Dopo la debacle di Firenze, il popolo bianconero cerca di darsi spiegazioni su quanto avvento ieri pomeriggio. Quattro gol subiti nel giro di 14 minuti, un vantaggio di 2-0 sciupato banalmente, tante occasioni per il 3-0 sprecate, una sconfitta di quelle pesanti, pesantissime. Diciamo la verità: non eravamo abituati a vedere la Vecchia Signora strapazzata, presa a pugni da una squadra che ha avuto decisamente più voglia, è sembrata più affamata, ha avuto la testa giusta dove i bianconeri, forse, hanno pensato di averla già vinta e hanno di conseguenza tirato i remi in barca, forse pensando già alla complicatissima trasferta di Madrid. E’ davvero così? Cosa è realmente accaduto alla Juventus ieri pomeriggio? Può essere, questa debacle, il classico cazzotto che rimette in piedi la squadra, come era stata l’Inter di Stramaccioni un anno fa? Quel che è certo è che dall’inizio dell’anno la Juventus sembra non avere più gli occhi della tigre del passato recente: certo si era presentata al Franchi con 19 punti in 7 gare, gli stessi della scorsa stagione, ma senza quel dominio territoriale che aveva sempre mostrato in campo, anzi mostrandosi a volte timorosa e impacciata, e soprattutto dando l’impressione di non essere più impermeabile e indistruttibile, anzi subendo gol molto spesso “strani” e palesando evidenti cali difensivi. A riguardo abbiamo sentito Sergio Brio, ex stopper della Juventus degli anni ’80, che in esclusiva a IlSussidiario.net ha dato il suo parere sullo stato di forma dei bianconeri.
Come si spiega il crollo della squadra di ieri e cosa non ha funzionato? A suo avviso, è più una questione fisica o mentale? Sicuramente mentale. Avanti di due gol alla fine del primo tempo, non può accadere di farsi rimontare così, soprattutto se sei una grande squadra. Comunque ritengo sia una caso, anche perchè nelle ultime 7 partite era andata sotto 6 volte riuscendo sempre a rimontare, segno che la forza psico-fisica di rialzarsi ce l’ha.
La mancata espulsione di Aquilani ha pesato tanto o la ritiene comunque ininfluente ai fini del risultato? L’espulsione era netta ma si sorvola, anche perchè, come avete giustamente detto voi, non ha influito ai fini del risultato.
Pensa che Buffon, in occasione del secondo gol di Rossi, sia stato ingannato dalla traiettoria o che sia un errore senza attenuanti, considerato anche il blasone del portiere? La traiettoria, di certo, non lo ha aiutato, però, in quell’azione, non è l’unico ad aver sbagliato.
Come si presenta la Juventus alla delicata trasferta di Madrid dopo questa batosta? Ora dovranno organizzarsi, riflettere e giocare come sanno. Sono sicuro che neanche per il Real sarà una passeggiata…
(Nicolò Casali)