Giovanni Visconti spunta in mezzo al freddo e alla neve sulla vetta dello storico Col du Galibier e si prende la quindicesima tappa del Giro d’Italia 2013. Alla fine la scalata al colle c’è stata, pur se ridotta di poco più di quattro chilometri; ancora una volta il maltempo l’ha fatta da padrone, frenando la corsa degli inseguitori di Vincenzo Nibali. “Ci hanno provato”, dice Michele Bartoli, che Ilsussidiario.net ha contattato in esclusiva per un parere sulla giornata; tuttavia non ce l’hanno fatta, perchè lo Squalo Siciliano ha gestito alla grande la situazione, restando in gruppo e dimostrando di avere la gamba per resistere. Al traguardo Nibali ha anche dichiarato di aver pensato a partire in solitaria, salvo che poi anche lui si è dovuto arrendere a delle condizioni atmosferiche davvero debilitanti. Sta di fatto che è passato un giorno in più, e il vantaggio del leader della Astana non è diminuito: certo ha perso una manciata di secondi da Betancur e Niemiec, ma non erano certo loro i corridori più pericolosi, e poi si tratta di poco tempo. La tappa di oggi, naturalmente, è anche un omaggio a Marco Pantani, che qui nel 1998 ha compiuto una delle tante imprese storiche della sua purtroppo breve carriera. Lo hanno ricordato sia Visconti (nato il suo stesso giorno) che Nibali, come era giusto che fosse. Oggi non sembra possa esserci un’altra giornata così storica, ma chissà che i giovani che crescono non possono ripetere le gesta del Pirata. Anche questo abbiamo chiesto a Michele Bartoli.
Cosa pensa della vittoria di Visconti? Sono veramente contento; Giovanni è siciliano, ma è toscano di adozione e quindi mio conterraneo. Ci conosciamo bene, e averlo visto trionfare oggi in una delle tappe più belle del Giro mi ha fatto un enorme piacere. Credo che abbia dimostrato di essere tornato lui: un corridore che sa vincere ogni tipo di gara. E’ di nuovo il Visconti che si vorrebbe vedere in tutte le gare.
Si aspettava qualcosa di più dagli avversari di Nibali? Devo dire che nella selezione finale hanno attaccato, ci hanno provato; ma Nibali si è sempre difeso bene, quindi quando vedi una maglia rosa così in forma è difficile dare quella stoccata in più, a volte ti fa andare via le forze. Mi è piaciuto in particolare il rendimento di un corridore.
Chi? Scarponi. Lo dicevo già ieri: Scarponi è questo. Non era quello degli altri giorni, sicuramente il freddo può averlo danneggiato perchè è molto magro; oggi però sembra aver recuperato tutte le sue forze.
Intanto Betancur si è preso la maglia bianca…
E’ un ragazzo che stupisce sempre: nelle tappe in salita è sempre nel gruppetto dei migliori; è un corridore davvero interessante, e sicuramente la classifica può migliorare rispetto ad ora. Ha preso la maglia bianca, si è avvicinato al podio: con le tappe che restano, soprattutto la cronoscalata, penso che il podio possa essere alla sua portata, anche se davanti ci sono corridori forti. Però sta bene: in generale, mi aspetto una settimana finale molto bella.
Nibali può ancora perderlo, questo Giro? Credo che nell’ultima settimana non ci sia spazio per una piccola crisi: o c’è quella grossa, oppure non c’è per niente. un giorno di difficoltà si può sempre pagare caro: hai tutto un Giro nelle gambe. La posizione di Nibali è sempre più salda, ma di sicuro non può ancora dormire tranquillo.
Sia lui che Visconti hanno ricordato Pantani, e quell’impresa sul Galibier: cosa resta oggi di quel giorno? Non c’è stata solo quella: ogni volta che trovava una salita, Marco faceva un’impresa. Ne andrebbero ricordate molte di più. Oggi, trovare un altro che possa fare qualcosa come lui è difficile.
Come mai? Non tanto perchè siano cambiati i tempi, le velocità o le preparazioni; è proprio il fatto che uno come Pantani oggi non c’è. Manca uno forte come lui, al momento non vedo nessuno che possa fare un’impresa come le faceva lui.
(Claudio Franceschini)