconde linee (solo due dei titolarissimi sono in campo, uno se consideriamo Marchisio una riserva in questo momento) mentre Rastelli sceglie più che giustamente la formazione tipo.
Sono quote decisamente interessanti quelle che la Snai propone per Juventus-Avellino. I bianconeri sono ovviamente largamente favoriti: la vittoria interna paga 1,13 mentre quella dell’Avellino un 18 che fa quasi venire voglia di puntare sul colpo grosso irpino. Difficile, ma di sorprese nel calco se ne sono viste eccome. Anche il pareggio (finale ai calci di rigore) è allettante: 7,50. Si prevede una partita con gol: l’Under paga 6 volte la posta in gioco, l’Over solo 1,08. Se andiamo a guardare al risultato parziale e finale, è alta la probabilità che la Juventus sblocchi già nel primo tempo: 1,45 per questa eventualità, mentre il gol decisivo nella ripresa è dato a 4,25. Che gli irpini chiudano avanti il primo tempo per poi perdere è probabilità che vi farebbe guadagnare 20 volte la vostra giocata; tanto, ma mai quando l’incredibile 150 in caso di rimonta dell’Avellino nel secondo tempo. Per la somma dei gol finale, si punta sulla goleada: 2,90 in caso di più di quattro reti, 4,40 se saranno esattamente quattro, mentre paga 30 l’eventualità di uno 0-0. Del resto la vittoria bianconera per 1-0 è data a 9, quella per 3-0 a 11. Se volete potete scommettere su una rete irpina: il 4-1 interno vale 12, mentre se siete temerari e pensate che gli irpini possano fare il colpaccio potete scegliere un classico 1-0 (50) o un più avventato 2-0 (125), mentre sempre a 50 potete scommettere sul 2-1. Magari in rimonta…
Alle 21 di questa sera iniziano gli ottavi di finale di Coppa Italia. Si parte a Torino con Juventus-Avellino: una partita che inizialmente era stata programmata a gennaio, ma che i bianconeri hanno chiesto di spostare per evitare di trovarsi a giocare tre gare ravvicinate con una scomoda trasferta in Sardegna. La Lega Calcio ha accettato la richiesta, mandando però su tutte le furie gli irpini che, reduci dal viaggio in Sicilia per il campionato di Serie B, hanno lamentato una possibile mancanza dell’esodo di massa dei loro tifosi. Per l’Avellino infatti questo turno di Coppa Italia allo Juventus Stadium è un grande lusso: raramente squadre di Serie B arrivano in fondo nella competizione, pur se la nuova formula con le otto grandi della Serie A (le prime classificate della stagione precedente) che entrano in gioco agli ottavi ha reso più facile che avvenga. L’ultimo grande exploit di una formazione “cadetta” avvenne nel 1994: era l’Ancona di Vincenzo Guerini, ottavo in Serie B ma capace di spingersi fino alla finale, pur persa. Il turno è a eliminazione diretta e si gioca in gara secca, in casa della squadra meglio piazzata: si andrà ai tempi supplementari in caso di parità al termine dei novanta minuti regolamentari, e poi eventualmente ai calci di rigore. Sono due i precedenti di Coppa Italia tra Juventus e Avellino; curiosamente, entrambi riguardano il ritorno dei quarti di finale. Nell’aprile del 1981 i bianconeri, già vincenti per 3-1 al Partenio, si imposero per 3-2 con due autoreti; in maglia biancoverde giocava Beniamino Vignola, che sarebbe poi passato dall’altra parte risultando determinante nella vittoria della Coppa delle Coppe. L’altro incrocio arriva nell’aprile del 1988: andata 1-1, ritorno 1-0 con gol di Sergio Brio. In nessuno dei due casi la Juventus vinse poi la coppa (non arrivò nemmeno in finale), mentre l’ultimo precedente in assoluto in questa competizione risale all’agosto del 1995, ma si giocò in Irpinia e vinsero i bianconeri 4-1. In campo c’era anche Antonio Conte. In assoluto i precedenti giocati a Torino sono 12: l’Avellino non ha mai vinto, riuscendo a pareggiare solo in due occasioni. Nel maggio del 1979 fu uno spettacolare 3-3, nel 1984 1-1. I migliori marcatori di questa sfida sono Michel Platini e Pietro Paolo Virdis (tripletta in un 4-0 del gennaio 1982) con tre reti. Tra i doppi ex abbiamo già parlato di Beniamino Vignola: in Irpinia giocò tre stagioni, poi fu in bianconeri per due anni tornandovi ancora per un altro biennio dopo una parentesi in veneto. Con la maglia della Juventus ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea, rappresentando di fatto la prima alternativa a Michel Platini e cercando poi di ereditarne il posto. In quell’Avellino giocava però anche un certo Stefano Tacconi, che per quello che ha fatto in bianconero non ha bisogno di presentazioni. C’è anche Rino Marchesi, con l’Avellino tra il 1978 e il 1980 e poi alla Juventus per altre due stagioni, prendendo in mano una squadra alla fine di un ciclo decennale di successi ma guidandola comunque a un secondo posto.
