Se Ronaldinho avesse trasformato il primo rigore. Se Pato avesse realizzato quel gol nel primo tempo. Ma spazio per i “se” non ce n’è, dopo una partita persa nettamente come quella di ieri sera. Un 3-1 inflitto dal Palermo che ridimensiona le velleità di primato dei rossoneri, almeno per ora. Le buone notizie arrivano dal Gaucho, un rigore trasformato, quello sbagliato però, ottavo gol in campionato, una traversa su punizione.
E poi i primi minuti di Pato, infortunatosi proprio in occasione della concessione, generosa, del primo penalty: «Ha fatto benissimo – dice Carlo Ancelotti a malincuore – dovevamo cercarlo con i palloni lunghi». Il resto è una lunga serie di errori: «In questa sconfitta ci abbiamo messo del nostro. Abbiamo sofferto l’aggressività del Palermo e non siamo riusciti a giocare come volevamo». La delusione è forte: «Non mi aspettavo questo Milan. Ci è mancato il ritmo e in tutti i settori del campo la marcature sono state troppo blande». Sotto particolare osservazione Zambrotta e Jankulovski: «Ci è mancato il gioco dei terzini: i nostri sono rimasti troppo bloccati. Ma la responsabilità è stata collettiva». Carletto non cerca scusanti: «Non voglio appellarmi all’uscita di Pato o al rigore sbagliato. Abbiamo giocato male e meritato la sconfitta. Normalmente le partite le giochiamo come vogliamo noi e qui non siamo riusciti a farlo». Un ultima battuta guardando la classifica: «Sei punti di distacco non sono troppi. Quella di ieri è stata una giornata favorevole all’Inter, ora comincia la rincorsa».