Un gol per la storia. La rete del 2-0 segnata da Miroslav Klose nella semifinale di Coppa del Mondo 2014 contro il Brasile rende l’attaccante della Germania e della Lazio ha toccato quota 16 nelle fasi finali dei Mondiali. Significa record assoluto: mai nessuno aveva segnato così tanto. Ironia della sorte, a Klose l’onore tocca proprio contro i verdeoro, in una semifinale e con il calciatore battuto, Ronaldo, che commentava in diretta per la televisione nazionale del Brasile. Insomma, serata perfetta; anche perchè i tedeschi volano in finale avendo centrato un risultato da record. Klose fa 16 dunque. In quattro edizioni: 5 nel 2002 quando si rivelò al mondo (giocava nel Kaiserslautern e aveva 22 anni), 5 nel 2006, 4 nel 2010, 2 quest’anno. Soprattutto, in queste fasi finali la Germania ha sempre raggiunto almeno le semifinali. Un grande traguardo; certo, Ronaldo ci ha messo tre edizioni per farne 15, Gerd Muller che è a quota 14 ne ha impiegate addirittura due (1970 e 1974) e il primato per le reti in singola edizione spetta ancora – ed è forse irripetibile – allo straordinario Just Fontaine. L’attaccante nato e cresciuto in Marocco, chiamato al Nizza e quindi nella nazionale francese, ne mise dentro addirittura 13 nelle sei partite giocate: 6 nel girone (tripletta al Paraguay, doppietta alla Jugoslavia, rete alla Scozia), poi doppietta ai quarti contro l’Inghilterra, gol al Brasile in semifinale e addirittura poker nella finalina vinta contro la Germania. Impresa eccezionale, ma lo è anche quella di Klose; perchè intanto bisogna arrivare a giocare quattro fasi finale di Coppa del Mondo, dimostrando costanza nel corso degli anni; e dimostrare di saper essere decisivo nel corso di 12 anni di carriera. Miroslav Klose entra nella storia e ci fa entrare la Germania; ma deve stare attento, perchè un suo compagno di nazionale attenta già oggi al suo primato. Thomas Muller ha 24 anni e in due edizioni dei Mondiali ha segnato 10 gol (5 nel 2010, 5 nel 2014); ha ancora una partita da giocare in questa Coppa del Mondo e vista l’età potrà garantire almeno altre due partecipazioni. Insomma, il numero 11 della Germania si deve preoccupare: oggi l’eroe è lui, domani potrebbe essere un altro.