Un Europeo che rimarrà indimenticabile per Elia Viviani, sempre più punto di riferimento per il movimento del ciclismo su pista italiano, che sta cercando di risollevarsi dopo anni difficili. Per il 24enne veronese, che su strada corre per la Cannondale, ieri è arrivata la medaglia d’oro nell’Americana, in coppia con l’ancora più giovane Liam Bertazzo, 21 anni, anch’egli veneto ma padovano, che corre tra i dilettanti nella Uc Trevigiani. Per Viviani saranno indimenticabili i giorni vissuti ad Apeldoorn (Olanda), dove venerdì si era già laureato campione europeo nella corsa a punti, per la seconda volta consecutiva. Ieri la gara dell’Americana si è risolta solo all’ultimo sprint, una volata vincente celebrata con un urlo appena tagliata la linea del traguardo e che è servita per sorpassare di un punto in classifica generale gli spagnoli Muntaner-Torres. Con la coppia iberica c’è stato anche un finale polemico, a causa di una manovra pericolosa degli spagnoli, che nel quartultimo sprint aveva fatto sbandare gli azzurri (“Quella scorrettezza non solo poteva costarci la vittoria, ma anche farci cadere”, ha detto Viviani) permettendo invece a loro di andare a conquistare il traguardo parziale. La giuria però punisce gli spagnoli, togliendo loro i punti conquistati e lasciando i giochi aperti fino al brivido della volata finale fra le due coppie che avevano saputo conquistare un giro di vantaggio su tutte le altre. Addirittura, per l’Italia avrebbe potuto essere una gara trionfale, perché al quarto posto si è classificata l’altra coppia azzurra, formata da Michele Scartezzini e Paolo Simion. Se un punto ha premiato Viviani-Bertazzo, l’altra coppia italiana proprio per un punto ha dovuto inchinarsi ai belgi De Ketele-Van Hoecke, che si sono aggiudicati in questo modo l’ultimo gradino del podio. In ogni caso per l’Italia chiudere un Europeo con due ori è un forte segnale d’inversione di tendenza, che riempie di gioia soprattutto Bertazzo, che trattiene a stento le lacrime ed è il più emozionato sul podio.