La Juventus entra dunque in gioco oggi in questa edizione di Coppa Italia. Una manifestazione che ormai è diventata una sorta di maledizione per i bianconeri: l’hanno vinta nove volte e cioè più di qualunque altra squadra (al pari della Roma), ma non festeggia un titolo dal 1994-1995, al primo anno di Marcello Lippi in panchina e quando Antonio Conte era ancora un 25enne alla sua terza stagione con questa maglia. Da allora poi raramente i torinesi si sono spinti fino in fondo nel torneo: hanno giocato solo tre finali nelle seguenti 18 edizioni, perdendole tutte. La prima nel 2002 contro il Parma, poi nel 2004 contro la Lazio (ancora in andata e ritorno), infine nel 2012 contro il Napoli, 0-2 in quella che è risultata essere, in modo beffardo, l’unica sconfitta di una stagione da imbattuti, la prima con Conte allenatore. Lo scorso anno il cammino si è chiuso in semifinale contro la Lazio; forse questo trofeo è l’ultimo nella scala dei valori delle ambizioni juventine per la stagione in corso, ma la decima vittoria è diventata ormai una questione di onore e di principio e dunque ci si proverà fino in fondo, anche se giustamente oggi – considerato l’avversario – andranno in campo molte seconde linee (clicca qui per le probabili formazioni). La partita arriva in un momento agrodolce: in campionato la Juventus ha guadagnato altri due punti sulla Roma (ora è a +5) e ha toccato domenica l’ottava vittoria consecutiva (e senza subire reti), ma dall’altra parte c’è la grande delusione per l’eliminazione al girone della Champions League. L’Avellino per arrivare a questa partita ha superato 1-0 il Monza (gol di Castaldo), poi con lo stesso risultato il Cesena (Galabinov) e infine 2-1 il Frosinone (D’Angelo e Castaldo). Neopromossi in Serie B, gli irpini stanno giocando un grande campionato: fino a oggi hanno perso solo 4 partite (contro Lanciano, Siena, Palermo e Crotone) e occupano la quinta posizione in classifica, in piena corsa playoff e anzi a soli 4 punti dalla vetta. E’ anche vero che la vittoria non arriva dal 17 novembre: il derby campano contro la Juve Stabia (2-1) è stato seguito da una sconfitta e tre pareggi. Massimo Rastelli, alla guida del club dal 2012 (subito promozione), schiera i suoi con un 3-5-2 nel quale brillano gli attaccanti (Galabinov e Castaldo hanno segnato 11 gol in due, 14 se consideriamo tutte le competizioni) e Davide Zappacosta, esterno destro del ’92 in comproprietà con l’Atalanta che fa parte dell’Under 21 di Gigi di Biagio. Stasera sarà lui l’osservato speciale: la Juventus lo segue con molta attenzione. Vedremo dunque se i pronostici saranno rispettati e i bianconeri faranno loro partita e qualificazione; oppure se l’Avellino tirerà fuori orgoglio e onore e, sapendo di non avere nulla da perdere, tirerà fuori la prestazione della vita. Il Trapani è andato vicino al costringere l’Inter ai supplementari: riusciranno gli irpini nell’impresa? Chi passa il turno troverà una tra Roma e Sampdoria, ma se ne riparlerà a gennaio e cioè quando sono in programma le altre sette partite degli ottavi di finale. Non resta allora che dare la parola al campo e vedere come finirà: la diretta di Juventus-Avellino sta per cominciare…
Il tabellino
Marcatori: 7’pt Giovinco, 16’pt M.Caceres, 34’pt Quagliarella
Juventus (3-5-2): Storari; M.Caceres, Ogbonna, Peluso; Motta (37’st Lichtsteiner), Padoin, Marchisio, Asamoah (23’st Bouy), De Ceglie; Quagliarella, Giovinco (37’st Pepe) (Rubinho, Barzagli, Chiellini, Isla, Pogba, Vucinic, Tevez, Llorente). All.Conte.
Avellino (3-5-2): Di Masi; Izzo, Peccarisi, Pisacane; Zappacosta, D’Angelo, Togni (1’st Schiavon), Arini (26’st Angiulli), Millesi; Castaldo (10’st Galabinov), Herrera (Seculin, Fabbro, De Vito, Abero, Bittante, Massimo, Biancolino, Soncin). All.Rastelli.
Arbitro: Irrati (sezione di Pistoia)
Ammoniti: Bouy (J) per gioco scorretto