Milan-Juventus: risultato finale 0-1 grazie al gol di Carlos Tevez. Una partita sofferta dal primo minuto per i rossoneri che non hanno mai avuto occasioni limpidissime di impensierire Buffon, attento l’unica volta che è stato chiamato in causa. La Juventus non ha faticato troppo, gestendosi e arrivando al risultato desiderato sulle folate di classe dei suoi giocatori più rappresentativi: Pogba e Tevez, senza scordare il palo di Marchisio e una prova maiuscola di Pereyra
Risultato che cambia in Milan-Juventus grazie al gol di Carlos Tevez. L’Apache prende di infilata la difesa rossonera anche grazie a un pallone delizioso servito da Pogba e mette alle spalle di Abbiati. Esultanza “alla Totti”, ma con un vero ciuccio per il giocatore argentino
Milan-Juventus non vede ancora nessun cambio nè di giocatori nè di risultato fino ai primi minuti della ripresa. I rossoneri pare abbiano alzato un po’ il baricentro della propria manovra, mentre la Juventus continua a non correre grossi rischi e a gestire la sfera a metà campo. All’undicesimo il Milan va vicino alla segnatura con El Shaarawy che raccoglie un bel cross di De Sciglio e conclude al volo, trovando però la provvidenziale (per la Juventus) deviazione di Asamoah
Milan-Juventus si accende nel finale di tempo, corredato da un'”extended tiem” di tre minuti concesso dall’arbitro. Azioni bellissime in velocità, qualche errore e la buona sorte che ci mette lo zampino (in un senso o nell’altro). Diciamo subito che il Milan sta cercando di non prenderle e che la Juventus sta giocando meglio, anche se non in modo spropositato. Attorno al 40′ la Juventus ha il suo migliro momento prima con Lichtsteiner che semina il panico tra i rossoneri, ma poi non riesce a capitalizzare e poi con il Principino Marchisio che sfodera un tiro dalla distanza che supera Abbiati ma si abbatte sul palo alla sua sinistra. Il Milan sfrutta una bella ripartenza con Menez che va via su un errore di Chiellini, ma poi calcia debolmente su Buffon
Milan-Juventus si sta rivelando una partita molto tattica da parte rossonera, con gli uomini di Allegri che non si fanno prendere dalla foga, ma pressano intelligentemente e gestiscono le energie aspettando il varco giusto senza perdere in reattività sulle ripartenze rossonere. Il primo vero tiro della partita è di Pereyra, al settimo minuto. Tuttavia il sostituto di Vidal non trova la porta e il Milan tira un sospiro di sollievo. Loccasionissima per il Milan arriva solo venti minuti dopo, con Keisuke Honda che svetta di testa indirizzando verso la porta della Juventus un pallone velenosissimo, ma il portierone di Carrara sventa la minaccia. Bella fiammata dei padroni di casa, per il resto controllati senza fatica da Caceres, Bonucci e Chiellini
Squadre in campo per questo Milan-Juventus: mancano ormai pochissimi minuti al fischio d’inizio e allo stadio di San Siro sono state comunicate le formazioni ufficiali. Andiamo dunque a leggere quali uomini scenderanno in campo in questa sfida che vale il primo posto in campionato, anche se solo alla terza giornata: le scelte di Inzaghi e Allegri, entrambi illustri ex della partita. In campo El Shaarawy, panchina per Vidal. MILAN (4-3-3): Abbiati; Abate, Rami, Zapata, De Sciglio; Poli, De Jong, Muntari; Honda, Menez, El Shaarawy. A disp.: Agazzi, Gori, Albertazzi, Armero, Mexes, Zaccardo, Van Ginkel, Bonaventura, Pazzini, Torres, Niang. All. Inzaghi. JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Pereyra, Marchisio, Pogba, Asamoah, Llorente, Tevez. A disp.: Storari, Rubinho, Romulo, Ogbonna, Padoin, Pepe, Vidal, Evra, Mattiello, Coman, Morata, Giovinco. All. Allegri. Ricordiamo che questo Milan-Juventus sarà diretta da Rizzoli, l’arbitro che ha onorato i colori azzurri dirigendo la finale degli ultimi mondiali
Sempre più vicino il fischio d’inizio di Milan-Juventus, partita che sarà diretta dall’arbitro Rizzoli e big-match della terza giornata di Serie A. Naturalmente a San Siro ci sarà il pubblico delle grandi occasioni e l’auspicio è che tutto vada bene anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. Di certo non ci sarà nessun problema se tutti i tifosi si comporteranno come un gruppo di amici arrivati dalla Svizzera per vedere questa partitissima: magliette del Milan oppure della Juventus a seconda della squadra tifata, ma tutti abbracciati nell’immancabile foto davanti al Duomo di Milano, pubblicata su Twitter dalla Lega Serie A con il messaggio Questo è il calcio che vogliamo.
