Tre partite e poi sarà addio. Sembra ormai giunto al capolinea il rapporto tra Leonardo e la panchina rossonera. I motivi di attrito delle ultime ore sono state le parole del patron e Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che aveva attaccatto l’operato del brasiliano. E oggi il tecnico rossonero è intervenuto, alla vigilia della partita che il Milan affronterà domani con la Fiorentina, sulle presunte parole rivoltegli dal patron rossonero durante una cena con alcuni senatori del Pdl, tenutasi a Roma mercoledì sera. «Sì, andrà via – avrebbe detto Berlusconi a Palazzo Grazioli – Il nuovo allenatore? Trattative in corso. Leonardo è stato troppo testardo, la squadra ha giocato male, comunque è una brava persona e un bravo allenatore». Il tecnico alla vigilia del posticipo serale contro la Fiorentina ha affrontato di petto la situazione, cosa che in altre situazioni non era avvenuta.
«Non so cosa ha detto Berlusconi- dice in conferenza stampa – ma, a prescindere da questo, non posso negare che il nostro rapporto è difficile. Siamo molto diversi, forse siamo incompatibili, ma l’importante sono queste tre partite e ci tengo troppo». Parole che sanno di addio, nonostante il vicepresidente Adriano Galliani abbia voluto smentire il possibile addio del suo tecnico.
Leonardo ha infatti voglia di ritornare in Brasile per due motivi: uno affettivo e l’altro professionale. Il primo è legato al fatto che la sua famiglia e i suoi figli abitano lì e Leonardo riesce a vederli pochissime volte durante l’anno. Il secondo è lavorativo. Leonardo dovrebbe infatti accettare le proposte politiche che gli arriveranno dal nuovo governo che si insedierà a ottobre. Per lui un ruolo di primo piano o come ministro dello sport o come responsabile del comitato che dovrà curare i Mondiali e le Olimpiadi.