Ci sarebbero gli sceicchi degli Emirati Arabi – secondo l’agenzia Asca – a lavorare dalla Germania per la messa a punto di una cordata in grado di garantire i fondi per l’acquisto dell’AS Roma. Sono fonti finanziarie accreditate a confermare che, dietro la cordata straniera capeggiata da Vinicio Fioranelli per conto di una societa’ di diritto svizzero interessata ad acquistare il pacchetto di controllo del club giallorosso, ci sarebbero appunto gli Emirati. La cordata, secondo quanto circolato in queste ore, sarebbe infatti composta oltre che da Fioranelli e dalla famiglia Flick, da un fondo svizzero, da una societa’ italiana tuttora misteriosa e non meglio identificata, e da un fondo libico, che garantirebbe i finanziamenti. Nonostante il presidente Rosella Sensi continui a rassicurare i tifosi, promettendo investimenti sul mercato che possano rilanciare le ambizioni della squadra, il gruppo deve ripianare i debiti con le banche, soprattutto con UniCredit, che vanta un credito di oltre 270 milioni di euro. Ufficialmente, Unicredit non ha effettuato nessun tipo di pressing sulla famiglia Sensi per la cessione della Roma, sempre a patto che la vendita sia ad una cordata affidabile di imprenditori: tanto piu’ se muniti di garanzie bancarie come sembrano in effetti i Flick-Fioranelli. Alla finestra e in alternativa, come e’ noto, si e’ formato un nuovo ‘polo’ rappresentato dal magnate dell’industria farmaceutica Angelini e dai Caltagirone. Che, alla luce degli ultimi avvenimenti, e dei rumours su ipotesi di incontri tra gli uomini di Unicredit e ambasciatori della cordata, sta diventando anche uno strumento per alzare la posta.