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Mancano pochi minuti a Milan-Juventus, il big-match della terza giornata di Serie A che seguiremo in diretta da San Siro. La rivalità tra le due squadre è fortissima, come è inevitabile fra due squadre che hanno scritto pagine gloriose del nostro calcio e quindi molto spesso si sono ritrovate a lottare per gli stessi obiettivi. Rivalità che nel Terzo Millennio è ovviamente sbarcata anche sui social network. Su Twitter ecco la foto di @IlRasdellafossa, che con questo nome ovviamente è un tifoso rossonero e incita i suoi beniamini, capitanati dall’allenatore Filippo Inzaghi: L’armata rossonera è pronta!. Il tono è a dir poco epico: Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità!. Comunque vada a finire sul piano del risultato, speriamo che la partita possa essere all’altezza di aspettative così importanti…
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Milan-Juventus, è certo una sfida nella sfida per i due allenatori Filippo Inzaghi e Massimiliano Allegri. E questa sfida si giocherà sulla tattica, quale sarà la squadra meglio diretta tra Milan e Juventus? SuperPippo dispone i suoi con il 4-3-3 marchio di fabbrica e in mezzo alla difesa giocherà, praticamente per forza di cose, la coppia Rami-Zapata, mentre sugli esterni Abate e De Sciglio saranno nuovamente chiamati a spingere e rifornire di cross il tridente, senza dimenticarsi la fase difensiva. I pericoli della Juventus sono tanti: dalle punte, Tevez e Llorente (entrambi in gol nella sfida del Meazza dello scorso anno), agli inserimenti dei centrocampisti: Pereyra, Marchisio e Pogba, senza dimenticarsi poi di Lichtsteiner e Asamoah sugli esterni. Il tridente offensivo rossonero dovrebbe essere Honda, Menez ed El Shaarawy, ma non è escluso Torres dal primo minuto o a partita in corso. Ceceres, Bonucci e Chiellini sono avvisati
Quanti incroci in questo Milan-Juventus. Sul campo di San Siro alle ore 20.45 calcheranno il campo giocatori che per un soffio hanno mancato la maglia della squadra avversaria e – chissà – un giorno potrebbero vestirla ancora. Da Tevez a un passo dai rossoneri e ora alla Juventus di cui ha fatto le fortune, allex allenatore del Milan Allegri, passando per un Filippo Inzaghi che con lattuale tecnico bianconero non ha mai avuto un bel rapporto. E non è finita qui: Antonio Conte nella tarda primavera fu corteggiato da Galliani, che avrebbe voluto portarlo in rossonero al posto di Clarence Seedorf. Poi, però, non se ne è fatto più nulla e a Milanello è arrivato, o meglio tornato, SuperPippo, che con Berlusconi parola dellamministratore delegato ha un rapporto più che ottimo. E il Milantargato dallex bomber nelle prime due partite sta divertendo e non poco anche grazie ad acquisti al momento super azzeccati come Menez e Bonaventura e la (ri)scoperta di Honda. La Juve è avvisata
Sempre più vicina la diretta del big-match Milan-Juventus. Fischio di inizio tra poco meno di due ore e stadio gremito da quasi 80mila spettatori. Sfida tra capolista, tra allenatori e di numeri, e vediamo insieme come il Milan di Inzaghi e la Juventus di Allegri si stanno comportando in queste prime partite di campionato, proprio attraverso i numeri. La Juve è la squadra di seria A che fa più possesso palla 32 54 mentre il Milan non eccelle in questo particolare e si ferma a 2446. Ma il Diavolo è la squadra che ha segnato più gol in queste prime due partite (ben 8, anche se ne ha subiti 5) e la sua pericolosità offensiva è la migliore: 66.7%, mentre la Vecchia Signora si ferma al 64.5%. E sono tantissimi i tiri totali dei ragazzi di Allegri: 16.0 (8.5 il Milan), mentre quelli nello specchio della porta sono 6.5, rispetto ai 5.5 dei padroni di casa. Per chiudere, la Juventus ha la supremazia territoriale più alta del torneo: 1726, mentre i rossoneri si fermano a 727
Milan-Juventus, diretta dall’arbitro Rizzoli, è la prima grande sfida della Serie A 2014-2015 arriva alla terza giornata: si gioca a San Siro. E una grande classica del calcio italiano, negli ultimi anni ha visto andare in scena lotte per lo scudetto e in particolare in questa stagione arriva presto ma è già una sorta di regolamento di conti tra due delle tre squadre che guidano la classifica a punteggio pieno. Presto per fare calcoli, presto per dire che se vincerà luna o laltra sarà la vera favorita; tuttavia nel calcio come in altri sport cè sempre bisogno di una definitività anche parziale (si passi il gioco di parole) e quindi questa Milan-Juventus calza a pennello nel momento della stagione. Anche perchè non dobbiamo certo svelare i temi nemmeno troppo nascosti nellincrocio: Massimiliano Allegri torna a San Siro da avversario dopo tre anni e mezzo, uno scudetto (al primo colpo), un esonero e tanti attestati di stima cancellati appena le cose hanno cominciato ad andare male. Alla Juventus lo avevano accolto con scetticismo e pessimismo – per usare un eufemismo – nellesordio in Champions League i tifosi hanno gridato il suo nome nel momento della presentazione. Dallaltra parte Pippo Inzaghi: quattro anni alla Juventus come attaccante, ma soprattutto il volto nuovo del Milan, un giocatore che ha dato 11 stagioni, gol fondamentali e il cuore per i rossoneri, si è preso un Torneo di Viareggio con la Primavera e adesso ha vinto le prime due in campionato. Logico che sia Inzaghi contro Allegri nellimmaginario, anche per come il toscano fece fuori l’attaccante che quasi stava finendo in prestito perchè non giocava più: è il nuovo Milan spumeggiante contro il vecchio Milan legato e in difficoltà, ma è anche il Milan in cerca di rinascita contro la Juventus che con laddio di Antonio Conte sembra per la prima volta in tre anni vulnerabile. Poi, ovviamente, cè molto di più. Nella scorsa stagione fu 2-0 bianconero: giocò meglio il Diavolo, segnarono Llorente eTevez. Lanno prima vinsero invece i rossoneri: un dubbio rigore trasformato da Robinho bastò per spendere una brutta Juventus. Ancora prima un velenosissimo 1-1: segnò Nocerino, larbitro non vide che il colpo di testa di Muntari aveva superato la linea di un metro abbondante, pareggiò Matri cui poi fu annullato un gol buono. Nel post partita ci fu spazio per lo schermo del telefonino di Galliani, il vaffa di Allegri a Matri ma anche le polemiche dellallenatore toscano. Due società che hanno sempre collaborato e si sono rispettate rischiarono la guerra fredda: durò comunque poco. Insomma, già rimanendo sulla storia recente gli episodi da raccontare sono tantissimi: ci sarebbero poi la rovesciata di Del Piero che mandò in porta Trezeguet e decise uno scudetto, un gol da urlo di Shevchenko in una notte di inizio dicembre, quella finale di Champions League di ormai dodici anni fa che rese tanto orgogliosa lItalia e mandò il Diavolo in Paradiso. Di tutto di più, compresi gli innumerevoli doppi ex: alcuni già nominati, e poi Ibrahimovic, Ancelotti, Abbiati, Fabio Capello, Romeo Benetti, Davids che fu mela marcia in rossonero e gioia per gli occhi in bianconero, un insospettabile Peppino Meazza cui oggi è intitolata la Scala del calcio. Il resto è nella partita di questa sera: un altro episodio da aggiungere alla lista. Due vittorie in due partite: intanto questo dato, perchè non succedeva da anni che il Milan aprisse così un campionato. Sembrano dimenticate le ultime tentennanti partenze: i rossoneri hanno schiantato la Lazio a San Siro, poi hanno espugnato il Tardini in una pirotecnica partita fatta di spettacolo ed errori. Ecco: il Milan certamente stupisce per come Inzaghi ha saputo ridare unanima alla squadra, per latmosfera e per le varie soluzioni in attacco, ma ha subito cinque gol in due partite. Troppi; e però dalle parti di Milanello gongolano, perchè intanto sono primi in classifica, perchè segnano a ripetizione e perchè al momento hanno vinto tante scommesse, dal parametro zero Jeremy Menez che ha già messo il timbro su tre reti e gioca come mai aveva giocato, fino a Bonaventura e un Honda che sembra rinato. Carne al fuoco per parlare bene e proseguire su questa strada cè eccome: si aspetta il rientro di Fernando Torres che si è allenato per tutta la settimana, e si attende che El Shaarawy risolva del tutto i suoi problemi fisici. Intanto però per questa sera sono fuori dai giochi Bonera – squalificato – Diego Lopez e Alex. La Juventus di partite ne ha vinte tre e ha il problema inverso: zero gol subiti con due tiri arrivati nello specchio di Buffon in 270 minuti, ma anche soltanto cinque gol realizzati. Allegri è stato lungimirante nel capire che non poteva snaturare immediatamente il gioco di Conte, perciò è entrato a Vinovo in punta di piedi: conferma del 3-5-2 e dei dettami principali che furono del salentino, con più possesso palla e meno furore agonistico. A oggi però ha preso anche il difetto della prima stagione di Conte: la difficoltà nellandare a rete. Forse passerà, per ora ci si gode la difesa blindata ma naturalmente il tecnico toscano sa bene che prima o poi dovrà provare a sistemare le cose. Si tratta al momento di problemi marginali: le altre 18 squadre (facciamo 17, escludendo la Roma) forse vorrebbero averli. Però, se si vuole vincere lo scudetto come queste due squadre vogliono fare bisogna anche sistemare i dettagli, altrimenti in fondo non si arriva. E allora, a noi non resta che metterci comodi sul divano e gustarci una sfida che non sarà decisiva per lassegnazione del titolo o per dirci quale delle due squadre sia meglio, ma che certamente farà divertire e potrà almeno rispondere al quesito su quale delle due debba avere il titolo platonico di regina di inizio stagione. Dunque, ci siamo: la diretta di Milan-Juventus, terza giornata del campionato di Serie A 2014-2015, sta per cominciare